Val Sesia

Alpe Ortigosa m.1397
( Via della Scàla grànda )

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:24-Settembre-2015                                                    

 Partenza da:Mollia m.907
 Dislivello totale: m.597
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivare: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 28 Km a Mollia.

Salendo verso Alagna, dove le tre vallate principali, Val Grande, Val Sermenza e Val Mastallone, confluiscono nel punto più stretto della valle formando quasi una strozzatura, sorge Mollia circondata da grandi montagne che gli fanno da corona fra cui la più nota è la Cima Sajunchè m. 2344. Nell’antichità Mollia era nota per la “lùmm″ ( lucerna ad olio ) e la “ribèbbi″ ( strumento musicale molto simile allo scacciapensieri ), oggetti metallici realizzati nelle numerose fucine che sorgevano in paese. Nelle molteplici volte che siamo transitati lo abbiamo sempre considerato un luogo freddo e poco attraente, ma viste alcune foto fatte da un amico, abbiamo deciso di effettuare una gita per conoscere la località. Mossi dalla curiosità, raggiungiamo Mollia dove all’ingresso del borgo troviamo oggi una bellissima pësta ( frantoio o macina ), collocata sotto una bella copertura che ricorda al visitatore i lavori del passato, e ci rechiamo in frazione Casacce. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a bordo strada, ci incamminiamo  a ritroso verso  il centro di Mollia dove ci concediamo un caffè presso il locale “ Caffè della Mostra ″. Dopo il corroborante caffè, risaliamo in direzione di Casacce e, poco dopo aver superato l’Oratorio dedicato alla Santissima Trinità, imbocchiamo la bella mulattiera che, quasi subito attraversa il Croso della Piana per continuare a salire in direzione di direzione di Piana Fontana. Percorriamo la mulattiera e giunti all’altezza dell’ultimo tornante, raggiungiamo la Cappella della Pietà, intitolata alla Deposizione della Croce. La cappella è una grande edicola addossata al muro perimetrale di una casa rustica. Superiamo l’edicola votiva ed in breve raggiungiamo la bella frazione di Piana Fontana m. 962 dove, affacciato sulla tipica piazzetta sorge lOratorio dedicato alla Madonna del Carmine con il suo piccolo campanile affiancato dalla torre campanaria costruita con il lavoro gratuito degli abitanti, effettuato nelle prime ore del mattino, prima di dedicarsi alle proprie attività: a questo fatto si riferisce la scritta situata sotto al cornicione della torre (O.A.D.P.D.B) Opera Amata Da Pochi Devoti Benefattori. Dopo esserci aggiratie fra le strette viuzze della frazione, continuiamo sulla destra seguendo per un breve tratto la strada che proviene da Grampa fino ad incontrare la partenza del sentiero della “ Scala Granda ″ contrassegnato dal segnavie N° 282a. La “ Scala Granda “ è una vera e propria “ via di pietra” che prendendo quota molto rapidamente ci conduce all’alpe Ortigosa m. 1397. Camminando all’estremità inferiore di un’imponente parete rocciosa, all’apparenza insuperabile, abbiamo modo di percorrere e guardare con stupore un imponente manufatto, costruito a gradoni in pietra per facilitare il superamento delle elevate pendenze. Al cospetto di quest’opera è per noi impossibile anche solo immaginare la fatica e le difficoltà superate per realizzare quella che, ancora oggi, si presenta come un’opera di alta ingegneria alpina. Il tutto è stato realizzato da generazione di montanari per praticare la fondamentale attività pastorizia e raggiungere nuove distese erbose dove far pascolare gli animali. Superati diversi tornanti e risaliti gli enormi gradini che costituiscono la “ Scala Granda ″, sbuchiamo al limite inferiore del prato sovrastato dall’Alpe Ortigosa m. 1397 (h 2,00). Qui incontriamo e facciamo conoscenza con Tito che molto gentilmente ci offre un graditissimo caffè e ci dà indicazioni sulla quantità di cime che si possono ammirare da questo balcone privilegiato. Raggiungiamo il limite estremo dell’alpe e ci accomodiamo nei pressi della bella vasca in cui sgorga una freschissima acqua di sorgente e ammirando lo stupendo panorama ci apprestiamo a consumare il nostro meritato pranzo che, condito da una miriade di cime, risulta quanto di meglio ci possa essere. Terminato il pranzo contemplativo, salutiamo Tito e ci incamminiamo lungo il sentiero contrassegnato dal segnavia 283a che scende ripido in un bellissimo bosco di faggi addentrandosi nel vallone del Rio della Piana che si guada, per poi raggiungere dapprima, la piccola edicola posta sotto ad un masso detta “ Capèlla ‘d Sant’ Išèpp ″, e successivamente  la cappella, posta in posizione panoramica sopra alla parete bianca, che domina la valle. Continuando nella nostra discesa, raggiungiamo il bivio degli itinerari 83 e 83a per arrivare poi alla Cappella dla Balmèlla, intitolata a San Giovanni,  situata al termine del sentiero che ci riporta a Piana Fontana dove  prendiamo visione della struttura del ristrutturato Mulino, purtroppo chiuso. Rientrati a Casacce (h1,30;3,30), dove sorgono Casa Belli ed il bell’Oratorio di San Pietro Apostolo e San Bernardo da Mentone, ritorniamo al parcheggio dove recuperata l’auto, ci rechiamo in centro dove presso il Caffè della Mostra, ci aspettano Silvano e Stefano Demarchi, che contattati precedentemente si prestano molto gentilmente a farci visitare la loro collezione privata di documenti, oggetti, utensili e strumenti in uso nei secoli passati che Silvano ha raccolto e catalogato con passione nel corso degli anni per consegnare alle future generazioni la storia di Mollia e della Valsesia. Al termine della visita che ci ha letteralmente lasciati a bocca aperta, ringraziamo  e salutiamo Silvano e Stefano  e lasciato il locale ritorniamo sulla via dove sorge la chiesa contornata sul suo lato destro dalla stupenda Via Crucis realizzata negli anni tra il 1756 e il 1773 dalle abili maestranze locali. Concludiamo così la nostra visita Mollia e al suo comprensorio ricredendoci su quanto fino ad oggi da noi ipotizzato e consigliamo una sosta o meglio ancora una giornata dedicata alla visita del caratteristico paese di Mollia e delle sue frazioni alte. Se poi si avrà la fortuna di incontrare i signori Demarchi ( disponibilissimi ad essere contattati ), che vi faranno da guida nella visita alla loro esposizione permanente, possiamo garantire che la giornata sarà di grande soddisfazione.   

Per maggiori informazioni vedi: http://www.invalsesia.it/PDF/04_Mollia_invalsesia.pdf 

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