Val Sesia

              Alpe Cangello m.1364

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:24-Maggio-2016                                                      

 Partenza da: Campertogno/Fraz. Tetti m. 827
 Dislivello totale: m. 537
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30


Come arrivare:
Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 23 Km a Campertogno.


Quando la montagna cambia il suo aspetto tingendosi dei colori primaverili e dopo che la neve ha lasciato il posto alla fresca erbetta che ricopre gli ampi pascoli d’alta quota, arriva per i pastori il momento di effettuare il millenario rituale di altri tempi: spostare le greggi dai ricoveri invernali in cui vi hanno trascorso l’inverno, ai pascoli alti dove il foraggio ritorna ad essere nuovamente abbondante e gli animali potranno tornare a brucare l’erba tenera. Quest’anno anticipiamo i tempi e saliamo ad inizio stagione all’Arniaccia per salutare il nostro amico Sergio che qui si è già stabilito con il suo gregge. La nostra amicizia con Sergio risale al 2009, quando passammo con lui tre indimenticabili giornate durante le quali ci fu dato modo di “ vivere ″ le interminabili giornate del pastore, vedi:( http://www.escursionando.it/Anno%202009/Descrizione%20itinerari/Pastori.htm ). Da allora abbiamo stabilito con Sergio un autentico legame di amicizia tanto che per noi è oramai tradizione ritornare a Campertogno per salire a trovare l’amico e trascorrere con lui una parte della giornata chiacchierando di pastorizia, della particolarità degli animali, dei sacrifici e delle difficoltà che la vita in montagna comporta, ma anche delle soddisfazioni che questo genere di vita è in grado di dare a chi la sa apprezzare. In questo periodo con le sue greggi staziona all’alpe Cima da dove gradatamente si sposterà verso l’alto fino a trasferirsi nei pascoli dell’Alpe Vasnera da cui, verso la metà di Agosto, inizierà il viaggio a ritroso per riportarsi negli alpeggi più prossimi a Campertogno dove sosterà fino a che le prime brinate impediranno al bestiame di continuare a brucare. Trattandosi di un itinerario già più volte percorso e da noi già ampiamente relazionato, in questa occasione per non essere ripetitivi, riportiamo la descrizione  dell’itinerario così come riportato sul sito :

www.invalsesia.it.

 
“ Il sentiero che porta all’Alpe Cangello ha le caratteristiche tipiche dell’itinerario valsesiano: una mulattiera si addentra nel bosco, fiancheggiata da cappellette votive, fino ad arrivare all’alpeggio dell’Argnaccia. Il sentiero si snoda sulla sponda destra del Sesia e ci conduce fino al pianoro di origine glaciale dell’Argnaccia. La partenza è in  frazione Tetti dove, seguendo il segnavia 78 e le indicazioni per Argnaccia e Cangello iniziamo un percorso che in breve tempo ci conduce all’Oratorio della Madonna degli Angeli (15 min.). Qui abbiamo la prima occasione di osservare il territorio di Campertogno dall’alto. Il percorso è caratterizzato da 15 cappellette che fiancheggiano il sentiero che attraversa diverse località – Scarpiolo, Il Selletto, Scarpia – fino a giungere al Santuario della Madonna del Callone (45 min.). Da qui la vista spazia su Campertogno e le sue frazioni e, a destra, sull’Alpe di Mera. Si prosegue nella faggeta salendo verso l’Argnaccia. Quando il bosco si dirada raggiungiamo l’alpeggio dell’Argnaccia (1h), pianoro di origine glaciale caratterizzato da un piccolo laghetto e numerosi nuclei di baite. Un cartello indica la direzione per l’alpe Cangello, che si raggiunge per pendii poco ripidi tra macchie di bosco ed ampie radure passando per l’alpe Cima ed Orello (1h e 30). Cangello, in bella posizione, è costituito da un notevole numero di baite quasi tutte ristrutturate raccolte intorno alla piccola chiesetta di San Bernardo.


Strada facendo incontriamo e facciamo conoscenza con Armando che si aggrega a noi per continuare nella passeggiata e trascorrere in nostra compagnia la giornata. Raggiunto lo stupendo pianoro dell’Argnaccia m. 1183, e visto che l’amico Luciano non lo aveva mai visitato prima, ci aggiriamo con molta calma nel vasto territorio costellato  da numerosi nuclei di baite, quasi tutte modernamente restaurate godendo dello stupendo panorama che la giornata odierna ci offre. Lasciamo il pianoro e proseguiamo in leggera salita fino a raggiungere l’Alpe Cuna o Cima m. 1260 dove il piacevole suono dei campanacci ci fa intendere che stiamo per ritrovare l’amico, infatti così è, raggiungiamo le casere dell’alpe e troviamo Sergio intento a sbrigare i suoi lavori quotidiani. Dopo averci salutato calorosamente, ci fa accomodare e con l’usuale generosità e cordialità, che gli sono abituali, subito si adopera per metterci a nostro agio e venuto a conoscenza della nostra intenzione di voler salire fino al Cangello, ci invita a ritornare da lui per l’ora di pranzo per consumare tutti insieme un piatto di pasta. Raggiungiamo il bellissimo alpeggio del Cangello con la sua fontana e l’immancabile chiesetta dedicata a San Bernardo, circondata da magnifiche montagne e da boschi di abeti e faggi e dopo aver a lungo rimirato il paesaggio, ci divertiamo ad individuare le località da noi visitate in altre occasioni per poi scendere nuovamente all’Alpe Cima dove ci riuniamo con Sergio che nel frattempo è stato raggiunto anche da Nico, Daniele e Ivan, e tutti insieme ci ritroviamo comodamente seduti al tavolo per consumare una gustosa pastasciutta a cui fa seguito una serie di prodotti locali molto apprezzati. Conversando del più e del meno non ci accorgiamo che il tempo scorre inesorabilmente e che è giunta l’ora di pensare al rientro, a malincuore salutiamo gli amici e ci apprestiamo a rientrare. Ritornati all’Argnaccia, scattiamo le ultime foto al sempre bellissimo alpe caratterizzato dal suggestivo laghetto e ci immettiamo nuovamente sulla mulattiera che, percorsa a ritroso, ci riporta  alla frazione Tetti dove si conclude un’altra stupenda giornata trascorsa sui monti della Valsesia in compagnia di specialissime persone a cui vanno tutta la nostra stima e i nostri più sentiti ringraziamenti.