Valle Antigorio

                  Anello di Viceno

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:7-Maggio-2015                                                    

 Partenza da: Viceno m. 895
 Dislivello totale: m. 350
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 2,30

Come arrivare:  Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Crodo-Val Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza; dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato l’abitato di Cravegna si oltrepassa il ponte sul Rio Alfenza e dopo 500 mt. si raggiunge il grazioso borgo di Viceno dove si parcheggia nei pressi dell’Hotel Edelweiss.

 

Lasciata l’auto e contemplata l’imponente sagoma del Cistella che ci sovrasta con la sua mole, dirigiamo verso l’Oratorio di San Rocco da cui raggiungiamo il centro dell’antico borgo che conserva la Casa Museo della Montagna, aperta nei mesi di luglio, agosto e settembre e da noi già visitata in una precedente occasione grazie alla disponibilità del sig. Marra, appassionato cultore dei luoghi di cui ne riporta molteplici notizie nel suo sito (www.mozzio.it). Il museo è nato negli anni ’70 per volontà di alcuni appassionati abitanti del luogo che lo hanno voluto realizzare al fine di conservare la memoria del modo di vivere semplice e rigoroso dei loro antenati con lo scopo di tramandare il ricordo dei modi di vita passati. La Casa Museo riproduce una tipica abitazione del secolo scorso articolata in tre ambienti disposti su tre piani collegati tra loro da una scala in pietra: cucina, camera e cantina, arredati con tutti gli oggetti della tradizione che ben documentano gli usi e i costumi di un tempo passato, offrendo al visitatore un'interessante occasione per immergersi nella cultura locale. Nella cucina si trovano gli essenziali arredi, il camino e le stoviglie in legno, la stufa e il fornetto in pietra, che all’epoca erano le uniche fonti di riscaldamento della casa nei freddissimi inverni alpini, nella camera da letto la tipica “tela da ca’” e la culla per il neonato. Sono inoltre esposti i costumi tradizionali degli uomini, delle donne e dei bambini, gli attrezzi utilizzati per coltivare la terra, per la lavorazione del latte e per la caccia e, nella stanza del telaio, gli strumenti per la lavorazione delle fibre tessili mentre in cantina sono conservate vecchie attrezzature per vinificare. Lasciamo Viceno e ci incamminiamo lungo la strada asfaltata che sale in direzione di Foppiano, guardando alle nostre spalle si  gode di una bella panoramica su gran parte della Valle Antigorio. Al primo tornante della strada, dove sorge la bella costruzione di “ Ul Pigera ″ si devia a sinistra incamminandoci lungo lo sterrato e seguendo i segnavia che indicano il percorso VFV ( Viceno, Foppiano, Viceno), superiamo una cappelletta e saliamo in direzione di Cheggio. Su di una lastra di sasso, una chiara indicazione ci indica la direzione da seguire per raggiungere Foppiano, pieghiamo a destra e superato il caseggiato di Giavinotto m. 1060, dopo una breve salita arriviamo a  Flecchio m. 1115. Ci aggiriamo fra le “ baite ??? ″, sapientemente ristrutturate,  dello stupendo borgo che ammiriamo e fotografiamo in tutti i suoi magnifici aspetti. Dopo aver ammirato il panorama, ci inseriamo in un bellissimo bosco misto di faggi ed abeti rossi e perveniamo al bel pianoro su cui sono disseminate le baite di Foppiano m. 1217. Raggiungiamo il poggio sopraelevato su cui sorge la graziosa chiesetta di San Bernardo e la vicina area attrezzata per il pic-nic, qui ci sistemiamo per consumare il nostro spuntino. Al termine della sosta, riprendiamo il cammino seguendo le indicazioni del sentiero che sale in direzione del Cistella, e dopo poche decine di metri, chiare indicazioni sui sassi, indirizzano sul percorso ben segnalato che discende a Viceno. Prima di lasciare lo splendido comprensorio di Foppiano, scattiamo la consueta foto di gruppo per poi proseguire nella discesa e raggiungere le baite di Rovallo di Sotto dove incontriamo un cortese signore che in compagnia dei suoi due bellissimi chow chow, sta effettuando i lavori di pulizia e manutenzione. Continuiamo a seguire il sentiero che, sempre ben segnato, entra in un ombreggiato bosco di resinose e, superata una grezza cappelletta, ci riporta a Viceno dove visitiamo il bel lavatoio ancora utilizzato e dopo esserci aggirati fra le strette viuzze del ben curato paese, ritorniamo alle auto dove chiudiamo così questo bellissimo anello che ci ha portato a visitare alpeggi molto panoramici ed ancora ottimamente conservati.

 

N.B. Il tempo di percorrenza è puramente indicativo in quanto, essendo un percorso “ contemplativo ″ va effettuato senza tenere in grande considerazione l’orologio.