Come arrivarci:
L’Alpe
Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la statale
del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per
Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per
Baceno/Val Formazza ,raggiunto Baceno si prende a
sinistra la strada comunale e si prosegue fino a
raggiungere il parcheggio di Devero € 5
Parcheggiata l’auto all’ingresso dell’alpe, raggiungiamo
la
località Ai Ponti da dove ci dirigiamo all’estremità
settentrionale della Piana, in direzione del rifugio
Castiglioni. Il sentiero prende
avvio dalle case di Canton, si inoltra tra le
aggraziate
case di legno e risale a zig-zag il pendio
raggiungendo la
bella prateria dell’Alpe Campello m. 1718
proseguendo, incontriamo l’itinerario che proviene da
Crampiolo. Superati diroccati baraccamenti, ci muoviamo
in direzione della presa d’acqua sul Torrente della
Rossa. Il sentiero continua in ripida salita sulla
sinistra idrografica del torrente e giunti al
termine del vallone, siamo al
Piano della Rossa m 2051. Incontriamo il bivio per
la “ via dei camosci ″ Dal piano, passiamo sotto
un enorme masso dove è stata ricavata una ordinata
balma, continuiamo sulla destra percorrendo il
ripido sentiero a tornanti che ci conduce in
prossimità di una erbosa conca che termina a
ridosso di una imponente bastionata di granito
rosso, apparentemente insuperabile. Una scaletta in
ferro, posata nel 1964, permette di
risalire agevolmente le sovrastanti roccette che si
superano in agilità. Oltrepassato il ripido tratto,
giungiamo all’ampia depressione del “
Passo degli Ometti ” m. 2392, contrassegnato da un
massiccio ometto di pietra, seguiamo
numerosi altri ometti di più modeste dimensioni che
ci indicano la via più breve per attraversare
l’immenso pianoro di placche...guarda caso rosse...
( che ci ricordano il paesaggio lunare ) e, fra
specchi d’acqua, in cui ancora sono presenti residui
nevai, insidiose pietre smosse, costeggiamo un minuscolo
laghetto per poi arrivare così al
Passo della Rossa o Geisspfadpass m. 2498 dove è
collocato il
cippo di confine oltre ad
una serie innumerevole di ometti di ogni dimensione.
Il
panorama, a giro d’orizzonte, che si gode dal passo
è semplicemente superbo e rimirando le bellezze di
questo ambiente,
sostiamo per consumare il nostro meritato pranzo e
l’immancabile
foto ricordo. Al termine della breve sosta,
riprendiamo il cammino e ritornando sui passi fatti
all’andata, ripercorriamo a ritroso il cammino fatto in
salita e ridiscesa con disinvoltura la
ardita scaletta, ci ritroviamo nella calura della
Piana del Devero al
termine di una escursione sempre molto suggestiva e
gratificante
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