Come arrivare:
Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi
si prosegue lungo la SS 33 del Sempione sino a Varzo, si
imbocca la Provinciale per San Domenico, direzione
Ciamporino, Alpe Veglia, per poi girare a sinistra al
bivio per Trasquera. Si continua poi fino a raggiungere
il piazzale del Municipio dove si parcheggia l’auto.

Per la
nostra prima ciaspolata della stagione, al fine di
riprendere la gamba, vogliamo effettuare una tranquilla
escursione con un dislivello contenuto, in una località
fuori dai normali percorsi conosciuti e strafrequentati,
e che permetta di partire da casa ad un orario da “
ufficio ”. Cercando fra la nostra documentazione,
l’attenzione è stata attratta dal tracciato per ciaspole
conosciuto con il nome di : “ giro del prato del bosco ”
che si sviluppa nei bellissimi boschi di larici ed abeti
della località La Sotta-Fraccia a Trasquera. Anche se
l'attività sportiva tradizionale di Trasquera è lo sci
di fondo, che viene praticato
sull’esistente anello
della lunghezza di 5 km regolarmente omologato FISI che
si sviluppa nei pressi del centro polifunzionale, in
zona viene segnalato un tracciato per ciaspole che
permette di compiere un facile e poco impegnativo giro
ad anello. Raggiunta Trasquera e parcheggiata l’auto nel
comodo parcheggio del Municipio, ci incamminiamo lungo
la
mulattiera
seguendo le indicazioni per Agro Fuori. La neve al suolo
è abbondante e compatta ed il sentiero si presenta
completamente ciaspolabile per cui calziamo i nostri
moderni mezzi di trasporto, un tempo in alternativa agli
sci, per spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca
veniva utilizzato un tipo rudimentale di racchette da
neve chiamate “
scircc
” che, aumentando la superficie calpestata, favoriva il
“ galleggiamento ” rendendo più facile e meno faticoso
spostarsi da un luogo all’altro. In breve perveniamo ad
un bivio ben segnalato da cui proseguiamo seguendo il
segnavie contrassegnato dal N° F 38.
Addentrandoci nella stupenda pineta di Fraccia giungiamo
ad un
secondo bivio
con
indicazioni per Sotta/ Fraccia, tralasciamo di salire a
Sotta lungo il percorso che faremo al ritorno, e
procediamo per Fraccia. All’uscita dal bosco entriamo
nello
stupendo anfiteatro dell’Alpe Fraccia
m. 1300 che si presenta con le sue numerose baite che
sembrano sollevarsi dalla neve. Raggiungiamo l’omonimo
agriturismo
e ci immettiamo sulla pista ben battuta che,
inoltrandosi in un meraviglioso bosco di larici e abeti,
in leggera salita ci conduce a
Prà del Bosco
m 1413. Dopo esserci gustati la bella veduta che si apre
dalle baite dell’alpeggio, seguendo la
pista sempre ben evidente
e confortati da una
chiara indicazione,
proseguiamo discendendo in mezzo al bosco fino a che,
raggiunta quota 1330 la traccia scompare e non troviamo
altri segnali che ci possano indicare la strada da
percorrere. Per non complicare la vita, nostra e magari
quella altrui, decidiamo di ritornare sui nostri passi e
risalendo faticosamente il sentiero fin qui seguito
ritorniamo a Prà del Bosco e successivamente a Fraccia
da cui raggiungiamo la località Sotta m. 1235 dove ci
rechiamo a visitare il
centro polifunzionale.
Veniamo accolti dalla simpaticissima
Marika
che, molto cortesemente ci invita ad entrare, vista la
giornata molto soleggiata, ci sistemiamo sulla
bellissima
terrazza esterna
e,
anche per questa volta ci accomodiamo con le
gambe sotto al tavolo.
Mentre Marika e Giacinto, proseguono nella preparazione
delle sale in previsione degli impegni di fine
settimana, noi consumiamo il nostro pranzo che
terminiamo con un graditissimo caffè gentilmente
offertoci. Facciamo conoscenza anche con
il sindaco di Trasquera
al quale chiediamo notizie del cervo e se è possibile
recarsi a visitare il fienile presso cui ha trovato
riparo. Prima di ripartire Marika ci fa visitare la
struttura che,
si presenta rimodernata
e completamente messa a nuovo con
ampi e comodi locali
molto illuminati e sale convegni che possono essere
utilizzate per vari usi. Salutiamo i nuovi ed entusiasti
gestori e: vista la passione con cui si dedicano alla
nuova avventura, la bellissima pineta in cui è collocata
la struttura, la comodità per raggiungerla e le
innumerevoli possibilità di camminare immersi nella
natura visitando alpeggi che ricordano la vita contadina
auguriamo loro di raggiungere il più grande successo e
ci incamminiamo verso Trasquera. Scendiamo lungo il
sentiero tralasciato al mattino ed in breve siamo di
nuovo in paese che in questi giorni è salito agli onori
della cronaca grazie al ritorno del
cervo Gustavo
che ha deciso di trascorrere un altro inverno nel
fienile di Romeo.
Scendiamo anche noi alla cascina dove incontriamo il
simpatico Romeo,
già incontrato più volte durante le nostre camminate
estive. Romeo si è preso amorevolmente cura
dell’imponente animale che, consapevole della sua
notorietà,
posa a favore dei fotografi
purché questi si presentino con succulenti mele od
ortaggi di varia natura. Scattate le foto ricordo, ci
congediamo da Romeo che, contento e soddisfatto del gran
numero di visitatori che passano dalla sua baita, ci
saluta e ci dà appuntamento alla prossima estate sugli
alpeggi alti.
Una tipica gita di pieno inverno, quando
si può partire tardi per chi, in tranquillità, desidera
muoversi un po’ fuori dai soliti itinerari in una zona
ancora poco conosciuta: consigliata una sosta
ristoratrice presso La Locanda della Pineta da Marika
che riempirà il visitatore di attenzioni.
Alla Sotta si può salire direttamente in
auto percorrendo la strada che, oltrepassato il
Municipio, prosegue poi fino al bivio dove a destra si
trovano le indicazioni per la località La Sotta/Fraccia
Link:
http://www.lalocandadellapineta.com/
Per il
servizio TV su Gustavo vedi:
http://www.vcoazzurratv.it/notizie1/ultime-notizie-di/attualita/31274-l-inverno-da-romeo-un-soggiorno-a-5-stelle.html
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