Cusio

             Anello Pella-Madonna del Sasso

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:20-Marzo-2016                                                    

 Partenza da:Prorio di Pella m.289
 Dislivello totale: m.430
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivare: Per chi viaggia in auto l'uscita autostradale più comoda è quella di Borgomanero, lungo l'A26 Voltri Sempione, posta a circa 15 Km. da Orta. All'uscita dell'autostrada seguire le indicazioni per Borgomanero-Gozzano–Pella. All'ingresso del paese di Pella, nella strada per Alzo, in località Prorio, si raggiunge la chiesa medievale di San Filiberto e si lascia l’auto nel vicino parcheggio.
 

Con l’arrivo della primavera il Gruppo Escursionisti Valgrande (GEV) inaugura ufficialmente il programma delle escursioni 2016 e come prima uscita stagionale ha in calendario un’escursione ad anello con partenza ed arrivo a Pella. Lungo il percorso si potranno visitare: la macina di Centonara, il museo dello Scalpellino e il famoso Santuario di Madonna del Sasso con la chiesa ottocentesca in stile barocco. Dal piazzale antistante l'edificio religioso, posto sulla sommità di uno sperone roccioso a strapiombo sulla sponda occidentale del lago, denominato “il balcone del Cusio”, si gode della miglior veduta dall'alto del Lago d'Orta e si ammira un panorama sconfinato, dai monti più vicini ai contorni sfuggenti delle Alpi, in basso si susseguono i ridenti paesi della vallata e in fondo, verso sud, quando il cielo è molto limpido, si scorgono Novara, Vercelli e Milano. Un itinerario che, tra lago e roccia, porta a ripercorrere il “ sentiero degli scalpellini ″, l'antica strada che percorrevano tutti i giorni gli scalpellini per raggiungere le pregiate cave di granito bianco. Seguire le tracce lasciate da questo antico e durissimo mestiere, così significativo per l’economia e la storia della zona, consente di vedere da vicino l’incontro armonioso tra la bellezza del Lago d’Orta e la forza delle rocce e delle formazioni geologiche. Approfitto dell’occasione per ripetere una gita da noi già effettuata nel 2013 e per ritrovarmi con gli amici del GEV. Raggiunto il parcheggio sul lungolago, visto che sono in anticipo sull’orario convenuto, mi reco a visitare la chiesa più antica della sponda occidentale del Cusio, la chiesa di San Filiberto. Suggestivo e ben conservato lo svettante campanile romanico risalente al 1075-1110, l’unico resto originale della prima chiesa. La chiesa è circondata da un verde prato a cui fanno da corona quattordici cappelle del 1794 connesse tra loro da un basso muretto ed affrescate con scene della Via Crucis, all’interno, sotto l'intonaco uniforme, spuntano tracce di affreschi tardo medievali di grande interesse. All’arrivo degli amici, raggiungiamo il tornante che sovrasta la chiesa ed imbocchiamo il sentiero che partendo da Via Vignaccia, corre tra prati e muretti con vista sul lago, attraversando anche alcune zone abitate raggiunge un ponte seguito da una cappella sulla sinistra. Procediamo sempre dritti e raggiungiamo la chiesa Parrocchiale di Sant'Albino. Qui ci aspettano altri amici che si uniscono ad infoltire il gruppo. Visitato il vicino ponte a schiena d’asino, recante la data 1578 che, attraversando il fiume Pellino, in passato serviva da collegamento con il vicino cimitero di san Rocco, ritorniamo alla chiesa da cui iniziamo a salire lungo un bellissimo acciottolato. Al termine dell’acciottolato, attraversata la strada asfaltata,  imbocchiamo il sentiero T36 in direzione Centonara; anche qui il fondo è acciottolato ed il percorso presenta muretti di pietra ai lati. Superiamo un’azienda agricola e svoltando a destra raggiungiamo Centonara m.634. Continuando a salire, attraversiamo il paese e ritornati sulla strada asfaltata che sale ad Artò, nei pressi di un tornante volgiamo a sinistra seguendo le indicazioni che ci indirizzano a visitare il rimodernato edificio in cui  è conservata l’antica macina; costruita nel 1870 e in funzione fino agli anni '30 veniva utilizzata per pestare canapa, mele e noci. Ritornati sulla strada proseguiamo raggiungendo Artò m.624 e da qui, percorrendo gli ampi pianori della Colma, ci rechiamo a Boleto m. 696 dove ci è data la possibilità di visitare l’interessantissimo Museo dello Scalpellino. All’interno, l’esposizione “ parla ″ attraverso immagini ed oggetti ordinatamente disposti e catalogati, con il supporto di particolareggiati pannelli ed uno storico video documenta la vita sui luoghi di lavoro. Terminata l’istruttiva visita, lasciamo Boleto e per vie interne ci riportiamo sulla strada principale che percorriamo in direzione del Santuario che raggiungiamo dopo un breve percorso. Lungo la strada, si incontrano alcune cappelle, un'ampia area pic nic con parco giochi ed una zona camper. Arrivati al Santuario della Madonna del Sasso m. 638 la bella giornata ci permette di ammirare il panorama del lago d'Orta, della sua isola e documentarsi sul luogo grazie ad alcuni interessanti pannelli illustrativi. Qui sostiamo godendoci, oltre ai nostri panini, lo straordinario scenario ed il tiepido sole primaverile prima di iniziare il percorso di rientro che effettuiamo percorrendo il segnalato sentiero che dal limite del parcheggio del Santuario, scende in direzione di Lagna e denominato “Sentiero degli scalpellini”. Il sentiero scende abbastanza ripido lungo alcuni tornanti protetti da bellissime staccionate, percorre poi alcuni tratti lastricati e giunge ad una zona in cui sono state realizzate alcune panche rustiche e un simpatico mulino alimentato da una conduttura vecchio stile. Successivamente, al termine della discesa, il sentiero si biforca e diventa una pista sterrata che procede in direzione della Strada Provinciale. Nei pressi della frazione Briallo troviamo un incrocio con la cappellina di Santa Barbara, proseguendo sullo sterrato in breve raggiungiamo la strada asfaltata che percorriamo a sinistra fino alla rotonda in cui sostiamo per una foto di gruppo, per poi proseguire sino a ritornare di nuovo alla chiesa di San Filiberto dove al termine di una bellissima giornata in ottima compagnia che ci ha visti sospesi fra monti e lago, chiudiamo il giro ad anello e concludiamo in bellezza la prima uscita stagionale.