Come arrivare:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val
Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza;
dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di
giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada
con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato il grazioso
abitato di Cravegna proseguire in direzione di Viceno
sino a raggiungere il ponte sul Rio Alfenza, dove si
parcheggia l’auto.
Le nevicate di quest’ultimo fine
settimana hanno riproposto in gran parte la situazione
verificatasi nel 2010 per cui, volendo ciaspolare, ci
ritroviamo nella medesima situazione di allora quando in
tutta sicurezza salimmo a Deccia, dove decidiamo di
tornare anche in questa occasione. Essendo il percorso
immutato e già più volte descritto nel corso delle
precedenti salite, altro non ci rimane che effettuare la
portentosa operazione di copia/incolla e riportare
quanto già esposto in tale circostanza, attualizzandolo
alla giornata odierna. Le recenti nevicate ed il rialzo
delle temperature richiedono molta prudenza nella scelta
degli itinerari, di conseguenza per non correre rischi
ed andare sul sicuro, niente di meglio di una salita
all’Alpe Deccia, questo appartato angolo della valle
Antigorio, lontano e diverso dalle località più
conosciute e blasonate è uno dei luoghi da noi preferiti
dove ritorniamo sempre con piacere. L’itinerario di
salita si svolge lungo
la
strada consortile dove la
pista, generalmente battuta, si dipana in tutta
sicurezza; ovviamente non vanno tralasciate o
sottovalutate le elementari norme di comportamento su
terreno innevato.
Senza
calzare le ciaspole
iniziamo a salire lungo la
strada ben battuta dai
numerosi precedenti passaggi che sale a Deccia,
l’ambiente che ci circonda è ancora avvolto da una
abbondante coltre di neve. Mentre risaliamo lentamente
lungo la strada, il nostro sguardo spazia ad ammirare
il paesaggio
che come in una immagine panoramica scorre davanti ai
nostri occhi. Superato l’agglomerato di
Lonsc,
raggiungiamo Aulusc m. 1075 (h0,40 ) da dove,
procediamo lungo la strada consortile che, in costante
salita, ci introduce alle baite dell’Alpe
Paù m. 1280 (h0,40;1,20).
Proseguiamo nella salita ed arriviamo al tornante che
riporta le indicazioni del sentiero estivo per Deccia (
h0,20;1,40), non essendoci tracce di passaggio,
continuiamo a seguire la strada consortile ed in
continua moderata salita giungiamo in vista delle
stupende
baite dell’ Alpe
Deccia Inferiore m. 1610
(h0,50;2,30) che ci appaiono illuminate dal sole
con il maestoso sfondo del Corno Cistella che si staglia
in un cielo color cobalto. Le baite dell’alpe
sono cariche di neve
e per meglio immortalare lo stupendo scenario, ci
dirigiamo verso le
baite di Deccia Sopra m. 1694 (h0,20;2,50).
Dopo aver scattato numerose fotografie, ritorniamo a
Deccia Inferiore dove ci accomodiamo nei pressi di una
stupenda baita per consumare il nostro pranzo (h0,10;3,00).
Qui incontriamo
Lino ed
Arturo già conosciuti dagli
amici e con loro scattiamo
la foto di gruppo e
successivamente immortaliamo le
“ ragazze ” che oggi ci
hanno fatto compagnia. La stupenda giornata
invoglierebbe a soffermarci ma la via del ritorno è
lunga per cui,
Attilio e
Claudio prendono il comando
delle operazioni e guidano il gruppo in discesa lungo la
strada consortile, ricalcando in toto il percorso
seguito in salita. Dopo la lunga discesa su neve che va
trasformandosi a causa dell’elevata temperatura,
raggiungiamo di nuovo le auto (h 1,45;4,45) dove
termina così una stupenda giornata trascorsa
allegramente in compagnia.
Vedi anche:
( www.cappef.com )
![](../../Anno%202013/Uso%20sito%202013/home%20005.gif) |