Come arrivarci:
Per chi viaggia in auto l'uscita
autostradale più comoda è quella di Borgomanero, lungo
l'A26 Voltri Sempione, posta a circa 15 Km. da Orta.
All'uscita dell'autostrada seguire le indicazioni per
Borgomanero-Gozzano.
Con l’arrivo della primavera, gli amici
del CAI di Villadossola riprendono il loro programma di
uscite infrasettimanali con lo scopo di collaudare nuovi
itinerari nel Verbano Cusio Ossola (VCO). Il piacevole
programma, è finalizzato all’osservazione di luoghi,
manufatti, cultura e natura sul territorio utilizzando
mezzi pubblici e sostando in locali tipici per fare in
modo di utilizzare il territorio per la sua vera
potenzialità. Molto gentilmente ci invitano a
partecipare a questa prima uscita che prevede
un’escursione nel territorio di Gozzano.
Gozzano è
un comune della provincia di Novara,
posto lungo la strada che da Borgomanero conduce ad
Orta, situato in un territorio pianeggiante a
breve distanza dall'estremità meridionale del Lago
d'Orta. Una serie di colline separano il paese dalla
Valsesia e il torrente Agogna traccia il confine del
comune, separandolo dal Vergante. Posto in posizione
strategica lungo la Via Francisca, già
abitato in epoca romana, il centro fu uno dei più
importanti all'interno del Ducato longobardo dell'Isola
di San Giulio e per diverso tempo esercitò il ruolo di
capoluogo della Riviera Inferiore. Aderiamo con piacere
a questa iniziativa e come da programma ci ritroviamo
alla
stazione ferroviaria di Gozzano dove,
in attesa dell’arrivo del treno proveniente da
Domodossola, facciamo conoscenza con
gli amici del CAI di Gozzano che ci
faranno compagnia lungo il percorso. All’arrivo del
treno
rivediamo con grande piacere gli
amici del CAI di Villa
con i quali abbiamo già condiviso parecchie escursioni e
dopo i saluti di rito, riunita
tutta la compagnia ci incamminiamo lungo
le vie cittadine in
direzione di Auzate.
Durante il tragitto abbiamo modo di ammirare l’imponente
complesso monumentale detto
“ il castello”
composto dalla basilica di San Giuliano, l'oratorio di
San Gaetano e di Palazzo Vescovile. Dopo circa un
chilometro e mezzo, raggiunta la
“ Fontana Santa ″
(h0,30), da cui sgorga copiosa un’acqua salutare e
sempre fresca, abbandoniamo la strada asfaltata e
ci incamminiamo sulla destra inoltrandoci nel
bosco
misto che percorriamo lungamente per poi giungere al
Roccolo
(h0,50;1,20) dove sostiamo brevemente. Ripreso il
cammino, rientriamo nel bosco che percorriamo seguendo
la costa della montagna da cui si incomincia ad
intravedere lo spettacolo del lago e dei monti innevati
sullo sfondo, ancora qualche saliscendi e ci ritroviamo
sullo sterrato che sale a raggiungere il
colle della Guardia
m. 541
(h0,20;1,40). Dalla sommità di “
questo lembo sconosciuto di paradiso
″ su cui sorge la cappella dedicata alla Madonna, la
splendida giornata odierna ci permette di ammirare un
ampio panorama
comprendente il Lago d’Orta, le Alpi, le Prealpi e la
pianura novarese. Dopo aver contemplato l’entusiasmante
scenario, scattata la
foto di gruppo,
scendiamo lungo la strada asfaltata ed arrivati a
Bugnate, visitiamo
la Parrocchiale,
dedicata a Santa Maria della Purificazione, per poi
abbandonare la frazione e, superata la
Cappella del Roccolo
(h0,20;2,00), rientriamo nel bosco per scendere nella
valle della Grua dove, sulle rive del torrente che da il
nome alla valle, immersi nella vegetazione che si fa
infoltendo, si possono ancora vedere
le rovine
di quello che fu il Mulino del Sasso di Auzate
(h0,15;2,15), fra le pericolanti mura ancora si nota
la grande ruota metallica
che, mossa dalle acque del vicino torrente, ha fornito
per anni un indispensabile servizio a tutti i paesi che
gravitano nella zona del gozzanese e del Cusio. Rimirati
i resti di quello che doveva essere un grande complesso,
procediamo e superato un traballante ponticello,
oltrepassiamo un
complesso residenziale
adibito a luogo di meditazione e, dopo una breve
risalita, raggiungiamo Auzate (h0,45;3,00). Il borgo
risale al XV° secolo e a testimoniarlo, accanto alla
chiesa parrocchiale, sul muro di un’abitazione è rimasto
uno splendido affresco datato 1554
raffigurante la Madonna con il bambino tra i Santi
Caterina di Alessandria e Antonio Abate. Sul lato
opposto della via vi è l’ingresso al Circolo di Auzate
dove
sostiamo
per consumare il gustoso pranzo, a base di
polenta e tapelucco,
un piatto della tradizione che
Antonella e Carmela
ci hanno preparato con maestria. Al termine della lunga
sosta, ci trasferiamo all’esterno e prima di ripartire,
il " coro "
di Villadossola intona un immancabile e piacevole
canto di montagna. Conclusa l’esibizione canora, ci
incamminiamo lungo le vie del paese dove ancora sorgono
i
palazzi
delle facoltose famiglie borghesi che hanno frequentato
la zona, e superato il lavatoio, imbocchiamo
l’antica mulattiera
che ci riporta a Gozzano. Ritornati sulla strada
asfaltata, effettuiamo una deviazione per raggiungere la
locale gelateria
dove i più golosi si rinfrescano con un ottimo gelato
artigianale prima di ritornare di nuovo in stazione
(h1,00;4,00) dove chiudiamo l’anello di questa bella
gita che ci ha portato a conoscere una porzione di
territorio poco conosciuto che ci ha riservato piacevoli
sorprese. Ritornati al punto di partenza salutiamo:
gli amici di Villa che risalgono sul treno
per far ritorno a Domodossola, gli amici di Gozzano e
ringraziamo tutti per la cortesia che ci hanno riservato
e per la bella giornata trascorsa in loro compagnia
ripromettendoci di fare ancora altre uscite insieme.
Prima di lasciare Gozzano ci rechiamo a visitare la
chiesa di San Lorenzo
che, immersa nel verde, sorge nella parte esterna
dell’abitato.
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