Val Sesia

Sacro Monte di Varallo m.600

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:24-Marzo-2015                                                    

 Partenza da: Varallo Sesia m. 450
 Dislivello totale: m.150
 Difficoltà: T
 Effettivo cammino h: 3,00

Come arrivare: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme, quindi SS299 per Varallo – Alagna. Giunti a Varallo seguire per Funivia Varallo-Sacro Monte
 

Le previsioni meteo non prevedono un gran bel tempo per la settimana, per cui sarà molto improbabile poter fare un’escursione infrasettimanale e di conseguenza decidiamo di recarci a Campertogno per andare a trovare un amico, così approfittiamo di una giornata che si presenta meno peggio delle altre decidiamo di partire. Dato che ci dobbiamo recare in Valsesia, e per non presentarci dall’amico ad un orario inconsueto, pensiamo di sfruttare l’occasione per visitare il Sacro Monte di Varallo che sempre vediamo stagliarsi contro il cielo quando transitiamo sulla SP 299 diretti in alta valle. Il complesso monumentale, posto su uno sperone di roccia sopra l’abitato di Varallo (600 m s.l.m.), è il più antico e  più importante Sacro Monte dell’arco alpino e le sue caratteristiche sono ampiamente documentate dalle varie relazioni che si possono consultare sul web. Tralasciamo quindi la descrizione relativa all’area del Sacro Monte e ci limitiamo a dare qualche informazione su come noi l’abbiamo raggiunta demandando alle immagini fotografiche l’illustrazione del luogo. Dato che il tempo a nostra disposizione non è molto decidiamo di salire utilizzando la funicolare che in due minuti di orologio ci deposita alla sommità dello sperone roccioso. Seguendo i vari cartelli indicatori, ci dirigiamo verso l’ingresso del complesso da cui diamo inizio alla nostra visita che effettuiamo seguendo rigorosamente la numerazione delle cappelle. Varcato l’ingresso incontriamo subito la prima delle 45 cappelle, tutte riccamente affrescate e popolate  da oltre ottocento statue di terracotta policroma a grandezza naturale, che si incontrano lungo il percorso che termina con la visita alla basilica. Come anticipato, lasciamo parlare le immagini che si possono vedere in gran numero nel foto album. Terminata l’interessantissima visita all’ordinato complesso ci indirizziamo verso l’uscita da cui, piegando a sinistra ci incamminiamo lungo il sentiero di Padre Gallino e percorriamo il bellissimo tratto scalinato che in circa dieci minuti ci conduce nei pressi della chiesa di Santa Maria delle Grazie, monumento nazionale, che visitiamo. Restiamo stupiti dalla bellezza del suo interno che presenta la tipica suddivisione delle chiese conventuali francescane, con uno spazio riservato ai fedeli e uno per i religiosi, separati da una parete di mezzo, con tre archi ogivali; su questa parete Gaudenzio Ferrari dipinse nel 1513 una delle sue opere di maggior valore artistico, i 21 riquadri con scene della passione di Cristo. Dopo aver a lungo rimirato questa composizione di rara bellezza artistica, ritorniamo alle auto e partiamo in direzione di Campertogno dove, per non smentire il famoso detto : “ tutti i salmi finiscono in gloria ” intendiamo consumare il pranzo presso il Ristorante del Teatro. La giornata plumbea invoglia a ritirarsi in un ambiente caldo e confortevole, giunti al ristorante, veniamo accolti dalla gentile signora Maura che, con la sua abituale cordialità e cortesia, ci fa accomodare al tavolo e subito ci riempie di attenzioni. Presentato il menù, ci vengono serviti degli ottimi ravioli ricotta e spinaci come primo piatto che anticipa un gustosissimo cinghiale con castagne per poi passare all’ottimo formaggio, di produzione propria, per finire con un corroborante caffè. Terminato di pranzare, passiamo al motivo per cui siamo tornati a Campertogno: consegnare a Sergio il modellino che riproduce fedelmente la baita dell’Alpe Cuna in cui Sergio trascorre uno dei suoi periodi di inalpamento e dove noi siamo stati più volte suoi ospiti. Claudio, che ha realizzato il manufatto, provvede ad effettuare la consegna che per la sua originalità,  sorprende l’amico che dimostra tutto il suo gradimento. Terminata la “ cerimonia ”, salutiamo e ringraziamo Sergio e la sig.ra Maura e soddisfatti della giornata trascorsa in compagnia, intraprendiamo la via del ritorno. Anche oggi, nonostante la giornata non sia stata delle migliori, abbiamo trovato il modo di trascorrere una piacevole giornata, che ci ha riportato ad incontrare persone speciali.