Come arrivare:
da Torino prendere la A32 Torino-Bardonecchia ed uscire
al casello autostradale di Avignana Est. Da qui si
seguono le indicazioni per Giaveno e la Sacra, si
prosegue percorrendo un tratto della S.S. 25 in
direzione Susa fino ad incontrare il paese di S.Ambrogio
dove è possibile parcheggiare nei dintorni della chiesa.
/Sacra%20San%20Michele/Cartina%20400.jpg)
Il complesso architettonico della Sacra di San Michele (
monumento simbolo della Regione Piemonte ) è uno dei più
grandi complessi architettonici religiosi di epoca
romanica in Europa ed è sito sulla cima del monte
Pirchiriano, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, e
dalla quota di 962 metri, domina la Val di Susa. Il
nucleo costitutivo del complesso è formato dall’Abbazia
fondata, come monastero benedettino, dall’aristocratico
francese Conte Hugon (Ugone) di Montboissier tra il 983
e 987. Al convento si sono aggiunti nei secoli
successivi la Foresteria, il Monastero Nuovo, la Nuova
Chiesa e la torre della Bell’Alda. Il culto di San
Michele, raffigurato nella tradizione cristiana come un
guerriero armato sempre pronto ad intervenire in difesa
dei nemici della chiesa, partì dall'Oriente intorno al
313 e si diffuse ben presto in tutta Europa. Sorsero
così, in cima a monti, colli o comunque in luoghi
elevati, splendidi monasteri dedicati al santo. La Sacra
di San Michele rientra ne "Il Cammino di Gerusalemme"
uno dei percorsi di fede che, dopo il grande successo
ottenuto dal “ Il Cammino di Santiago ”, si sono
sviluppati in Europa. Si tratta di un percorso che
partendo dalla Contea di Kerry in Irlanda arriva fino a
Gerusalemme, toccando ben 7 dei principali monasteri
dedicati all'Arcangelo Gabriele. Per una più
approfondita conoscenza dell’argomento,
rimandiamo al
sito
ufficiale della Sacra
noi ci limitiamo a documentare come ci siamo arrivati.
Percorso di
salita:
Raggiunto l’antico borgo di Sant'Ambrogio, ci dirigiamo
verso la parrocchiale e lasciate le auto nei comodi
parcheggi di Via I Maggio, imbocchiamo Via Antiche Mura
e perveniamo alla
Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Vincenzo,
con annesso campanile romanico del XI secolo. A lato
della
chiesa, risaliamo una corta rampa che ci porta alla
Cappella
della Confraternita
di San Rocco
da cui prende avvio
l’antica mulattiera
che collega il paese con l’Abbazia
di San Michele della Chiusa. Ci incamminiamo lungo il
sentiero contrassegnato dal segnavie 502 che sale per
circa 2 Km con una forte pendenza lungo il versante sud
est del Monte Pirchiriano, facendo attenzione a non
scivolare sul
levigato selciato
lastricato
con le caratteristiche pietre blu, usurate dal passaggio
delle slitte da trasporto le “ lese ” dei cavatori e dei
boscaioli, e dal passaggio di un gran numero di
pellegrini che nei secoli si sono recati in visita
all’Abbazia. Salendo si possono ammirare, sulla destra,
i
resti del castello Abbaziale,
residenza degli abati della Sacra nei secoli tredicesimo
e quattordicesimo. Lungo tutto il percorso, che prevede
diverse aree di sosta, si incontrano quindici
grandi croci in granito
che fanno parte della Via Crucis che arriva nella
borgata San Pietro. Nei pressi della VIII stazione
notiamo sulla sinistra
un buco
imponente,
probabilmente usato come rifugio dai partigiani della
Seconda guerra mondiale. Terminata la Via Crucis
perveniamo in Località San Pietro dove è collocato un
monumento eretto in memoria del Giubileo 2000.
