Come arrivare:
Per chi
viaggia in auto l'uscita autostradale più comoda è
quella di Borgomanero, lungo l'A26 Voltri Sempione,
posta a circa 15 Km. da Orta. All'uscita dell'autostrada
seguire le indicazioni per Borgomanero-Gozzano–Pella.
All'ingresso del paese di Pella, nella strada per Alzo,
in località Prorio, si raggiunge la chiesa medievale di
San Filiberto e si lascia l’auto nel
vicino parcheggio.
![](../Foto%20descrizione%20gite%20(jpg)/Anello%20Pella/Cartina%20Madonna%20Sasso%202016.jpg)
Con l’arrivo della primavera il Gruppo
Escursionisti Valgrande (GEV) inaugura ufficialmente il
programma delle escursioni 2016 e come prima uscita
stagionale ha in calendario un’escursione ad anello con
partenza ed arrivo a Pella. Lungo il percorso si
potranno visitare: la macina di Centonara, il museo
dello Scalpellino e il famoso Santuario di Madonna del
Sasso con la chiesa ottocentesca in
stile barocco. Dal piazzale antistante l'edificio
religioso, posto sulla
sommità di uno sperone roccioso
a strapiombo sulla sponda occidentale del lago,
denominato “il balcone del Cusio”, si gode della miglior
veduta dall'alto del Lago d'Orta e si ammira un
panorama sconfinato,
dai monti più vicini ai contorni sfuggenti delle Alpi,
in basso si susseguono i ridenti paesi della vallata e
in fondo, verso sud, quando il cielo è molto limpido, si
scorgono Novara, Vercelli e Milano. Un itinerario che,
tra lago e roccia, porta a ripercorrere il “ sentiero
degli scalpellini ″, l'antica strada che percorrevano
tutti i giorni gli scalpellini
per raggiungere le pregiate cave di granito bianco.
Seguire le tracce lasciate da questo
antico e durissimo mestiere, così significativo per
l’economia e la storia della zona, consente di vedere da
vicino l’incontro armonioso tra la bellezza del Lago
d’Orta e la forza delle rocce e delle formazioni
geologiche.
Approfitto dell’occasione per ripetere
una gita da noi già effettuata nel 2013 e per ritrovarmi
con gli amici del GEV. Raggiunto il parcheggio sul
lungolago, visto che sono in anticipo sull’orario
convenuto, mi reco a visitare
la chiesa più antica della sponda occidentale del Cusio,
la
chiesa di San Filiberto.
Suggestivo e ben conservato lo svettante campanile
romanico risalente al 1075-1110, l’unico resto originale
della prima chiesa. La chiesa è circondata da un verde
prato a cui fanno da corona
quattordici cappelle
del 1794 connesse tra loro da un basso
muretto
ed affrescate con scene della Via Crucis,
all’interno, sotto l'intonaco uniforme, spuntano tracce
di affreschi tardo medievali di grande interesse.
All’arrivo degli amici, raggiungiamo il tornante che
sovrasta la chiesa ed imbocchiamo il sentiero che
partendo da
Via Vignaccia,
corre tra prati e muretti con vista sul lago,
attraversando anche alcune zone abitate raggiunge un
ponte seguito da una cappella sulla sinistra. Procediamo
sempre dritti e raggiungiamo la chiesa Parrocchiale di
Sant'Albino. Qui ci aspettano altri amici che si
uniscono ad infoltire il gruppo. Visitato il vicino
ponte a schiena d’asino,
recante la data 1578 che, attraversando il fiume Pellino,
in passato serviva da collegamento con il vicino
cimitero di san Rocco, ritorniamo alla chiesa da cui
iniziamo a salire lungo un bellissimo acciottolato. Al
termine dell’acciottolato, attraversata la strada
asfaltata, imbocchiamo il sentiero T36 in
direzione Centonara; anche qui il fondo è acciottolato
ed il percorso presenta muretti di pietra ai lati.
Superiamo un’azienda agricola e svoltando a destra
raggiungiamo
Centonara
m.634. Continuando a salire, attraversiamo il paese e
ritornati sulla strada asfaltata che sale ad Artò, nei
pressi di un tornante volgiamo a sinistra seguendo le
indicazioni che ci indirizzano a visitare il
rimodernato edificio
in cui è conservata
l’antica macina;
costruita nel 1870 e in funzione fino agli anni '30
veniva utilizzata per pestare canapa, mele e noci.
Ritornati sulla strada proseguiamo raggiungendo
Artò
m.624 e da qui, percorrendo gli ampi pianori della
Colma, ci rechiamo a Boleto m. 696 dove ci è data la
possibilità di visitare l’interessantissimo
Museo dello Scalpellino.
All’interno, l’esposizione “ parla ″ attraverso immagini
ed
oggetti ordinatamente disposti
e catalogati, con il supporto di particolareggiati
pannelli
ed uno storico video documenta la vita sui luoghi di
lavoro. Terminata l’istruttiva visita, lasciamo Boleto e
per vie interne ci riportiamo sulla strada principale
che percorriamo in direzione del Santuario che
raggiungiamo dopo un breve percorso. Lungo la strada, si
incontrano alcune cappelle, un'ampia area pic nic con
parco giochi ed una zona camper. Arrivati al Santuario
della Madonna del Sasso
m. 638 la bella giornata ci permette di ammirare il
panorama del
lago d'Orta,
della sua isola e documentarsi sul luogo grazie ad
alcuni interessanti pannelli illustrativi. Qui sostiamo
godendoci, oltre ai nostri panini, lo straordinario
scenario ed il tiepido sole primaverile prima di
iniziare il percorso di rientro che effettuiamo
percorrendo il segnalato sentiero che dal limite del
parcheggio del Santuario, scende in direzione di Lagna e
denominato “Sentiero
degli scalpellini”.
Il sentiero scende abbastanza ripido lungo alcuni
tornanti protetti da bellissime staccionate,
percorre poi alcuni
tratti lastricati
e
giunge ad una zona in cui sono state realizzate alcune
panche rustiche e un simpatico mulino alimentato da una
conduttura vecchio stile. Successivamente, al termine
della discesa, il sentiero si biforca e diventa una
pista sterrata che procede in direzione della Strada
Provinciale. Nei pressi della frazione Briallo troviamo
un incrocio con la
cappellina di Santa Barbara,
proseguendo sullo sterrato in breve raggiungiamo la
strada asfaltata che percorriamo a sinistra fino alla
rotonda in cui sostiamo per una
foto di gruppo,
per poi proseguire sino a ritornare di nuovo alla chiesa
di San Filiberto dove al termine di una bellissima
giornata in ottima compagnia che ci ha visti sospesi fra
monti e lago, chiudiamo il giro ad anello e concludiamo
in bellezza la prima uscita stagionale.
![](../../Anno%202013/Uso%20sito%202013/home%20005.gif) |