Come arrivare:
Percorrere la A 26, fino al casello di
Romagnano /Ghemme, quindi SS299 per Varallo – Alagna.
Giunti a Varallo seguire per Funivia Varallo-Sacro
Monte. Dopo meno di 500 m. si raggiunge l’ampio piazzale
Madre Guaini dove si parcheggia comodamente.
Riordinando
la documentazione relativa alla nostra recente visita al
Sacro Monte di Varallo, ci siamo ricordati di aver
notato i cartelli del
Sentiero di Padre Gallino
( SPG ) che indicavano la direzione da seguire per
raggiungere il Monte Tre Croci, dato che il mio socio
Claudio è solito dire che: “ il ferro va battuto fin che
è caldo ” e che bisogna insistere finché quel qualcosa a
cui ci si riferisce è ancora fresco nella memoria, non
lasciamo che il ferro si raffreddi e decidiamo di
effettuare questo, per noi, nuovo percorso.
Per
compiere questa escursione prendiamo a riferimento la
precisa descrizione dell’itinerario che abbiamo ricavato
dalla pubblicazione “
i più bei sentieri
della Valsesia
”, una valida guida escursionistica, scritta da Corrado
Martiner Testa al fine di
offrire agli amanti della montagna nuovi
spunti, accompagnandoli sui sentieri, fornendo la
descrizione accurata di molti itinerari meritevoli di
essere percorsi e conosciuti.
Traendo spunto da questa pubblicazione, effettuiamo
l’itinerario contrassegnato come N° 3.12 che, prevede di
effettuare un bel giro ad anello con partenza e ritorno
a Varallo. Per riconoscere all’autore quanto si è
guadagnato sul campo, e per non appropriarsi del lavoro
altrui, riteniamo giusto oltre che doveroso, “ dare a
Corrado quel che è di Corrado ″, riportando la
descrizione del percorso così come in essa descritto,
aggiungendo di nostro solo alcune fotografie per
illustrare l’escursione:
‹‹ Si sale nei pressi della
partenza della funivia per il Sacro Monte ponendo piede
sulla strada acciottolata proveniente da piazza
Gaudenzio Ferrari. Lasciata in basso la chiesa della
Madonna delle Grazie si svolta a sinistra (numerosi
cartelli segnaletici) giungendo in breve all'inìzio
dell'ampia pedonale per il
Sacro Monte. Dopo poche
decine di metri si lascia a destra una via più ripida e
si prosegue di fronte risalendo la larga scalinata.
Superata una prima cappella, si lascia a sinistra un
sentiero per la chiesetta di San Pantaleone e si
effettua un primo tornante. Poco dopo, in corrispondenza
di un'alta
croce lignea,
giunge la scorciatoia ignorata in precedenza. Dopo una
seconda cappella in muratura e un'altra ricavata
all'interno di una roccia si continua sull'acciottolato,
ammirando dall'alto una parte dell'abitato di Varallo.
Si effettua un secondo tornante all'esterno del quale si
trova l'ennesima cappella e dopo una cinquantina di
metri si giunge a uno
slargo in cima alla salita.
Si ignora la via selciata che scende in breve
all'albergo Sacro Monte e ai parcheggi superiori, si
lascia a destra un ingresso laterale del complesso
religioso e si imbocca
la
mulattiera che prosegue
verso monte a lato di una cappella. Superata un'area
picnic si raggiunge un bivio in prossimità di alcune
abitazioni. Si abbandona la via che prosegue dritta
verso la chiesa del Cucco e si sale a sinistra lungo la
mulattiera che con ampi tornanti raggiunge la
carrozzabile asfaltata per Gerbidi e Verzimo nei pressi
della
località Case Sparse.
Attraversata la strada un
evidente cartello di legno
Indica il proseguimento per il Monte Tre Croci. Ignorata
una diramazione a sinistra verso il centro del piccolo
nucleo abitato, la via continua a tornanti passando a
monte di alcuni edifici. Dopo un bello
scorcio sul sottostante Sacro
Monte si raggiunge una casa
isolata dove perviene da monte una stradina. Su questa
si raggiunge di nuovo la carrozzabile in corrispondenza
di un tornante. Dopo una cinquantina di metri
sull'asfalto si tocca la
cappella del Bun Port,
posta sulla dorsale boscosa discendente dal Monte Tre
Croci. Appena oltre alcuni segnavia (617-Monte Tre
Croci-Sentiero Padre Gallino) ci invitano a seguire un
sentiero che risale il bosco a monte della cappella. Un
breve traverso a destra e alcuni tornanti conducono al
punto panoramico di Sasei.
