Val Divedro

Anello di Prà del bosco

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:28-Gennaio-2015                                                    

 Partenza da: Trasquera m. 1033
 Dislivello totale: m.481
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivare: Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si prosegue lungo la SS 33 del Sempione sino a Varzo, si imbocca la Provinciale per San Domenico, direzione Ciamporino, Alpe Veglia, per poi girare a sinistra al bivio per Trasquera. Si continua poi fino a raggiungere il piazzale del Municipio dove si parcheggia l’auto.

Per la nostra prima ciaspolata della stagione, al fine di riprendere la gamba, vogliamo effettuare una tranquilla escursione con un dislivello contenuto, in una località fuori dai normali percorsi conosciuti e strafrequentati, e che permetta di partire da casa ad un orario da “ ufficio ”. Cercando fra la nostra documentazione, l’attenzione è stata attratta dal tracciato per ciaspole conosciuto con il nome di : “ giro del prato del bosco ” che si sviluppa nei bellissimi boschi di larici ed abeti della località La Sotta-Fraccia a Trasquera. Anche se l'attività sportiva tradizionale di Trasquera è lo sci di fondo, che viene praticato sull’esistente anello della lunghezza di 5 km regolarmente omologato FISI che si sviluppa nei pressi del centro polifunzionale, in zona viene segnalato un tracciato per ciaspole che permette di compiere un facile e poco impegnativo giro ad anello. Raggiunta Trasquera e parcheggiata l’auto nel comodo parcheggio del Municipio, ci incamminiamo lungo la mulattiera seguendo le indicazioni per Agro Fuori. La neve al suolo è abbondante e compatta ed il sentiero si presenta completamente ciaspolabile per cui calziamo i nostri moderni mezzi di trasporto, un tempo in alternativa agli sci, per spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca veniva utilizzato un tipo rudimentale di racchette da neve chiamate “ scircc ” che, aumentando la superficie calpestata, favoriva il “ galleggiamento ” rendendo più facile e meno faticoso spostarsi da un luogo all’altro. In breve perveniamo ad un bivio ben segnalato da cui proseguiamo seguendo il segnavie contrassegnato dal N° F 38. Addentrandoci nella stupenda pineta di Fraccia giungiamo ad un secondo bivio con indicazioni per Sotta/ Fraccia, tralasciamo di salire a Sotta lungo il percorso che faremo al ritorno, e procediamo per Fraccia. All’uscita dal bosco entriamo nello stupendo anfiteatro dell’Alpe Fraccia m. 1300 che si presenta con le sue numerose baite che sembrano sollevarsi dalla neve. Raggiungiamo l’omonimo agriturismo e ci immettiamo sulla pista ben battuta che, inoltrandosi in un meraviglioso bosco di larici e abeti, in leggera salita ci conduce a Prà del Bosco m 1413. Dopo esserci gustati la bella veduta che si apre dalle baite dell’alpeggio, seguendo la pista sempre ben evidente e confortati da una chiara indicazione, proseguiamo discendendo in mezzo al bosco fino a che, raggiunta quota 1330 la traccia scompare e non troviamo altri segnali che ci possano indicare la strada da percorrere. Per non complicare la vita, nostra e magari quella altrui, decidiamo di ritornare sui nostri passi e risalendo faticosamente il sentiero fin qui seguito ritorniamo a Prà del Bosco e successivamente a Fraccia da cui raggiungiamo la località Sotta m. 1235 dove ci rechiamo a visitare il centro polifunzionale. Veniamo accolti dalla simpaticissima Marika che, molto cortesemente ci invita ad entrare, vista la giornata molto soleggiata, ci sistemiamo sulla bellissima terrazza esterna e, anche per questa volta ci accomodiamo con le gambe sotto al tavolo. Mentre Marika e Giacinto, proseguono nella preparazione delle sale in previsione degli impegni di fine settimana, noi consumiamo il nostro pranzo che terminiamo con un graditissimo caffè gentilmente offertoci. Facciamo conoscenza anche con il sindaco di Trasquera al quale chiediamo notizie del cervo e se è possibile recarsi a visitare il fienile presso cui ha trovato riparo. Prima di ripartire Marika ci fa visitare la struttura che, si presenta rimodernata e completamente messa a nuovo con ampi e comodi locali molto illuminati e sale convegni che possono essere utilizzate per vari usi. Salutiamo i nuovi ed entusiasti gestori e: vista la passione con cui si dedicano alla nuova avventura, la bellissima pineta in cui è collocata la struttura, la comodità per raggiungerla e le innumerevoli possibilità di camminare immersi nella natura visitando alpeggi che ricordano la vita contadina auguriamo loro di raggiungere il più grande successo e ci incamminiamo verso Trasquera. Scendiamo lungo il sentiero tralasciato al mattino ed in breve siamo di nuovo in paese che in questi giorni è salito agli onori della cronaca grazie al ritorno del cervo Gustavo che ha deciso di trascorrere un altro inverno nel fienile di Romeo. Scendiamo anche noi alla cascina dove incontriamo il simpatico Romeo, già incontrato più volte durante le nostre camminate estive. Romeo si è preso amorevolmente cura dell’imponente animale che, consapevole della sua notorietà, posa a favore dei fotografi purché questi si presentino con succulenti mele od ortaggi di varia natura. Scattate le foto ricordo, ci congediamo da Romeo che, contento e soddisfatto del gran numero di visitatori che passano dalla sua baita, ci saluta e ci dà appuntamento alla prossima estate sugli alpeggi alti.   

Una tipica gita di pieno inverno, quando si può partire tardi per chi, in tranquillità, desidera muoversi un po’ fuori dai soliti itinerari in una zona ancora poco conosciuta: consigliata una sosta ristoratrice presso La Locanda della Pineta da Marika che riempirà il visitatore di attenzioni.

Alla Sotta si può salire direttamente in auto percorrendo la strada che, oltrepassato il Municipio, prosegue poi fino al bivio dove a destra si trovano le indicazioni per la località La Sotta/Fraccia 

Link: http://www.lalocandadellapineta.com/ 

Per il servizio TV su Gustavo vedi:

http://www.vcoazzurratv.it/notizie1/ultime-notizie-di/attualita/31274-l-inverno-da-romeo-un-soggiorno-a-5-stelle.html