Val Sesia

             Alpe Casarolo m. 1323
 

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:06-luglio-2016                                                    

  

 Partenza da:Pila  m.686
 Dislivello totale: m.680
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivare: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 18 Km a Pila.

 

La splendida mulattiera su cui si sviluppa questo itinerario, si diparte all'interno dell'abitato di Pila m 686, dalla vecchia strada della Valgrande che si trova a nord della statale, strada fiancheggiata dalla chiesa e dal municipio. Nei pressi di una fontana si prende la larga mulattiera che in sensibile salita passa in mezzo ad alberi d'alto fusto e supera tre cappellette. A pochi metri dall'ultima cappella, dedicata a Santa Caterina, si stacca il bivio 232c (32c), bretella che collega questo percorso con la frazione di Failungo inferiore. Percorso ancora un breve tratto della stupenda mulattiera, si raggiunge la frazione di Micciolo m 850 risalente al 1582. Si percorrono le strette viuzze del bellissimo borgo e la si attraversa giungendo alla Piazza di San Giorgio, con l’omonimo Oratorio  e  successivamente la fontana che si lascia a destra per proseguire lungo l’itinerario 232. Dalla fontana si stacca sulla destra, l'itinerarío 232e (32e) che percorreremo al ritorno. Si entra nel bosco e continuando in salita, giunti al bivio a quota 1000 m. circa, tralasciamo la deviazione per Villabella, contrassegnata dal segnavie 232d e proseguiamo per raggiungere i casolari di Mussoit   Inferiore m 1085 e dopo pochi minuti si raggiungono le costruzioni di Mussoit Superiore m 1100 dove una malandata cappelletta dà un particolare tono di tristezza a questo antico insediamento ora abbandonato. Da qui si aggira l’ultima baita e scendendo leggermente si trova il sentiero che fra alte felci, sale in direzione di una voluminosa roccia  per tornare a collegarsi con l'itinerario principale. L’itinerario continua e percorsa la bellissima faggeta, si raggiungono i casolari dell’Alpe Taragn m. 1280. Superati i cascinali il sentiero piega ad ovest e giunge al magnifico alpeggio del Casarolo m 1323. All’alpe incontriamo  Ottavio, che alla bell’età di 88 anni, è salito per la sua abituale passeggiata, scambiate quattro piacevoli chiacchiere, ci saluta e scende di nuovo a Micciolo. Noi preferiamo sostare su questo bellissimo balcone naturale da cui si domina tutta la zona di Mera e ci accomodiamo su di una comoda lobbia con tanto di tavolo e panche. Terminato il nostro lauto pranzo, iniziamo a scendere e seguendo le indicazioni di Ottavio percorriamo una variante del sentiero fatto in salita che dopo poco ci riconduce nuovamente sul sentiero principale che percorriamo sino a pervenire a Villabella ( di nome ma un po meno di fatto) da cui seguendo il 232d facciamo ritorno a Micciolo. Giunti alla fontana, per variare il percorso di discesa, decidiamo di seguire il 232e (32e), l’antico sentiero utilizzato per portarsi da Micciolo a Scopello m. 659   senza passare da Pila. Sentiero che sconsigliamo in quanto oramai non più frequentato e quindi disagevole. Con calma facendoci largo fra la folta vegetazione guadagniamo il bivio del sentiero 231a (31a) ed in breve si giunge al malandato fabbricato del Ronco m.787 da cui si scende a raggiungere la Via degli Alpini nei pressi del condominio il Pineto e successivamente ci si immette sulla SS299 per Alagna e camminando lungo la bellissima pista ciclo pedonale si fa ritorno a Pila. Prima di ripartire ci rechiamo presso la Trattoria Della Pace per una bibita e qui abbiamo la gradita sorpresa di incontrare Giuliana, già conosciuta in occasione della nostra precedente escursione all’Arniaccia. La cordialissima Giuliana ci suggerisce di visitare l’antico Ponte Romanico che sorge nelle vicinanze. Dal parcheggio seguiamo la Statale in direzione di Alagna, che abbandoniamo dopo un brevissimo tratto per abbassarci in direzione del fiume ed in breve raggiungiamo lo storico ponte medioevale che unisce l’abitato di Pila con la sponda destra del fiume Sesia. All’ingresso dell’antico ponte esiste ancora la garitta per la dogana in cui sostavano i militari che presidiavano il confine tra l'Impero Francese e la Repubblica Cisalpina e su una trave del portichetto di guardia sono tuttora visibili i fori dei colpi delle baionette lasciate dalle armi dei soldati. A circa metà ponte un antico crocifisso in marmo bianco datato 1854 è posto a protezione dei viandanti.