Un primo pannello illustra la visuale verso sudovest in
direzione del Sacro Monte e della città di Varallo. Poco
più in alto il
panorama si
apre verso nord e un altro
pannello indica le varie vette e i paesi che si
scorgono. Ammirato il panorama, si discendono pochi
metri a destra guadagnando una boscosa selletta con area
attrezzata. Si prosegue lungo l'ampia dorsale boscosa e
senza possibilità di errore si raggiunge il
Monte Tre Croci,
da cui grazie a un'accurata opera di pulizia e parziale
disboscamento si può godere di un buon panorama verso
valle e su una discreta porzione di vette valsesiane
(919 m, 1.20 ore). Sulla croce centrale sono posti il
contenitore del libro di vetta e una targa a ricordo del
ricollocamento nel 1995. Sul
basamento di cemento
una scritta recita «1935 19°
centenario redentione aere populari». Alle spalle delle
croci sono stati recentemente posizionati un pannello
illustrativo e un tavolo con panche. Si prosegue lungo
il Sentiero Padre Gallino che scende lungo la dorsale in
direzione nord, meno ripido di quello di salita.
Oltrepassato un traliccio dell'alta tensione si passa a
lato di una
zona franosa
e si raggiunge la boscosa selletta posta tra
l'elevazione da cui proveniamo e la vicina Cima della
Bonda. Si scende a sinistra, si oltrepassa un boschetto
di conifere e si raggiunge una
vecchia costruzione.
Si attraversa in diagonale una spettacolare faggeta,
poi, prima di entrare tra altre conifere, si volta a
destra, si contorna una proprietà recintata e si scende
a incrociare la carrozzabile per Verzimo poco oltre la
chiesetta di Gerbidi
(796 m; da qui, volendo accorciare il giro, si può
seguire a sinistra la strada rientrando sul percorso di
salita alla cappella del Bun Port). Si prende a destra
la carrozzabile che, all'inizio in lieve discesa
transita accanto ad alcune case e cascine isolate e
raggiunge uno slargo-parcheggio a monte del
piccolo cimitero di Verzimo.
La strada, più stretta e con traffico regolamentato,
prosegue in piano e dopo poche centinaia di metri giunge
a
Verzimo,
frazione di Varallo con vecchie case ora in parte
ristrutturate e la bella
chiesa di Sant'Anna (736
m). Prima di quest'ultima un segnavia indica il
proseguimento del sentiero di rientro. Si scende a
sinistra a lato di un piccolo corso d'acqua, poi si
devia verso destra fino a incontrare un cancelletto di
ferro. Oltrepassato il cancello, si scende a tornanti
giungendo a monte del grande
pascolo con cascine di Caprello.
Lo si contorna a destra fino a innestarsi sulla stradina
che qui giunge dalla località le Folle. Si scende con
ampi e comodi tornanti lungo la gippabile all'interno di
un fresco bosco di faggi. Giunti quasi sul fondovalle,
si incrocia un'altra strada che si segue a sinistra. Si
apre il cancello che ne delimita l'accesso (si
raccomanda di richiuderlo) e si giunge a un complesso
abitativo. Lasciato a destra
il ponte
che porta sulla provinciale per la Val Mastallone, si
segue una stradina asfaltata che continua in piano sulla
sinistra del torrente. Transitando a monte e a valle
delle diverse costruzioni della
località Bullio
la si percorre fino al termine, dove si tramuta in
mulattiera. In leggera salita si giunge a una
cappelletta
da dove, lasciato a destra un sentiero pianeggiante, si
sale alla vicina
chiesa di
San Pantaleone, ormai in
parte diroccata e pericolante (530 m). Si lascia a
sinistra il sentiero che riporta sulla pedonale per il
Sacro Monte e si scende a destra sull'ampia via che dopo
aver superato l'oratorio
della Madonna della Neve
riporta sulla strada carrozzabile a circa 300 m di
distanza dal parcheggio. Si svolta a sinistra e si
ritorna all'auto chiudendo l'anello (1.40 ore dal Monte
Tre Croci, 3 ore dalla partenza).››
Verificata sul campo, anzi sul sentiero,
la precisione e l’accurata descrizione del percorso ci
fa piacere segnalare le altre opere dello stesso autore:
la collana
“Itinerari escursionistici nel Biellese”
divisa in quattro volumi edita dalla casa editrice Leone
e Griffa, e la guida
“Passeggiate sulle montagne del Biellese”
che unitamente all’analogo volume sulla Valsesia sono
stati curati in collaborazione con la casa editrice “Blu
Edizioni”.
N.B. Come
unica variante a quanto relazionato, noi dalle cascine
di Caprello, abbiamo continuato a scendere nel bosco per
sbucare sulla gippabile poco più a monte del punto
indicato nella descrizione per poi ricongiungerci con
l’itinerario descritto. Per concludere la bella
giornata, non potevamo non tornare a visitare la chiesa
della Madonna delle Grazie per ammirare nuovamente
la straordinaria parete Gudenziana.
Per concludere, ci è gradita
l’occasione per porgere a tutti i nostri migliori auguri
di Buona Pasqua!
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