Come arrivare:
Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce,
proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino
all’uscita per Domodossola. Usciti dalla Statale, si
svolta a destra, si continua per Domodossola, per poi
seguire sulla provinciale 68 della valle Bognanco.
Raggiunta la località termale si prosegue, risalendo
diversi tornanti, per Graniga/ S. Bernardo fino a
raggiungere il parcheggiando nei pressi della chiesetta.
Con
gli amici del “ Gruppo Escursionisti Valgrande ”
effettuiamo l’escursione in Val Bognanco.
Giunti a S. Bernardo parcheggiamo l’auto sul piazzale. Ci
incamminiamo lungo il sentiero, identificato dal
segnavia (D8) che,
inoltrandosi nel bosco ci porta
a raggiungere il
ponte sul Rio Rasiga
,che
superiamo per iniziare a salire lungo la strada
gippabile che ci permette di arrivare nei pressi dell’Alpe
Arza dove, al
cospetto della Cima Verosso sorge il
Rifugio Al Dosso. Continuiamo a seguire
la pista e,
tralasciando le indicazioni per l’Alpe Paioni e per il Lago di Agro,
raggiungiamo la deviazione per il Passo Monscera in uno
spettacolare ambiente alpino. si sviluppa fra uno scenografico
bosco di larici ,
sullo sfondo appare l’inconfondibile parete inclinata
del
Pizzo Pioltone, che sovrasta l’ampia
sella del Passo di Monscera m. 2105,
deturpato dalla presenza dell’invadente elettrodotto con
il quale importiamo l’elettricità dalla Svizzera. Per
secoli il Passo di Monscera è stato un'antica via di
comunicazione e di commercio tra la Val d'Ossola e il
Canton Vallese e venne anche utilizzato come via di
transito delle truppe vallesane che scendevano per
conquistare le terre d’Ossola e, nel 1275 da Papa
Gregorio X di ritorno dal concilio di Lione. Passando
alti sul
piccolo lago del passo,
raggiungiamo la sommità dove: una
palina e un enorme
traliccio delimitano il valico che mette in
comunicazione l’Ossola con il Vallese. La spettacolare
giornata ci permette di osservare in tutta la sua
grandiosità il famoso
“ trittico del Sempione ″
e di scattare un considerevole numero di foto. Una
gelida aria, spira sempre sul passo,
riprendiamo il cammino e
si entra quindi nella Zwischbergental e
con
ripido sentiero si scende all’Alpe
Pussetta (1772mt), poi su
strada sterrata si giunge al bell’alpeggio di
Waira (1853mt). Qui si prende a
sinistra il sentiero che sale in
diagonale costeggiando prima il grazioso
laghetto Wairasee (1853mt) e poi i laghi
Tschawinersee inferiore (2174mt) e
Tschawinersee superiore (2208mt) dove
facciamo la pausa . Dopo la pausa pranzo si
riprende il cammino e, con un
lungo traverso, si raggiunge il passo di Gattascosa
(2158mt) e di seguito il
sottostante rifugio (1993mt).Oggi
al rifugio c'è
parecchia gente ,e dopo aver ammirato il panorama,
ci
incamminiamo in direzione del Lago
di Ragozza tra
larici rododendri e mirtilli. La discesa avviene sul
pendio lungo la ben marcata traccia che ci conduce a
fiancheggiare il Lago di Ragozza , continuando a
seguire il sentiero, percorriamo i ripidi
costoni del
secolare lariceto fino ad uscire dal bosco e raggiungere
la stupenda piana di Ridorosso m.
1831, nota come la
Torbiera di Gattascosa. Rientrati nel bosco, si discende ancora
per un tratto fra gli
enormi larici fino a sbucare sulla strada consortile
che si segue in discesa fino a raggiungere la radura su
cui sorge il Rifugio S. Bernardo .
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