Val Vigezzo

                 Giro delle frazioni di Masera

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:29-Marzo-2015                                                    

 Partenza da: Masera m. 300
 Dislivello totale: m. 350
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivare: Percorrere la A 26 fino a Gravellona Toce, proseguendo sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, Val Vigezzo. L'ingresso in Masera dall'imbocco della Valle Vigezzo è caratterizzato dalla presenza dell'antico oratorio di S.Abbondio eretto su di uno scoglio affiorante dal Torrente Melezzo e caratteristico per il suo campanile romanico del secolo XI; a poca distanza sorge la chiesa parrocchiale di S. Martino con annesso parcheggio dove lasciare l’auto.

 

Recita una vecchia filastrocca: “ Signor inverno non sei eterno presto giunge Primavera… ” e anche se il meteo non sempre sembra crederci, come ogni anno è puntualmente arrivata. Nel comune linguaggio “ primavera ” è sinonimo di tiepide giornate con più ore di luce e cieli azzurri che invogliano a rimettersi in movimento. E’ la stagione in cui riapre ufficialmente la pratica escursionistica e le varie associazioni inaugurano il programma annuale. Fra queste, l’Associazione Gruppo Escursionisti Valgrande ha in calendario una bella camminata, senza particolari difficoltà, che porta a percorrere le mulattiere che uniscono le caratteristiche frazioni del comune di Masera. All’orario convenuto ci ritroviamo a Masera dove incontriamo i veterani del gruppo e facciamo conoscenza con nuovi amici e con Giovanna che ci accompagnerà lungo tutto il percorso facendoci da guida. Dopo i saluti di rito, lasciata Piazza S. Martino si imbocca Via Carale e attraversando un portico si giunge in Piazza Marconi dove ha sede il museo dello Spallone che, per l’occasione, ci è possibile visitare. Il museo, istituito in ricordo degli spalloni “ sfrusit ”, e del mestiere di confine da loro praticato per necessità, è  approntato come fosse un’osteria con le sale che ospitano cimeli, cartine, attrezzi e fotografie che ricordano lo storico periodo e la dura vita degli spalloni. Terminata la visita si imbocca il sentiero che attraversa un ponticello in sasso per poi raggiungere  l’Oratorio di Santa Elisabetta. La salita continua attraverso vigneti molto belli e ben curati e secolari castagni sino ad approdare in Frazione Merro con i suoi caseggiati in sasso, in uno di questi è custodito e visitabile l’antico torchio ristrutturato. Si raggiunge poi la piazzetta della  Fraz. Quartavolo con il lavatoio e la fontana sempre rigorosamente in pietra locale e successivamente si giunge all’Oratorio di S. Antonio. Si continua fino ad incontrare un bel tratto pianeggiante che conduce a Case Bevilacqua, purtroppo abbandonate. Questo tratto permette di ammirare sotto di noi un suggestivo scorcio di panorama su Masera e su Trontano. Più avanti, attraversato un ridente ruscello, troviamo Case Ariola, dove regna un silenzio assoluto; su un edificio è affrescata un'immagine della Madonna di Re. Proseguendo, ci troviamo immersi in un bosco di secolari castagni ove regna un'atmosfera di pace irreale ed il silenzio è rotto solo dal chiacchiericcio del nostro consistente gruppo. Valicato un ponticello di fortuna in legno sul Rio Fasciol giungiamo alla strada asfaltata e, superato Darvasco, continuiamo fino ad arrivare a Onzo Filippini e successivamente al Lago di Onzo che superiamo per raggiungere la bella e comoda area attrezzata dove sostiamo per consumare il pranzo. Al termine della pausa, scattiamo l’immancabile foto ricordo e poi ci rimettiamo in moto ripercorrendo  il tratto di strada fatto in salita che ci riporta al lago e successivamente a Onzo Filippini da cui prendiamo il sentiero che ci conduce a Ranco Sopra, dove una vecchia costruzione con una ruota in ferro appesa si rivela essere il vecchio mulino ad acqua della frazione. Abbandoniamo la strada e per prati scendiamo ad attraversare prima vecchi vicoli, poi superato un ponticello ci ritroviamo nella piazzetta di S.Rocco. Proseguendo per il sentiero nel bosco troviamo una cappelletta solitaria, poi continuiamo fino a raggiungere il borgo di Case Brencio (mt.440) da cui scendiamo a raggiungere la frazione Bondolo. Percorso un breve tratto su strada asfaltata ci ritroviamo all’ingresso del parco di Villa Caselli con il suo bel viale alberato che scorre fra le vecchie costruzioni che ospitavano le scuderie e le serre, oramai purtroppo in avanzato stato di degrado. Villa Caselli è una dimora ottocentesca in stile neoclassico, posizionata sulle alture di Masera, all’interno di uno splendido parco di ben 35.000 mq. Il suo nome non è dovuto a persone che l'abitarono e nemmeno a famiglie, ma prende origine dalla località in cui essa sorge, chiamata ancora oggi dai Maseresi "ai casei". Venne edificata nella seconda metà del XIX secolo da una famiglia vigezzina originaria di Craveggia, la famiglia Mellerio; orafi di professione, i Mellerio erano emigrati in Francia; al loro ritorno decisero di costruire questa splendida residenza sulle colline maseresi: dal 1993 è di proprietà comunale. Attraversandola ammiriamo gli alberi centenari che ancora sopravvivono all’interno del parco, poi scendiamo fino a giungere di nuovo sulla strada nei pressi del Municipio e da lì ritorniamo in piazza San Martino dove chiudiamo questo facile ed interessante bel giro ad anello che permette di visitare diverse località esposte al sole, che ancora oggi conservano intatto il loro fascino di antichi borghi rurali in cui vita contadina e case signorili sono armoniosamente inseriti nell’ambiente tuttora coltivato. Salutati gli amici, a cui diamo appuntamento ad una delle prossime uscite programmate per la stagione, rientriamo verso casa.

 

Il calendario completo delle escursioni 2015 programmate dal Gruppo Escursionisti Valgrande è consultabile sul sito dell’Associazione: www.pontevelinavco.it