Come arrivare:
Percorrere la A 26
sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del
Sempione sino all’uscita di Masera da dove si sale per
la SS 337 della Valle Vigezzo; superate Santa Maria
Maggiore e Malesco, si attraversa il torrente Melezzo
proseguendo in direzione di Re che si oltrepassa.
Scendendo in direzione di Locarno si supera Camedo e
prima di giungere ad Intragna, si parcheggia nella
piccola area di sosta a bordo strada nel punto di
partenza dell'itinerario.
Lasciata
l’auto,
Peppo controlla la
cartina per verificare che le indicazioni gialle dei
percorsi Intragna-Rasa, che sono collocati
sul lato opposto della strada
dove alcuni scalini scendono al sentiero che attraversa
la ferrovia centovallina, siano esatte e da il benestare
a procedere.
Dopo aver oltrepassato le rotaie e
superata una
cappella
affrescata, scendendo lungo
una mulattiera selciata si arriva in una quindicina di
minuti al
Ponte Romano o
Ponte Nuovo. Interamente in
pietra, immerso nella natura, è considerato tra i più
belli del canton Ticino: costruito nel 1578, restaurato
nel 1989, lungo 36 m, si staglia sopra il torrente
Melezza ad un'altezza di 26 m. Tra le caratteristiche
che lo contraddistinguono la
cappelletta posta al centro,
con la Madonna e san Giovanni Nepomuceno, un santo
boemo, predicatore alla corte del Re Venceslao che lo
fece uccidere per annegamento: cosí è diventato il
patrono di tutti coloro che stanno per annegare.
Ponti e cappellette sono un po' i due fili conduttori
dell'intero percorso; a pochi minuti dal Ponte Nuovo
appare in bella evidenza l'edicola votiva con gli
affreschi dipinti nel 1848
da Giovanni Vanoni, pittore di Aurigeno, molto attivo in
Valle Maggia e Val Verzasca. Con qualche saliscendi si
arriva a
Remigliasco m.
350, piccolo nucleo con alcuni mulini in disuso e un
altro
piccolo ponte in sasso
che varca un torrente
laterale della Melezza, il Ri di Remo. La mulattiera non
ha perso negli anni e nei secoli la sua funzionalità e
risulta ancora ben tenuta e percorribile senza problemi
di sorta. Continuando a scendere verso il torrente,
si giunge al
bivio di Corcapolo:
prendendo a destra si attraversa la Melezza e, valicando
il Ponte di Salmina si approda all'altro versante della
valle, continuando sul sentiero s'inizia la salita verso
Rasa. Da segnalare alcuni scorci panoramici sulle
Centovalli ed Intragna, e gli alpeggi di
Corte di Sotto, dove è in
funzione un originale “
bar self
service ”
ed il contiguo
Alpe Bosind dove alcune
simpatiche caprette si
godono il fresco comodamente sdraiate sul prato appena
rasato. Superato questo ultimo alpeggio, poco prima di
entrare a Rasa sul bordo del sentiero si incontra
“la ciaparia”, una
fontana secolare utilizzata
per l'approvvigionamento idrico non particolarmente
facile in queste zone. Ancora poche centinaia di metri e
si perviene a
Rasa. Il bel
villaggio, meta di oggi, conserva la bellezza dei borghi
lontani dalla “civiltà” e dalle auto: pace,
tranquillità, natura, aria pura, con alle spalle
le belle cime del Gridone
(il Limidario per noi italiani) ed il pizzo Leone.
Entrati in paese, visitiamo
la
chiesa del 1753 dedicata a Sant'Anna,
costruita con una forma a croce,
l'antico forno del pane e
la meridiana della casa
parrocchiale. Dopo la sosta pranzo,terminata la
visita al villaggio, raggiungiamo la
stazione della funivia,
entrata in funzione
nel 1958, e
ne approfittiamo per
scendere a Verdasio, dove con l’auto lasciata al
mattino, recuperiamo l’altra lasciata a Intragna ed
iniziamo il lungo viaggio di ritorno.
Bella passeggiata
lungo il versante
ombreggiato delle Centovalli:
l'escursione, ricca di motivi d'interesse, segue la
destra orografica del fiume Melezza per arrivare a Rasa
N.B.
La Melezza,
come la chiamano in Svizzera, per noi in Italia altro
non è che il Melezzo, che nasce tra la Pioda di Crana e
il Pizzo Ruggia nelle paludi nelle vicinanze
dell’Oratorio di San Pantaleone, molto vicino al Lago di
Panelatte e appena giunta in Svizzera diventa subito
lago nel bacino di Palagnedra.
Per maggiori informazioni
VEDI:http://www.viverelamontagna.ch/wp/magazine/?p=6349
e 5503.
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