Come arrivare: Percorrere
la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi
SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la
statale, si piega a destra e si risale la strada
provinciale della Val Sermenza per circa 6Km , superato
Boccioleto e poco prima di Piaggiogna si scende a
sinistra lungo una stradina asfaltata che scende fino al
ponte di Palancato dove è possibile parcheggiare.
Lasciata
l’auto ci incamminiamo lungo la mulattiera che supera il
torrente Sermenza su di un bel
ponte
in pietra
a due archi di diversa dimensione. Oltre il ponte, un
simpatico tabellone
ci informa dell’esistenza di un trenino a cremagliera
che con un percorso fra i boschi, raggiunge l’alpeggio
di Solivo, che visiteremo strada facendo. Noi
seguendo le indicazioni del sentiero contrassegnato dal
segnavia N° 377,
prendiamo a destra , e iniziamo a salire lungo la larga
mulattiera, bella e regolarmente gradinata che
inoltrandosi in un bosco di faggi ci introduce a
Palancato m. 824 (h0,20). All’ingresso
dell’abitato ci accoglie l’Oratorio
di San Quirico
che con la sua facciata piacevolmente affrescata,
precede le
antiche costruzioni
tutte di pregevole fattura, molte delle quali presentano
sui muri perimetrali dipinti a carattere religioso.
Gironzolando per il borgo si ha l’impressione di
visitare un museo a cielo aperto che illustra come fosse
popolata la montagna fino agli anni sessanta. Terminata
la visita attraversiamo
la piazzetta con la
fontana,
usciamo dal paese e proseguiamo sulla mulattiera che
alzandosi di quota, entra di nuovo nel bosco e dopo aver
fiancheggiato per alcuni tratti il
binario e le
strutture di sostegno del trenino,
usciamo dal bosco e veniamo accolti da un
enorme striscione di
benvenuto,
siamo a Solivo m. 1050 (h 0,20;0,40). Subito si
ha la percezione di ritrovarsi in un’atmosfera quasi
mistica e di essere in un luogo in cui regna la pace e
la tranquillità. L’alpeggio su cui sorge la
baita della Madre
della Speranza,
è costituito da otto baite ed è dedicato a madre Aurelia
Rameletti, che ne ha fatto dono alla congregazione
novarese delle Sorelle della Carità di San Vincenzo de’
Paoli, «affinché diventasse luogo di accoglienza, e di
ospitalità». Qui facciamo conoscenza con
Michele,
che collabora con le suore durante il periodo di
apertura della struttura ricettiva, che molto
gentilmente ci fa visitare tutti
i locali
illustrandoci finalità e servizi offerti agli ospiti. E’
a Solivo che è posta la
stazione di arrivo
del trenino
“ Solivo Express ″: la pratica
cremagliera, inaugurata nel
2013 che partendo da Piaggiogna,
in meno
di mezz’ora, conduce all’oasi-rifugio lungo un
percorso
di 1300 metri molto suggestivo attraverso boschi, prati
pianeggianti, e pendenze oltre il 50%,
scandito dalle raffigurazioni della Via Crucis. La
cremagliera
è stata pensata per agevolare
soprattutto gli anziani e i disabili che finalmente
possono raggiungere questa
stupenda località godendo di paesaggi
mozzafiato, relax, ottima cucina e tanta,
tantissima allegria. Lasciamo Solivo e dirigiamo verso
il
Santuario della
Madonna del Sasso
(h0,20;1,00).
L'attuale santuario della Madonna del
Sasso, edificato nel 1907, è la ricostruzione di un
edificio distrutto da una valanga nel 1900. sorge su un
piccolo spiazzo, nelle vicinanze del precedente
edificio, ma in posizione più sicura. La storia
dell'antica struttura risale al XIII secolo ed è legata
ad una tradizione leggendaria: sulla parete di roccia
della montagna la Vergine sarebbe apparsa ad alcuni
pastori ed uno, muto, avrebbe riacquistato la parola. Una
devozione continua ed assidua ha caratterizzato il
santuario meta di pellegrini, di frequenti processioni e
celebrazioni liturgiche, tra le quali quella della
Natività della Vergine.
Dal
piazzale antistante, sostenuto da un alto muro, si gode
uno stupendo panorama sul fondovalle con in evidenza
Boccioleto e Rossa. Da questo punto in poi la mulattiera
sale più ripida ed in breve perveniamo nella splendida
radura su cui sorge
l’Alpe Selletto
1437 m. ( h 0,40;1,40 ), posto in posizione
dominante sull’alta Val Sermenza. Visitato il grazioso
alpeggio proseguiamo il nostro cammino e procediamo sul
sentiero che a volte si trasforma in un
lastricato ampio e
ben conservato,
al termine del quale raggiungiamo
l’Alpe Sas del Roc
1686 m. (h 0,50;2,30).Da questo punto inizia la
nostra discesa che ci porta prima a raggiungere l’Alpe
Oraccio di Sopra
e successivamente
Oraccio di Sotto
m 1576 (h0,15;2,50), dove troviamo i pastori
intenti ai lavori di manutenzione dell’alpe, caricato di
recente. Procediamo nella nostra discesa fino a
raggiungere l’Alpe Pian dei Ceri m 1472 (h 0,30;3,20)
dove decidiamo di sostare per consumare il nostro
meritato desinare. Terminato il rifornimento, ci
rimettiamo in cammino e proseguiamo la discesa lungo il
sentiero che entrando in una
stupenda ed
interminabile abetaia
arriva
al bivio di quota 1030 m ca., da dove si perviene al
casolare di Montà 919 m. per poi abbassarsi al torrente
Sermenza che attraversiamo, sul
ponte di legno,
risalendo sulla strada provinciale per Rimasco in
località Cunaccia di Fervento. Da questo punto,
percorriamo verso valle, circa 3 Km. di strada asfaltata
che ci riportano, attraversando il nucleo abitato con
indicazioni per Solivo, direttamente al ponte dove ci
attende l’auto.
Link:
http://www.sorelledellacarita.it/
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