Val Sesia

Rifugio Ferioli m.2264

 
 Gita effettuata in data:1-4-Settembre-2016                                                    

 Partenza da: Rima S. Giuseppe m.1411
 Dislivello totale: m.913
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10 Km. a Rimasco. A ridosso della chiesa parrocchiale troviamo il bivio per Rima sulla sinistra, si percorrono altri 7,5 Km. e si arriva all’ingresso del paese dove si parcheggia l’auto.
 

È passato un altro anno e siamo di nuovo al primo fine settimana di Settembre e quindi e’ tempo di salire al Rifugio Ferioli per effettuare il nostro annuale turno di gestione ( e con questo sono 22 ). Come di consueto ci ritroviamo a Rima da cui iniziamo la salita percorrendo il sentiero 296, itinerario gia’ piu volte ampiamente descritto per cui tralasciamo la descrizione della salita e passiamo ad illustrare gli avvenimenti delle giornate di gestione. Al nostro arrivo veniamo accolti da Massimo e Gianni che hanno gestito la settimana precedente e a cui daremo il cambio. Al rifugio sono presenti anche Elisa, Christian e Marietta che da Berlino sono venuti in Italia per percorrere un tratto del GTA e che si fermano per pernottare presso la nostra struttura. Prima di cena, Massimo e Gianni predispongono un simpatico e molto apprezzato aperitivo a cui farà seguito un’ottima cena. La serata continua con le solite chiacchiere e poi tutti a nanna. La mattina del Venerdi’ si presenta parzialmente soleggiata e gli amici tedeschi , dopo aver scattato la foto ricordo, si preparano a partire. A seguire ci lasciano anche Massimo e Gianni che si fa carico di portare a valle uno dei paioli da polenta che necessita di riparazione. La mattina ci vede intenti nei preparativi per accogliere gli escursionisti che speriamo salgano a trovarci, e verso mezzogiorno ci raggiunge l’amico Paolo, salito per salutarci e che si ferma a mangiare con noi. Nel pomeriggio arriva Ettore che, consultando il nostro sito web è venuto a sapere della nostra presenza al rifugio, e da Parabiago e’ venuto a trovarci per conoscerci di persona. In sua compagnia trascorriamo una piacevole serata e al mattino del, sabato di buon’ora, dopo una veloce salita al belvedere, ci saluta e inizia la discesa verso Rima. Vista la bella giornata ci aspettiamo molte visite e le nostre aspettative non vanno deluse, il primo ad arrivare e’ Corrado Martiner, che ci permette di tramutare la nostra conoscenza da virtuale a reale. Dopo un caffe’ ci lascia per salire al Corno Mud, per prendere appunti su itinerari che intende inserire nella sua nuova pubblicazione la cui uscita e’ prevista per il 2017. La mattinata prosegue soleggiata e mentre siamo intenti a far polenta, con nostra grande sorpresa ci raggiunge Flavio ( www.cappef.com ) che anticipa l’arrivo di Carlo, Marietto, Tullio e Vincenzo. Nella mattinata si susseguono gli arrivi degli amici e ci raggiungono: Piero e Giovanni, Alessandro che purtroppo ha dovuto rinunciare alla compagnia del suo magnifico Leonberger che per motivi di eta’ non e’ piu’ in grado di affrontare percorsi impegnativi, gli immancabili Alessandro e Francesca che non mancano mai all’appuntamento, diventato oramai una tradizione. Data la giornata, soleggiata e calda, tutti si accomodano in terrazza e cominciamo a servire quanto preparato. Si susseguono gli arrivi e non potevano mancare Ivano con il figlio Alessio che regolarmente ci vengono a trovare. Arriva anche Ambrogio che ci viene in aiuto portando alcuni viveri che oramai risultavano mancanti in dispensa, altro carico, questa volta di bevande, perviene al rifugio grazie alle robuste spalle di Giorgio. Nel frattempo, Corrado e’ di ritorno e prende posto al tavolo di Flavio dove, oltre a far conoscenza, iniziano a scambiarsi notizie inerenti alla comune passione per la montagna. Nel frattempo, a completare la compagnia, sono arrivati anche Attilio e Lucia e come ci si aspettava i discorsi aumentano e in poco tempo tutte le montagne dell’Ossola e della Valsesia sono state percorse. Il tempo come sempre e’ tiranno e la via del ritorno richiede quasi lo stesso tempo di salita per cui a poco a poco incominciano i saluti e dopo le foto di rito ci lasciano per ritornarsene al punto da cui sono partiti, chi ad Alagna e chi a Rima. Restano a farci compagnia Attilio e Lucia con i quali trascorriamo il pomeriggio in attesa che arrivino Fabio, Danilo, Alessandro e Pier Giorgio che ci hanno preavvertito del loro arrivo. Gli amici arrivano quando stiamo preparando cena e per ingannare l’attesa, Claudio imbandisce un apericena molto gradito dai nostri ospiti, a seguire risotto e carni varie La serata prosegue con il conferimento a Rosi del premio ” Lavastoviglie dell’Anno “, poi tutti a nanna sperando in una Domenica soleggiata. Il mattino del 4 si presenta parzialmente nuvoloso e gli amici temendo un peggioramento delle condizioni meteo ci salutano e iniziano il cammino di discesa. Fabio e compagni, arrivati al Colle Mud, confidando un una tenuta del tempo, si inerpicano lungo il sentiero che sale al Corno Mud, e la loro costanza verra’ ripagata dalla vista sul Monte Rosa e sulle montagne circostanti, mentre Attilio e Lucia prendono direttamente la via per Rima. La mattina alterna nuvole a sprazzi di sereno per cui non ci aspettiamo una grande affluenza ma contrariamente alle nostre previsioni arrivano Rita e Loredana, che ci portano i saluti di Grazia Costantini, impegnata in un trekking sul Mont Taou Blanc. Arriva poi Marco che ci avvisa che sono in avvicinamento altri escursionisti fra cui due in bici. Quasi increduli, ci mettiamo in attesa ed ecco che dal colle spuntano, in sella ai loro moderni cavalli, Marco e Nadir a cui vanno tutti i nostri complimenti per l’impegnativa salita. Graziati dal meteo, e prima che la giornata volga al termine, arrivano al rifugio Bereniche e Felix, anche loro dalla Germania, che intendono pernottare da noi per poi, il giorno dopo, raggiungere il bivacco Lanti e proseguire per Macugnaga ed il Monte Moro. La serata ci vede cenare tutti insieme per poi coricarci presto in quanto al mattino dopo ci aspetta una sveglia alle prime luci dell’alba per intraprendere ognuno il proprio viaggio, noi di ritorno a casa, e per i ragazzi un interminabile cammino verso la Val Quarazza. Come da programma, tutti svegli presto e dopo una veloce colazione, salutiamo i giovani camminatori e predisponiamo per la chiusura e al termine delle operazioni, anche noi ci incamminiamo verso Rima che raggiungiamo dopo 2 ore e 15 minuti. Anche per questo anno abbiamo assolto al nostro impegno e ce ne torniamo verso casa stanchi ma soddisfatti per le numerose presenze e per gli attestati di amicizia che ci hanno riservato i molti amici saliti espressamente a trovarci. A tutti loro e a tutti coloro che hanno raggiunto il rifugio nel periodo della nostra gestione, vanno i nostri piu’ sentiti ringraziamenti e ci auguriamo di poter rivedere tutti il prossimo anno.

Un particolare e doveroso, oltre che sincero, ringraziamento va all’amica Rosi che si è sobbarcata l’onere di provvedere al lavaggio delle moltissime stoviglie che abbiamo dovuto mettere in campo e non solo. Al termine dell’esperienza non abbiamo avuto il coraggio di chiederle cosa ne pensasse della sua prima esperienza di gestione ma dal suo entusiasmo abbiamo avuto l’impressione che la cosa l’abbia soddisfatta. Beata incoscienza e a ragione maggiore un ulteriore grande: GRAZIEEEEE ROSI!!! 

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