Valle Formazza

Rifugi Margaroli m. 2194

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:13-Marzo-2015                                                     

 Partenza da: Sagersboden m. 1810
 Dislivello totale: m. 503
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,20

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Di qui si prosegue sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza, superati Crodo e Baceno, si raggiunge Valdo dove si parcheggia nei pressi della seggiovia

Dopo la gita di ieri alla ricerca della primavera, Peppo non è ancora convinto di abbandonare  le ciaspole e ci invita a fare un giro al Rifugio Margaroli al Vannino dove intende andare per salutare i suoi amici gestori. Visto che anche io e Gianfranca abbiamo ancora voglia di neve, ci aggreghiamo volentieri e così ci ritroviamo di nuovo insieme a Peppo e Lucia e ad altri amici per salire al rifugio. Data la stagione e l'abbondante innevamento delle piste da sci, a Valdo sono ancora in funzione gli impianti per cui ne approfittiamo per  ottenere il massimo del divertimento con il minimo sforzo. Giunti a Valdo, ci avvaliamo della comoda seggiovia e, comodamente seduti senza fare il minimo sforzo,  raggiungiamo la stazione di arrivo del Sagersboden m. 1810. Lasciata la seggiovia, calziamo le ciaspole e seguendo la strada che si inerpica lungo il fianco della montagna, iniziamo a risalire la valle del Vannino.  In breve perveniamo al ripiano di Underbech da dove si può ammirare l’imponente gruppo del Monte Giove e del Clog-Stafelberg separati dalla profonda Forca del Giove. Proseguiamo nel nostro cammino e, penetrando in una gola , procediamo accanto al torrente sino a raggiungere il lungo e pianeggiante corridoio al di sotto dell’Alpe alla Balma e della stazione intermedia della teleferica. La neve è molto alta ed il paesaggio circostante veramente suggestivo e sullo sfondo domina la regina di questa regione: la Punta d’Arbola. Raggiungiamo la deviazione per il rif. Miryam (h0,45), nascosto però alla vista di chi transita in questo punto e raggiungibile in 10 minuti.  Superiamo la deviazione arrivando alla strettoia rocciosa in prossimità della “ dighetta ” che serve a convogliare le acque del Vannino alla sottostante centrale di Valdo (h0,10;0,55). Continuiamo a seguire la ben marcata traccia che si snoda pigramente in uno scenario inedito e suggestivo, le cime circostanti incorniciano un panorama dominato da un cielo cristallino che accentua il fascino delle scure pareti rocciose del Corno di Nefelgiù e della onnipresente Punta d’Arbola. Peppo oggi è in forma smagliante e guida il trenino a superare un breve strappo, per poi immettersi nel lungo tratto in falsopiano che conduce ai piedi dello sperone che si affaccia sul lago Vannino su cui si trovano: il rifugio e gli edifici della diga  (h0,55;1,50). Raggiunto il rifugio, ci soffermiamo ad osservare il lago completamente ghiacciato. Tolte le ciaspole, entriamo nell’accogliente rifugio Margaroli m. 2194 http://rifugiomargaroli.it  e facciamo conoscenza con Tiziano e Barbara,  gestori del rifugio aperto continuativamente da Marzo a Ottobre, che ci accolgono cordialmente. Confortevolmente seduti e al caldo ci godiamo lo splendido scenario che si osserva dalle ampie finestre mentre Peppo ci scatta la foto. Al termine dell'ottimo ed abbondante pranzo, ringraziamo e ci complimentiamo con i gestori per l'accoglienza ed il trattamento riservatoci. Prima di riprendere la discesa facciamo la foto di ricordo . La giornata non invoglia certo ad affrettare il rientro, per cui gustandoci appieno il panorama e lo splendido scenario, ritorniamo alla seggiovia (h1,30:3,20) e ridiscesi a Valdo, ci apprestiamo a far rientro verso casa al termine di un'altra favolosa giornata.