Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme,
quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si
abbandona la statale, si piega a destra e si risale la
strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10
Km. nell’ampia conca di Rimasco m. 906. A ridosso della
chiesa si piega a destra e si prosegue sulla SP 11 in
direzione di Carcoforo fino ad incontrare il
cartello Ferrate.
Sulla destra si lascia l’auto in un comodo parcheggio.
Dal parcheggio si percorrono pochi metri lungo la strada
verso valle e sulla destra si trova la
Cappella di Sant’Agata
ed un cartello indicatore che riporta i vari itinerari
percorribili nella Valle del Torrente Lampone. Dalla
cappella prende avvio il sentiero N° 132 in breve
raggiunge la frazione
Cà Forgotti
m. 1137, che attraversiamo per inoltrarci nella nella
valle del Lampone. Superata la frazione, iniziamo a
risalire lungo l’antica e bella
mulattiera
che, con ripidi tornanti, raggiunge dapprima il
villaggio di Oro Inferiore
m.1227, in fase di ristrutturazione, e successivamente
perviene a
Oro Superiore
m.1359. Nella frazione sono ancora presenti diverse
case in legno
che, anche se ristrutturate, ancora conservano le
caratteristiche e le linee delle originali strutture
anche se le moderne coperture dei tetti hanno sostituito
le sottili tavole in larice ( scandole ) presenti sino
agli inizi del 900. Camminando tra le baite si raggiunge
la
chiesetta dedicata a Santa Filomena:
di fianco all’oratorio è presente una bella fontana con
due vasche; quella più vecchia,
datata 1890,
è ricavata dall'escavazione di un unico blocco di
pietra. Dopo avere oltrepassato sulla destra la
chiesetta si affronta un altro tratto di salita
piuttosto ripida e per pascoli si percorre il lungo
versante sinistro del Vallone del Lampone. Lungo il
percorso si incontrano numerose baite ed alpeggi:
Alpe Tetto
m.1466 posto al disotto del suggestivo e panoramico
alpeggio abbandonato della
Sellaccia
m.1593. In breve si perviene ad un piccolo bosco di
larici che si oltrepassa per arrivare all'alpe
Sasso Piaggiogna
m.1589. Il sentiero si fa ora dolce e piacevole e prima
di arrivare nell’anfiteatro dei successivi alpeggi, si
giunge nella parte inferiore di un evidentissimo
smottamento di terreno ben visibile dal versante opposto
del torrente:
la Rusa, cioè la frana.
Al termine del lungo traverso, molto agevolmente, si
raggiunge la giavina in cui sorge ciò che resta dell'Alpe
Cascivere di Sopra
a m.1757, che in origine era composto da un consistente
numero di baite, oggi purtroppo ridotte a cumuli di
sassi. L’alpeggio è situato al limite del Parco
dell'Alta Valsesia, dove arriva il sentiero 132b.
Dall’alpe, attraversiamo il vallone dirigendoci verso il
vicino
Alpe Piane
m. 1737, dove sostiamo per la pausa pranzo a cui fa
seguito l’immancabile
caffè
preparato da Claudio. Terminato il rifornimento, per
effettuare il rientro seguendo un tracciato diverso da
quello seguito in salita, attraversiamo il pascolo dove
sono visibili
lunghe file di pietre
accumulate dai pastori per conquistare preziosi spazi di
prato. Scattata la
foto a ricordo
della magnifica giornata, seguendo le indicazioni del
sentiero N° 132 a, superiamo un rado lariceto ed in
breve giungiamo al bellissimo alpeggio di
Cascivere di Sotto
m. 1631. Da qui, seguiamo per un lungo tratto una pulita
pista che, sovrapponendosi al vecchio sentiero, scende
ripida in un bosco di larici ed abeti, fino ad
interrompersi improvvisamente. Poco prima del suo
termine, sulla sinistra bisogna fare attenzione e
riuscire ad individuare il punto in cui è possibile
scendere e ritornare sul vecchio sentiero che porta a
raggiungere il Torrente Lampone. Qui il sentiero, umido
e non più pulito, ritorna ad essere invaso dalle erbacce
e con cautela seguiamo la traccia che per un lungo
tratto scorre parallela al sottostante
Croso del Lampone
che attraversiamo per giungere al bivio con il sentiero
356 che sale all’Alpe Colma. Continuando a sinistra
raggiungiamo di nuovo la frazione di Oro Superiore da
cui, ritorniamo sulla mulattiera e ripercorrendo la
strada fatta al mattino raggiungiamo di nuovo
Cà Forgotti
ed il vicino parcheggio. Sulla via del ritorno,
scendiamo a Rimasco dove ci rechiamo a visitare la
seggiovia che sale al Pian della Ratta da cui si può
scendere con
i vagoncini del bob estivo.
Per festeggiare la bella escursione ad anello e
concludere in bellezza la superlativa giornata, ci
fermiamo a Rimasco e presso il raccolto e ben ordinato
Bar della Posta veniamo accolti dalla simpatica e
cordiale
Patrizia
che ci ritempra con gustose bevande.
N.B.
il percorso di ritorno transitando dall’Alpe Cascivere
di Sotto, è da evitare nei periodi di grande umidità e
dopo intense piogge che possono rendere problematico
l’attraversamento del Croso del Lampone.
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