Mottarone

Monte Cornaggia m. 921
 

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:12-Marzo-2015                                                    

 Partenza da: Fosseno m. 600
 Dislivello totale: m. 405
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivare: Dalla A26 in direzione Gravellona Toce uscire a Meina, prendere la SP 110 in direzione di Meina/Ghevio, superata la frazione Ghevio, continuare sulla SP 34, svoltare sulla SP 36A e seguire le indicazioni per Nebbiuno. Proseguendo per qualche tornante in salita, prima del cartello di Fosseno, prendere a destra la circonvallazione che si segue sino a raggiungere il vecchio lavatoio in località case sparse  dove si parcheggia.

 

 Lasciamo la neve e andiamo incontro alla primavera percorrendo il piacevole itinerario che da Nebbiuno conduce alla vetta del Monte Cornaggia, una delle cime più elevate del Vergante, da cui è possibile godere della vista dei laghi e delle principali vette dell`Ossola. Il territorio di Nebbiuno, in prevalenza collinare, sorge su un ampio terrazzo morenico. L’abbondanza di ruscelli e sorgenti, unitamente al clima mitigato dall’azione del lago, ha fatto sì che Nebbiuno divenisse famoso per essere il paese dei fiori e dei frutti fra cui le fragole che sono le protagoniste di una sagra di successo organizzata annualmente nella amena località dalla Famiglia Fossenese del Cucù (ad ogni paese del Vergante è infatti associato un animale ed ai fossenesi è toccato a sorte il Cucù). Lasciamo le auto e ci incamminiamo seguendo le indicazioni del sentiero F6 in direzione del Sass dal Pizz che per un tratto coincide con la tappa N° 15 del “ Sentiero Novara ″. Dopo una breve salita giunti ad un bivio, proseguiamo sempre seguendo le indicazioni del segnavie F6 che porta a percorrere un’ampia pista che attraverso un bel bosco di betulle, sale gradatamente sino a sbucare alle spalle della grande croce, affiancata dalla Stella Cometa, che svetta sul motto conosciuto appunto come “ Motto della Croce ” (h0,30). