Come arrivare: Percorrere
la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme.
Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui
la strada per Alagna Valsesia si snoda lungo la
Val Grande, attraversa i paesi di Balmuccia,
Scopa, Scopello, Piode per giungere dopo circa 28
Km a Mollia.
![](../Foto%20descrizione%20gite%20(jpg)/Mollia/Mappa%20Ortigosa.jpg)
Salendo verso Alagna, dove le tre vallate
principali, Val Grande, Val Sermenza e Val Mastallone,
confluiscono nel punto più stretto della valle formando
quasi una strozzatura, sorge Mollia circondata da grandi
montagne che gli fanno da corona fra cui la più nota è
la Cima Sajunchè m. 2344. Nell’antichità Mollia era nota
per la
“lùmm″
( lucerna ad olio ) e la “ribèbbi″
( strumento musicale molto simile allo scacciapensieri
), oggetti metallici realizzati nelle numerose fucine
che sorgevano in paese. Nelle molteplici volte che siamo
transitati lo abbiamo sempre considerato un luogo freddo
e poco attraente, ma viste alcune foto fatte da un
amico, abbiamo deciso di effettuare una gita per
conoscere la località. Mossi dalla curiosità,
raggiungiamo Mollia dove all’ingresso del borgo troviamo
oggi una
bellissima pësta
( frantoio o macina ), collocata sotto una bella
copertura che ricorda al visitatore i lavori del
passato, e ci rechiamo in
frazione Casacce.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a bordo strada, ci
incamminiamo a ritroso verso il centro di
Mollia dove ci concediamo un caffè presso il locale “
Caffè della Mostra
″. Dopo il corroborante caffè, risaliamo
in direzione di Casacce e, poco dopo aver superato
l’Oratorio dedicato alla Santissima Trinità,
imbocchiamo la
bella mulattiera
che, quasi subito attraversa il Croso della Piana per
continuare a salire in direzione di direzione di Piana
Fontana. Percorriamo la mulattiera e giunti all’altezza
dell’ultimo tornante, raggiungiamo la
Cappella della Pietà,
intitolata alla Deposizione della Croce. La cappella è
una grande edicola addossata al muro perimetrale di una
casa rustica. Superiamo l’edicola votiva ed in breve
raggiungiamo la bella frazione di Piana Fontana m. 962
dove, affacciato sulla tipica piazzetta sorge l’Oratorio
dedicato alla Madonna del Carmine
con il suo piccolo campanile affiancato
dalla torre campanaria costruita con il lavoro gratuito
degli abitanti, effettuato nelle prime ore del mattino,
prima di dedicarsi alle proprie attività: a questo fatto
si riferisce
la
scritta situata sotto al cornicione della torre
(O.A.D.P.D.B) Opera Amata Da Pochi Devoti Benefattori.
Dopo esserci aggiratie fra le strette viuzze della
frazione, continuiamo sulla destra seguendo per un breve
tratto la strada che proviene da Grampa fino ad
incontrare la
partenza del sentiero
della “ Scala Granda ″ contrassegnato dal
segnavie N° 282a. La “
Scala Granda
“ è una vera e propria “ via di pietra”
che prendendo quota molto rapidamente ci conduce
all’alpe Ortigosa m. 1397. Camminando all’estremità
inferiore di un’imponente parete rocciosa, all’apparenza
insuperabile, abbiamo modo di percorrere e guardare con
stupore un
imponente manufatto,
costruito a gradoni in pietra per facilitare il
superamento delle elevate pendenze. Al cospetto di
quest’opera è per noi impossibile anche solo immaginare
la fatica e le difficoltà superate per realizzare quella
che, ancora oggi, si presenta come un’opera di alta
ingegneria alpina.
Il tutto è stato realizzato da generazione di montanari
per praticare la fondamentale attività pastorizia e
raggiungere nuove distese erbose dove far pascolare gli
animali. Superati diversi tornanti e risaliti gli enormi
gradini che costituiscono la “ Scala Granda ″, sbuchiamo
al limite inferiore del prato sovrastato dall’Alpe
Ortigosa
m. 1397 (h 2,00). Qui incontriamo e facciamo
conoscenza con
Tito
che molto gentilmente ci offre un graditissimo caffè e
ci dà indicazioni sulla quantità di
cime che si possono ammirare da questo balcone
privilegiato.
Raggiungiamo il limite estremo dell’alpe e ci
accomodiamo nei pressi della
bella vasca
in cui sgorga una freschissima acqua di sorgente e
ammirando lo
stupendo panorama
ci apprestiamo a consumare il nostro
meritato pranzo che, condito da una miriade di cime,
risulta quanto di meglio ci possa essere. Terminato il
pranzo contemplativo, salutiamo Tito e ci incamminiamo
lungo il sentiero contrassegnato dal segnavia 283a che
scende ripido in un bellissimo
bosco di faggi addentrandosi nel vallone del Rio della
Piana che si guada, per poi raggiungere dapprima, la
piccola edicola posta sotto ad un masso detta “
Capèlla ‘d Sant’ Išèpp
″, e successivamente la
cappella, posta in posizione panoramica sopra alla
parete bianca,
che domina la valle. Continuando nella nostra discesa,
raggiungiamo il bivio degli itinerari 83 e 83a per
arrivare poi alla
Cappella dla Balmèlla,
intitolata a San Giovanni,
situata al termine del sentiero che ci riporta a Piana
Fontana dove prendiamo visione della struttura del
ristrutturato
Mulino,
purtroppo chiuso. Rientrati a Casacce (h1,30;3,30),
dove sorgono
Casa Belli ed il bell’Oratorio di San Pietro Apostolo e
San Bernardo da Mentone,
ritorniamo al
parcheggio
dove recuperata l’auto, ci rechiamo in centro dove
presso il Caffè della Mostra, ci aspettano
Silvano e Stefano Demarchi,
che contattati precedentemente si prestano molto
gentilmente a farci visitare la loro collezione privata
di documenti, oggetti, utensili e strumenti in uso nei
secoli passati che Silvano ha raccolto e catalogato con
passione nel corso degli anni per consegnare alle future
generazioni la storia di Mollia e della Valsesia. Al
termine della visita che ci ha letteralmente lasciati a
bocca aperta, ringraziamo e salutiamo Silvano e
Stefano e lasciato il locale ritorniamo sulla via
dove sorge la chiesa contornata sul suo lato destro
dalla
stupenda Via Crucis
realizzata negli anni tra il 1756 e il 1773 dalle abili
maestranze locali. Concludiamo così la nostra visita
Mollia e al suo comprensorio ricredendoci su quanto fino
ad oggi da noi ipotizzato e consigliamo una sosta o
meglio ancora una giornata dedicata alla visita del
caratteristico paese di Mollia e delle sue frazioni
alte. Se poi si avrà la fortuna di incontrare i signori
Demarchi ( disponibilissimi ad essere contattati ), che
vi faranno da guida nella visita alla loro esposizione
permanente, possiamo garantire che la giornata sarà di
grande soddisfazione.
Per maggiori informazioni vedi:
http://www.invalsesia.it/PDF/04_Mollia_invalsesia.pdf
http://www.giannimolino.it/Home.php
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