San Pietro fu antica meta della Torino nobile e qui
facevano tappa i Savoia quando si recavano a rendere
omaggio ai loro defunti sepolti nell'Abbazia. Dal
piazzale è possibile ammirare la
Sacra di San Michele
che, in tutta la sua bellezza e grandezza,
sembra avvolgersi allo sperone di roccia sul quale
sorge. Inoltrandoci fra le case del piccolo borgo
raggiungiamo la
chiesa di San Pietro
da cui un comodo sentiero
in parte selciato, si inoltra nuovamente nel bosco e,
continuando in moderata salita, arriviamo al bivio che
conduce al piazzale del Colle della Croce Nera.
Continuiamo a seguire il sentiero che prosegue sulla
destra
ed in breve ci ritroviamo sulla
strada asfaltata
che porta direttamente
al Sepolcro dei Monaci
e alla sovrastante Sacra di San Michele m.962. L'Abbazia
ci si presenta come una grande balconata e l’aria tersa
della giornata ci regala
un’ampia visuale sulle Alpi,
sulla Valle di Susa e la
pianura torinese.
Pagato il biglietto d’ingresso, ci viene consegnato un
opuscolo che illustra quanto si incontra lungo la visita
e ne descrive le caratteristiche principali ( purtroppo
in settimana non si effettuano visite guidate ).
Completata la visita ci ritroviamo sul piazzale esterno
e, dopo
la foto di gruppo,
ci rechiamo presso il vicino bar per consumare,
comodamente seduti ed al caldo, il nostro meritato
pranzo. Terminate le libagioni,
ci apprestiamo a intraprendere il cammino per ritornare
a Sant’Ambrogio.
Per compiere un giro ad anello e quindi effettuare il
periplo della Sacra, scendiamo lungo il sentiero
contrassegnato dal segnavie 503 che ci condurrà a Chiusa
di San Michele da cui ritorneremo al punto da cui siamo
partiti.
Percorso di
discesa:
Ritornati sulla strada asfaltata la percorriamo in
discesa sino a raggiungere il
Colle della Croce Nera,
dove termina il traffico autorizzato per chi sale in
auto. Sulla destra si trovano le
chiare
indicazioni
per Chiusa San Michele
e imbocchiamo il sentiero contrassegnato dal segnavie
503 che scendendo lungo il versante ovest del monte si
immette in un piacevole bosco, tralasciamo la
deviazione a sinistra per Basinatto
e continuiamo lungo la bellissima mulattiera che corre
anche lungo questo versante sino a giungere in
corrispondenza di un bivio su cui si erge una
cappella.
Dalla cappella si continua lungo la
lastricata mulattiera
che scendendo a destra
conduce proprio sopra l’abitato di Chiusa San Michele in
prossimità del cimitero. Costeggiando il muro di cinta
procediamo sulla destra per poi, al suo termine,
scendere a raggiungere la sottostante
pista ciclabile
che percorriamo in direzione di Sant’Ambrogio
dove arriviamo dopo aver percorso circa tre Km. di
strada. Lungo il cammino incontriamo il punto di
partenza della
via ferrata “ Carlo Giorda
‟
che costituisce la terza via di salita alla Sacra. Dopo
avere lanciato gli
ultimi sguardi
alla monumentale abbazia,
ancora illuminata dagli ultimi raggi del sole,
raggiungiamo di nuovo Sant’ambrogio dove recuperiamo le
auto e proseguendo su Via I Maggio, ci immettiamo sulla
SS25 del Moncenisio, da cui iniziamo il viaggio di
ritorno che ci riporterà a casa dopo una giornata che
resterà impressa nella nostra memoria.
Magnifico itinerario ad anello, di eccezionale valore
storico, paesaggistico e naturalistico. Un itinerario
millenario, percorso lungo le antiche vie di accesso,
per visitare un luogo ricco di fascino e di storia da
vedere sicuramente.
VEDI:Rai
Storia
 |