Valle Isorno

 Lago di Matogno m.2087

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:05-Agosto-2015                                                    

 Partenza da: Agarina m. 1204
 Dislivello totale: m. 883
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,20

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio; superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo e si arriva ad Altoggio. Prima di entrare nell’abitato, sulla sinistra, prende avvio la strada agro-silvo-pastorale che in circa 10 Km. raggiunge l’alpe Agarina. N.B. Il transito sulla strada per la Valle Agarina è disciplinato da specifico regolamento emesso dal Comune di Montecrestese.

 

Lasciata l’auto nelle vicinanze del ponte Faugiol, proseguiamo lungo la nuova strada realizzata per permettere agli automezzi di servizio di raggiungere il cantiere dove è in costruzione una nuova centralina idroelettrica, arriviamo al nuovo ponte Faugiol (h0,15), il vecchio è stato distrutto da una slavina negli anni passati, che valichiamo per poi iniziare a salire lungo la bella ed antica mulattiera che corre alta sul sottostante Rio Nocca, superato un robusto ponte giungiamo in vista del bellissimo e raccolto Alpe Nocca m.1611 (h0,45;1,00) e ci avviamo in salita lungo un bel sentiero che, facendosi strada tra un fitto tappeto di rododendri, si inerpica spietatamente lungo la linea di massima pendenza entrando in un bellissimo lariceto per risalirlo interamente fino a sbucare, al margine superiore del bosco, negli ampi pascoli dell’Alpe Ratagina m.1920 (h1,05;2,05). Dall’alpe il panorama si apre e lo sguardo abbraccia tutte le bellissime montagne, che fanno da corona alla stupenda conca in cui sono racchiusi i numerosi alpeggi che emergono dai vasti pascoli. Dall’alpe ci dirigiamo a destra e iniziamo a percorrere un lungo traverso che, in moderata e costante ascesa, aggira un costone dietro il quale si trova il pianoro su cui sorgono le belle baite dell’Alpe Lago m.2069(h0,40;2,45). Riprendiamo il cammino indirizzandoci verso il sovrastante rilievo che, raggiunto e superato ci permette di raggiungere il Lago di Matogno m. 2087 (h0,05;2,50).Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è semplicemente fantastico, in questo luogo, decidiamo di effettuare la sosta pranzo per gustarci, oltre ai panini, anche questa particolare ed entusiasmante visione. Terminato il pranzo, e dopo aver scattato la foto di gruppo ed una quantità industriale di altre foto, iniziamo il percorso del ritorno ed iniziamo a scendere in direzione dell’Alpe Matogno, raggiungiamo e superiamo la ex caserma della Guardia di Finanza e continuiamo a scendere lungo i prati in cui abbondano grandi quantità di coloratissime genziane. In breve entriamo nei prati dellAlpe Matogno in cui risultano armoniosamente inserite le baite ristrutturate con cura.Scendiamo su un ben segnato sentiero a tornanti fino all’Alpe Nocca. Qui incontrimo amici tra cui Clelia che, molto gentilmente ci invitano a bere un graditissimo caffè corretto. Scambiate le solite quattro chiacchere ringraziamo per la cordiale ospitalità, scattata la foto ricordo, salutiamo la simpatica compagnia e scendiamo lungo il sentiero fatto in salita sino al punto di partenza (1,30-4,20). Accaldati, un po’ stanchi ma soddisfatissimi, ci congratuliamo a vicenda per la stupenda escursione effettuata in un ambiente di rara bellezza, poco conosciuto e frequentato a causa del lungo avvicinamento che può avvenire unicamente percorrendo il lungo tratto di strada vietato al transito delle auto non autorizzate