Cusio

Gozzano-Madonna della Guardia

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 14-Aprile-2016                                                    

 Partenza da: Gozzano m.367
 Dislivello totale : m. 350
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivarci: Per chi viaggia in auto l'uscita autostradale più comoda è quella di Borgomanero, lungo l'A26 Voltri Sempione, posta a circa 15 Km. da Orta. All'uscita dell'autostrada seguire le indicazioni per Borgomanero-Gozzano.

Con l’arrivo della primavera, gli amici del CAI di Villadossola riprendono il loro programma di uscite infrasettimanali con lo scopo di collaudare nuovi itinerari nel Verbano Cusio Ossola (VCO). Il piacevole programma, è finalizzato all’osservazione di luoghi, manufatti, cultura e natura sul territorio utilizzando  mezzi pubblici e sostando in locali tipici per fare in modo di utilizzare il territorio per la sua vera potenzialità.  Molto gentilmente ci invitano a partecipare a questa prima uscita che prevede un’escursione nel territorio di Gozzano. Gozzano è un comune della provincia di Novara, posto lungo la strada che da Borgomanero conduce ad Orta, situato in un territorio pianeggiante a breve distanza dall'estremità meridionale del Lago d'Orta. Una serie di colline separano il paese dalla Valsesia e il torrente Agogna traccia il confine del comune, separandolo dal Vergante. Posto in posizione strategica lungo la Via Francisca, già abitato in epoca romana, il centro fu uno dei più importanti all'interno del Ducato longobardo dell'Isola di San Giulio e per diverso tempo esercitò il ruolo di capoluogo della Riviera Inferiore. Aderiamo con piacere a questa iniziativa e come da programma ci ritroviamo alla stazione ferroviaria di Gozzano dove, in attesa dell’arrivo del treno proveniente da Domodossola, facciamo conoscenza con gli amici del CAI di Gozzano che ci faranno compagnia lungo il percorso. All’arrivo del treno rivediamo con grande piacere gli amici del CAI di Villa con i quali abbiamo già condiviso parecchie escursioni e dopo i saluti di rito, riunita tutta la compagnia ci incamminiamo lungo le vie cittadine in direzione di Auzate. Durante il tragitto abbiamo modo di ammirare l’imponente complesso monumentale detto “ il castello” composto dalla basilica di San Giuliano, l'oratorio di San Gaetano e di Palazzo Vescovile. Dopo circa un chilometro e mezzo, raggiunta la “ Fontana Santa ″ (h0,30), da cui sgorga copiosa un’acqua salutare e sempre fresca, abbandoniamo la strada asfaltata e ci incamminiamo sulla destra inoltrandoci  nel bosco misto che percorriamo lungamente per poi giungere al Roccolo (h0,50;1,20) dove sostiamo brevemente. Ripreso il cammino, rientriamo nel bosco che percorriamo seguendo la costa della montagna da cui si incomincia ad intravedere lo spettacolo del lago e dei monti innevati sullo sfondo, ancora qualche saliscendi e ci ritroviamo sullo sterrato che sale a raggiungere il colle della Guardia m. 541 (h0,20;1,40). Dalla sommità di “ questo lembo sconosciuto di paradiso ″ su cui sorge la cappella dedicata alla Madonna, la splendida giornata odierna ci permette di ammirare un ampio panorama comprendente il Lago d’Orta, le Alpi, le Prealpi e la pianura novarese. Dopo aver contemplato l’entusiasmante scenario, scattata la foto di gruppo, scendiamo lungo la strada asfaltata ed arrivati a Bugnate, visitiamo la Parrocchiale, dedicata a Santa Maria della Purificazione, per poi abbandonare la frazione e, superata la Cappella del Roccolo (h0,20;2,00), rientriamo nel bosco per scendere nella valle della Grua dove, sulle rive del torrente che da il nome alla valle, immersi nella vegetazione che si fa infoltendo, si possono ancora vedere le rovine di quello che fu il Mulino del Sasso di Auzate (h0,15;2,15), fra le pericolanti mura ancora si nota la grande ruota metallica che, mossa dalle acque del vicino torrente, ha fornito per anni un indispensabile servizio a tutti i paesi che gravitano nella zona del gozzanese e del Cusio. Rimirati i resti di quello che doveva essere un grande complesso, procediamo e superato un traballante ponticello, oltrepassiamo un complesso residenziale adibito a luogo di meditazione e, dopo una breve risalita, raggiungiamo Auzate (h0,45;3,00). Il borgo risale al XV° secolo e a testimoniarlo, accanto alla chiesa parrocchiale, sul muro di un’abitazione è rimasto uno splendido affresco datato 1554 raffigurante la Madonna con il bambino tra i Santi Caterina di Alessandria e Antonio Abate. Sul lato opposto della via vi è l’ingresso al Circolo di Auzate dove sostiamo per consumare il gustoso pranzo, a base di polenta e tapelucco, un piatto della tradizione che Antonella e Carmela ci hanno preparato con maestria. Al termine della lunga sosta, ci trasferiamo all’esterno e prima di ripartire, il " coro " di Villadossola intona un immancabile e piacevole  canto di montagna. Conclusa l’esibizione canora, ci incamminiamo lungo le vie del paese dove ancora sorgono i palazzi delle facoltose famiglie borghesi che hanno frequentato la zona, e superato il lavatoio, imbocchiamo l’antica mulattiera che ci riporta a Gozzano. Ritornati sulla strada asfaltata, effettuiamo una deviazione per raggiungere la locale gelateria dove i più golosi si rinfrescano con un ottimo gelato artigianale prima di ritornare di nuovo in stazione (h1,00;4,00) dove chiudiamo l’anello di questa bella gita che ci ha portato a conoscere una porzione di territorio poco conosciuto che ci ha riservato piacevoli sorprese. Ritornati al punto di partenza salutiamo: gli amici di Villa che risalgono sul treno per far ritorno a Domodossola, gli amici di Gozzano e ringraziamo tutti per la cortesia che ci hanno riservato e per la bella giornata trascorsa in loro compagnia ripromettendoci di fare ancora altre uscite insieme. Prima di lasciare Gozzano ci rechiamo a visitare la chiesa di San Lorenzo che, immersa nel verde, sorge nella parte esterna dell’abitato.