Come arrivare:
Per chi viaggia in auto l'uscita autostradale più comoda
è quella di Borgomanero, lungo l'A26 Voltri Sempione,
posta a circa 15 Km. da Orta. All'uscita dell'autostrada
seguire le indicazioni per Borgomanero-Gozzano–Pella.
Giunti a Pella si raggiunge il cimitero S. Rocco dove si
lascia la macchina nel comodo parcheggio.
Gli
amici del CAI di Villadossola, nell’ambito del progetto
finalizzato a far conoscere il territorio del VCO per
utilizzarlo in tutte le sue reali possibilità,
proseguono nel programma di collaudo dei vari itinerari
effettuando escursioni che attribuiscano il giusto
riconoscimento alla bellezza dei nostri luoghi resi
particolarmente interessanti dalla sinergia tra
l’ambiente lacustre e quello montano, elementi che
caratterizzano fortemente le nostre zone. Con questo
proposito, effettuiamo l’odierna escursione recandoci
nella regione del Cusio per effettuare il percorso che
da Pella, sale a raggiungere Egro, Grassona, Colma per
poi ridiscendere a Ronco da cui si fa ritorno a Pella
chiudendo così un panoramico anello che offre bellissimi
scorci panoramici su tutto il bacino del Lago d’Orta.
Situato nell’area del
Cusio,
il lago d’Orta si trova in un’eccezionale posizione
geografica collocato tra la Val Sesia, l’Ossola ed il
Verbano ed ha come sua caratteristica principale la
piccola isola di San Giulio, posta lungo l’antica Via
Francisca, fortificata dai bizantini e detta “ l’isola
del silenzio ″ per la presenza del Monastero Benedettino
ed è anche conosciuto come uno dei più romantici laghi
d’Italia. L’attraente percorso per compiere questo giro,
prevederebbe la partenza da Omegna per raggiungere la
località di Pella usufruendo del battello ma,
considerando che in questo periodo la navigazione è
sospesa, raggiungiamo Pella in auto e qui ci riuniamo
con gli amici provenienti da Villadossola. Lasciate le
auto nel parcheggio del cimitero S. Rocco di Pella,
costeggiamo il muro di cinta e sulla sinistra ci
troviamo
il vecchio ponte del fiume Pellino,
che superiamo per andare a visitare la chiesa
parrocchiale dedicata a di Sant’Albino Vescovo, sul cui
architrave in granito collocato sopra la porta di
ingresso vi è inciso
l’anno di costruzione, 1591.
Visitata la parrocchiale, riattraversiamo il ponte a
schiena d’asino realizzato nel 1578 che in passato
serviva da collegamento con il vicino cimitero di San
Rocco e
iniziamo a risalire la larga e ben tenuta mulattiera
contrassegnata dal segnavie ( T0 ) che in breve conduce
a
Monte San Giulio
m. 434. Allontanandoci dal lago il panorama si apre
offrendoci scorci molto spettacolari, oggi purtroppo a
causa di una densa foschia il panorama ce lo dobbiamo
solo immaginare, proseguiamo lungo la mulattiera che
risalendo uno splendido bosco in cui ancora resistono
monumentali castagni,
ci porta a raggiungere il
borgo di Egro
m. 577. Attraversiamo il ben ordinato piccolo borgo e,
seguendo le indicazioni, attraversiamo una
zona invasa dalle felci
e abbassandoci di quota raggiungiamo il punto su cui
sorge la
malandata ed insicura “ Croce di Egro ‟.
Il luogo dove è stata eretta rappresenta senza dubbio il
più spettacolare punto panoramico da cui si gode di un
eccezionale colpo d’occhio su tutto il lago, purtroppo
oggi una densa coltre di nebbia ci nega questo
spettacolo ma ci dà un buon motivo per ritornare in
futuro. Ammirato ed immaginato il panorama,
scattata la foto di gruppo,
ritorniamo sui nostri passi per incamminarci poi lungo
la trattorabile che, scorrendo fra
alte e splendide recinzioni in pietra,
giunge fino al cimitero e
all’Oratorio
di San Francesco d’Assisi da cui prende avvio la bella
mulattiera che sale a Grassona m. 561. Attraversato
l’abitato e superata la chiesa, percorriamo un breve
tratto su asfalto prima di immetterci sulla mulattiera
che ci conduce alla Colma di Grassona m. 553.
Continuiamo a seguire il
sentiero che rientra nel bosco
arriviamo a Ronco Superiore da cui percorrendo un’altra
mulattiera scendiamo velocemente a
Ronco Inferiore.
Da qui, ritorniamo sulla panoramica strada asfaltata che
seguiamo per circa 2 Km. e facciamo ritorno a Pella da
dove eravamo partiti. Questo ultimo tratto risulta il
più monotono di tutta la bella escursione in quanto si
sviluppa completamente su strada asfaltata. Nel
complesso,percorso interessante per i numerosi tratti di
mulattiera ben conservata che in origine collegava i
vari abitati, anche se privati dei bellissimi scorci
panoramici sul lago, bella gita che ci siamo ripromessi
di rifare in condizioni meteo più favorevoli.
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