Valle Formazza

Rifugi Margaroli m. 2194

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:24-Marzo-2016                                                    

 Partenza da: Sagersboden m. 1772
 Dislivello totale: m. 503
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,20

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Di qui si prosegue sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza, superati Crodo e Baceno, si raggiunge Valdo dove si parcheggia nei pressi della seggiovia

La salita è sempre quella che avviene sul percorso tradizionale, già più volte descritto, per cui non ci resta altro che fare la magica operazione ( Ctrl C+Ctrl V ) ed ecco fatto: Giunti a Valdo, ci avvaliamo della comoda seggiovia e, comodamente seduti senza fare il minimo sforzo,   raggiungiamo la stazione di arrivo del Sagersboden m. 1772. Lasciata la seggiovia, calziamo le ciaspole e seguendo la strada che si inerpica lungo il fianco della montagna, iniziamo a risalire la valle del Vannino.  In breve perveniamo al ripiano di Underbech da dove si può ammirare l’imponente gruppo del Monte Giove e del Clog-Stafelberg separati dalla profonda Forca del Giove. Proseguiamo nel nostro cammino e, penetrando in una   gola,   procediamo accanto al torrente sino a raggiungere il lungo e pianeggiante corridoio al di sotto dell’Alpe alla Balma e della stazione intermedia della teleferica. La neve è molto alta ed il paesaggio circostante veramente suggestivo e sullo sfondo domina la regina di questa regione: la Punta d’Arbola. Raggiungiamo la deviazione per il rif. Miryam (h0,45), nascosto però alla vista di chi transita in questo punto e raggiungibile in 10 minuti.  Superiamo la deviazione arrivando alla strettoia rocciosa in  prossimità  della  “  dighetta  ” che serve a convogliare le acque del Vannino alla sottostante centrale di Valdo (h0,10;0,55). Continuiamo a seguire la ben marcata traccia che si snoda pigramente in uno scenario inedito e suggestivo, le cime circostanti incorniciano un panorama dominato da un cielo cristallino che accentua il fascino delle scure pareti rocciose del Corno di Nefelgiù e della onnipresente Punta d’Arbola. Peppo oggi è in forma smagliante e guida il trenino a superare un breve strappo, per poi immettersi nel lungo tratto in falsopiano che conduce ai piedi dello sperone che si affaccia sul lago Vannino su cui si trovano: il rifugio e gli edifici della diga   (h0,55;1,50). Raggiunto il rifugio, ci soffermiamo ad osservare il lago completamente ghiacciato. Tolte le ciaspole, entriamo nell’accogliente rifugio Margaroli m. 2194 http://rifugiomargaroli.it   e facciamo conoscenza con Tiziano,  gestore del rifugio aperto continuativamente da Marzo a Ottobre, che ci accoglie cordialmente. Confortevolmente seduti e al caldo ci godiamo lo splendido scenario che si osserva dalle ampie finestre mentre Peppo ci scatta la foto. Al termine dell'ottimo ed abbondante pranzo, ringraziamo e ci complimentiamo con i gestori per l'accoglienza ed il trattamento riservatoci.  La giornata non invoglia certo ad affrettare il rientro, per cui gustandoci appieno il panorama e lo splendido scenario, ritorniamo alla seggiovia (h1,30 :3,20) e ridiscesi a Valdo, ci apprestiamo a far rientro verso casa al termine di un'altra favolosa giornata.