Val Sesia

Anello di Sas dal Roc m.1686

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:18-Giugno-2015                                                    

 Partenza da: Ponte di Palancato m.712
 Dislivello totale: m.974
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza per circa 6Km , superato Boccioleto e poco prima di Piaggiogna si scende a sinistra lungo una stradina asfaltata che scende fino al ponte di Palancato dove è possibile parcheggiare.

Lasciata l’auto ci incamminiamo lungo la mulattiera che supera il torrente Sermenza su di un bel ponte in pietra a due archi di diversa dimensione. Oltre il ponte, un simpatico tabellone ci informa dell’esistenza di un trenino a cremagliera che con un percorso fra i boschi, raggiunge l’alpeggio di Solivo, che visiteremo strada facendo. Noi seguendo le indicazioni del sentiero contrassegnato dal segnavia N° 377, prendiamo a destra , e iniziamo a salire lungo la larga  mulattiera, bella e regolarmente gradinata che inoltrandosi in un bosco di faggi ci introduce a Palancato m. 824 (h0,20). All’ingresso dell’abitato ci accoglie l’Oratorio di San Quirico che con la sua facciata piacevolmente affrescata, precede le antiche costruzioni tutte di pregevole fattura, molte delle quali presentano sui muri perimetrali dipinti a carattere religioso. Gironzolando per il borgo si ha l’impressione di visitare un museo a cielo aperto che illustra come fosse popolata la montagna fino agli anni sessanta. Terminata la visita attraversiamo la piazzetta con la fontana, usciamo dal paese e proseguiamo sulla mulattiera che alzandosi di quota, entra di nuovo nel bosco e dopo aver fiancheggiato per alcuni tratti il binario e le strutture di sostegno del trenino, usciamo dal bosco e veniamo accolti da un enorme striscione di benvenuto, siamo a Solivo m. 1050 (h 0,20;0,40). Subito si ha la percezione di ritrovarsi in un’atmosfera quasi mistica e di essere in un luogo in cui regna la pace e la tranquillità. L’alpeggio su cui sorge la baita della Madre della Speranza, è costituito da otto baite ed è dedicato a madre Aurelia Rameletti, che ne ha fatto dono alla congregazione novarese delle Sorelle della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, «affinché diventasse luogo di accoglienza, e di ospitalità». Qui facciamo conoscenza con Michele, che collabora con le suore durante il periodo di apertura della struttura ricettiva, che molto gentilmente ci fa visitare tutti i locali illustrandoci finalità e servizi offerti agli ospiti. E’ a Solivo che è posta la stazione di arrivo del trenino “ Solivo Express ″: la pratica cremagliera, inaugurata nel 2013 che partendo da Piaggiogna, in meno di mezz’ora, conduce all’oasi-rifugio lungo un percorso di 1300 metri molto suggestivo attraverso boschi, prati pianeggianti, e pendenze oltre il 50%, scandito dalle raffigurazioni della Via Crucis. La cremagliera è stata pensata per agevolare soprattutto gli anziani e i disabili che finalmente possono raggiungere questa stupenda località godendo di paesaggi mozzafiato, relax, ottima cucina e tanta, tantissima allegria. Lasciamo Solivo e dirigiamo verso il Santuario della Madonna del Sasso (h0,20;1,00). L'attuale santuario della Madonna del Sasso, edificato nel 1907, è la ricostruzione di un edificio distrutto da una valanga nel 1900. sorge su un piccolo spiazzo, nelle vicinanze del precedente edificio, ma in posizione più sicura. La storia dell'antica struttura risale al XIII secolo ed è legata ad una tradizione leggendaria: sulla parete di roccia della montagna la Vergine sarebbe apparsa ad alcuni pastori ed uno, muto, avrebbe riacquistato la parola. Una devozione continua ed assidua ha caratterizzato il santuario meta di pellegrini, di frequenti processioni e celebrazioni liturgiche, tra le quali quella della Natività della Vergine. Dal piazzale antistante, sostenuto da un alto muro, si gode uno stupendo panorama sul fondovalle con in evidenza Boccioleto e Rossa. Da questo punto in poi la mulattiera sale più ripida ed in breve perveniamo nella splendida radura su cui sorge l’Alpe Selletto 1437 m. ( h 0,40;1,40 ), posto in posizione dominante sull’alta Val Sermenza. Visitato il grazioso alpeggio proseguiamo il nostro cammino e procediamo sul sentiero che a volte si trasforma in un lastricato ampio e ben conservato, al termine del quale raggiungiamo l’Alpe Sas del Roc 1686 m. (h 0,50;2,30).Da questo punto inizia la nostra discesa che ci porta prima a raggiungere l’Alpe Oraccio di Sopra e successivamente Oraccio di Sotto m 1576 (h0,15;2,50), dove troviamo i pastori intenti ai lavori di manutenzione dell’alpe, caricato di recente. Procediamo nella nostra discesa fino a raggiungere l’Alpe Pian dei Ceri m 1472 (h 0,30;3,20) dove decidiamo di sostare per consumare il nostro meritato desinare. Terminato il rifornimento, ci rimettiamo in cammino e proseguiamo la discesa lungo il sentiero che entrando in una stupenda ed interminabile abetaia arriva al bivio di quota 1030 m ca., da dove si perviene al casolare di Montà 919 m. per poi abbassarsi al torrente Sermenza che attraversiamo, sul ponte di legno, risalendo sulla strada provinciale per Rimasco in località Cunaccia di Fervento. Da questo punto, percorriamo verso valle, circa 3 Km. di strada asfaltata che ci riportano, attraversando il nucleo abitato con indicazioni per Solivo, direttamente al ponte dove ci attende l’auto. 

Link: http://www.sorelledellacarita.it/