Come
arrivare:
Percorrere la A 26
sino a Gravellona Toce,
continuare sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di
Masera da dove si sale per la SS 337 della Valle Vigezzo
fino al paese di Malesco. Seguendo la deviazione per
Finero, si prosegue lungo la statale della Valle
Cannobina sino a pervenire al paese dove si parcheggia
negli appositi spazi sottostanti alla chiesa.
La
neve, tanto desiderata da qualcuno, è arrivata e se non
si vuole sospendere l’attività escursionistica è
giocoforza calzare le ciaspole e recarsi in luoghi che
non presentino pericoli di sorta. Per andare sul sicuro,
ritorniamo all’Alpe Pluni già visitato lo scorso anno con un
innevamento decisamente superiore all’attuale.
Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa
parrocchiale, scendiamo per un breve tratto la strada
della Cannobina sino a raggiungere la Colonia di Somma
Lombardo “ la Casa Montana del Sacro Cuore ″ da
dove,
sulla sinistra, prende avvio la bella
mulattiera, che,
innalzandosi alla periferia del villaggio, percorrere il
versante sud della Costa della Colmine e, entrando nel
vasto bosco di pino silvestre, risale la valle di Creves
per raggiunge la panoramica sella, a cavallo tra la Val
Vigezzo e la Val Cannobina, su cui si ergono le baite
dell’Alpe Pluni m. 1461 (h2,30 ), indicato sulle
carte come Alpe Polunia. Lungo il primo tratto di
mulattiera non servono le ciaspole in quanto la neve si
va già sciogliendo, ma proseguendo nel cammino, il
terreno si presenta
innevato
ma non è indispensabile
ricorrere a calzare le ciaspole. Guadagnando quota,
prima di entrare nel bosco, la visuale
spazia su Finero
che, già illuminato dal sole si offre alla nostra vista
con una suggestiva visione. Percorriamo la
lunga dorsale
boscosa e quando ne usciamo siamo oramai in vista delle
baite dell’Alpe Polunia. L’alpeggio sorge in una
posizione straordinaria da cui si gode di uno dei più
bei panorami della Valle Cannobina; la vista, dominata
dal Monte Gridone, spazia verso il vallone di Finero da
una parte e verso la Valle Vigezzo e Centovalli
dall’altra. Qui incontriamo Augusta ed Angelo che con
l’amico Livio sono saliti all’alpe per passare qualche
ora nella loro baita. Con la proverbiale cortesia che li
contraddistingue, ci invitano a fermarci con loro e ci
ospitano consentendoci di consumare il nostro pasto
comodamente seduti ed al caldo, offrendoci ogni genere
di conforto e colmandoci di attenzioni. Nonostante la
bellissima compagnia, la giornata sta volgendo al
termine per cui dobbiamo pensare di rientrare e dopo
aver effettuato un giro all’esterno per immortalare lo
spettacolo sempre molto affascinante in cui sono immerse
le baite dell’alpeggio, salutiamo e ringraziamo
Augusta
ed Angelo per la cordialità con cui ci hanno accolto e
ricalcando le orme di salita, facciamo ritorno al punto
da cui eravamo partiti. La neve si va sciogliendo in
superficie e la discesa risulta più difficoltosa di
quanto potessimo pensare, in ogni caso con molta cautela
e fra una chiacchiera e l’altra
scendiamo di nuovo nel
bosco fino a ritornare sulla strada nel punto in cui
avevamo iniziato la nostra salita odierna, da qui in
breve riguadagniamo il parcheggio in cui abbiamo
lasciato l’auto. Prima di rientrare a casa, è
obbligatoria una sosta presso la “ Ca du Preu ″ dove ci
approvvigioniamo degli ottimi tipici prodotti locali di
produzione propria: Con l’acquolina in bocca, torniamo
soddisfatti verso casa al termine di un’altra giornata
passata in compagnia ed in armonia con la stupenda
natura di questi fantastici luoghi.
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