Bassa Ossola


Gravellona-Ornavasso
(
Sui sentieri dei Walser )
 

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:20-Dicembre-2015                                                    

 Partenza da:Fraz. Pedemonte m. 265
 Dislivello totale: m.607
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Dalla A 26, uscire a Gravellona Toce e seguire per Omegna, arrivati alla rotonda voltare a destra in direzione Ornavasso. Dopo poche decine di metri, svoltare a sinistra e, attraversati i binari della ferrovia Novara-Domodossola, si è in frazione Pedemonte, si prosegue per via Martiri sino alla deviazione per via Alpe Grande da cui inizia la gita di oggi. Difficoltà di parcheggio per cui conviene lasciare l’auto in uno dei pochi spazi disponibili sulla via principale.

Ai piedi del Monte Cerano è collocato il piccolo borgo di Pedemonte, frazione di Gravellona Toce, che ha come protettore San Giuseppe la cui festa patronale non cade il 19 marzo, ma si festeggia sempre la terza domenica dopo la S. Pasqua. In questa occasione, molte famiglie di Pedemonte preparano nelle proprie case il dolce di San Giuseppe: la torta del pane e latte cotta nella “biella” (teglia di coccio). La tradizione vuole che di questo dolce si preparino “7 bielle ed un bielin” ( bielin con la prima i di Imola ). Sette torte grandi ed una più piccola perché per la festa di S. Giuseppe giungevano a Pedemonte anche i parenti provenienti dai paesi vicini e la torta piccola era l’assaggio della vigilia per constatarne la bontà. Lasciata l’auto si imbocca via Alpe Grande e, usciti dall’abitato, volgendo a destra si attraversa un ponte e si comincia a salire lungo una trattorabile che entra in un castagneto in cui sono ancora visibili i numerosi terrazzamenti che sorreggevano i piccoli appezzamenti di terreno resi coltivabili da generazioni di contadini per poi trasformarsi in un ripido sentiero che raggiunge una solitaria baita a picco sul sottostante piana di Gravellona. Il sentiero, poco frequentato ma sempre molto evidente, sale gradatamente fino a raggiungere uno stupendo punto panoramico su cui sorge l’Alpe Poiana m.410 (h0,30) da cui si gode una spettacolare vista panoramica verso la pianura e sui vicini monti di Val Grande. Continuando la salita si perviene all’Alpe Grandi m.540 (h0,20;0,50) dove su di una baita una targa in marmo ricorda l’eccidio di 6 partigiani avvenuto nell’Agosto del 1944. Qui i prati sono ancora ben curati grazie al lavoro dell’unico abitante che ancora risiede stabilmente all’alpe e che intende riavviare un allevamento di capre, oggi presenti in numero molto limitato. Seguendo le indicazioni del segnavie T2, si prosegue in direzione del Santuario del Boden. Superata la piccola cappella costruita nel 1931, dedicata alla Madonna il sentiero rientra nel bosco e inizia di nuovo a salire e raggiunge dei rustici oramai in avanzato stato di degrado. A tratti il sentiero diventa pianeggianti e superato un ultimo costone si giunge allalpe Hobol m.815 ( h 1,50;2,40) dove restano solo poche mura a rammentarne l’esistenza passata. Da questo crocevia di sentieri si presentano varie possibilità di proseguire, noi continuiamo seguendo per Faramboda e Boden dove al calduccio della tensostruttura degli alpini intendiamo sostare per il pranzo. Continuando a scendere nel bosco, si raggiunge Faramboda  dove solo due baite sono state ristrutturate mentre molte altre presentano evidenti segni di abbandono. Superato l’alpe si percorre di nuovo un tratto in diagonale nel bosco e al termine si sbuca in località Stagalo dove raggiungiamo la strada asfaltata che in breve ci porterà al Santuario della Madonna dei Miracoli detta del Boden m. 475 (h 0,50;3,30). Il Santuario sorge in posizione dominante sul paese di Ornavasso e sulla Piana del Toce su una fascia pianeggiante (in dialetto walser Boden significa pianoro). Dopo la visita al Santuario, scattiamo la foto ricordo sul piazzale antistante e scendiamo verso l’Antica Cava di Marmo Rosa di Ornavasso, per l’occasione allestita a Grotta di Babbo Natale. A giudicare dalle code all’ingresso, la manifestazione sta riscuotendo un grande successo e continua l’afflusso di un gran numero di persone con una miriade di bambini desiderosi di vedere Babbo natale e tutto il mondo che lo circonda. Noi scendiamo a raggiungere la struttura dove il Gruppo Alpini di Ornavasso ha realizzato un ottimo punto di ristoro e dove ci rifugiamo per consumare, comodamente seduti ed al caldo, un ottimo pasto. Terminato il pranzo, ci mettiamo nuovamente in cammino e percorrendo le caratteristiche viuzze che si incuneano fra le case dai caratteristici tetti ancora in sasso raggiungiamo la piazza dove Attilio, che ci riaccompagnerà a Pedemonte (h1,00;4,00), ha lasciato l’auto evitandoci in tal modo un problematico rientro. 

In conclusione possiamo dire che nonostante il percorso sia poco frequentato, non presenta problemi di sorta e salvo qualche albero caduto e un breve tratto in cui si trovano dei rovi che comunque non impediscono il passaggio in quanto tagliati, i sentieri sono ben marcati e contrassegnati dai caratteristici segni di vernice bianco/rossa e da frecce e segni di vernice di altri colori.