Valle Cannobina

Alpe Pluni m.1461

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:31-Gennaio-2015                                                    

 Partenza da: Finero m. 879
 Dislivello totale: m. 582
 Difficoltà:E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, continuare sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera da dove si sale per la SS 337 della Valle Vigezzo fino al paese di Malesco. Seguendo la deviazione per Finero, si prosegue lungo la statale della Valle Cannobina sino a pervenire al paese dove si parcheggia negli appositi spazi sottostanti alla chiesa.

 

La neve, tanto desiderata da qualcuno, è arrivata e se non si vuole sospendere l’attività escursionistica è giocoforza calzare le ciaspole e recarsi in luoghi che non presentino pericoli di sorta. Per andare sul sicuro, ritorniamo all’Alpe Pluni già visitato lo scorso anno con un innevamento decisamente superiore all’attuale. Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa parrocchiale, scendiamo per un breve tratto la strada della Cannobina sino a raggiungere la Colonia di Somma Lombardo “ la Casa Montana del Sacro Cuore ″ da dove, sulla sinistra, prende avvio la bella mulattiera, che, innalzandosi alla periferia del villaggio, percorrere il versante sud della Costa della Colmine e, entrando nel vasto bosco di pino silvestre, risale la valle di Creves per raggiunge la panoramica sella, a cavallo tra la Val Vigezzo e la Val Cannobina, su cui si ergono le baite dell’Alpe Pluni m. 1461 (h2,30 ), indicato sulle carte come Alpe Polunia. Lungo il primo tratto di mulattiera non servono le ciaspole in quanto la neve si va già sciogliendo, ma proseguendo nel cammino, il terreno si presenta innevato ma non è indispensabile ricorrere a calzare le ciaspole. Guadagnando quota, prima di entrare nel bosco, la visuale spazia su Finero che, già illuminato dal sole si offre alla nostra vista con una suggestiva visione. Percorriamo la lunga dorsale boscosa e quando ne usciamo siamo oramai in vista delle baite dell’Alpe Polunia. L’alpeggio sorge in una posizione straordinaria da cui si gode di uno dei più bei panorami della Valle Cannobina; la vista, dominata dal Monte Gridone, spazia verso il vallone di Finero da una parte e verso la Valle Vigezzo e Centovalli dall’altra. Qui incontriamo Augusta ed Angelo che con l’amico Livio sono saliti all’alpe per passare qualche ora nella loro baita. Con la proverbiale cortesia che li contraddistingue, ci invitano a fermarci con loro e ci ospitano consentendoci di consumare il nostro pasto comodamente seduti ed al caldo, offrendoci ogni genere di conforto e colmandoci di attenzioni. Nonostante la bellissima compagnia, la giornata sta volgendo al termine per cui dobbiamo pensare di rientrare e dopo aver effettuato un giro all’esterno per immortalare lo spettacolo sempre molto affascinante in cui sono immerse le baite dell’alpeggio, salutiamo e ringraziamo Augusta ed Angelo per la cordialità con cui ci hanno accolto e ricalcando le orme di salita, facciamo ritorno al punto da cui eravamo partiti. La neve si va sciogliendo in superficie e la discesa risulta più difficoltosa di quanto potessimo pensare, in ogni caso con molta cautela e fra una chiacchiera e l’altra scendiamo di nuovo nel bosco fino a ritornare sulla strada nel punto in cui avevamo iniziato la nostra salita odierna, da qui in breve riguadagniamo il parcheggio in cui abbiamo lasciato l’auto. Prima di rientrare a casa, è obbligatoria una sosta presso la “ Ca du Preu ″ dove ci approvvigioniamo degli ottimi tipici prodotti locali di produzione propria: Con l’acquolina in bocca, torniamo soddisfatti verso casa al termine di un’altra giornata passata in compagnia ed in armonia con la stupenda natura di questi fantastici luoghi.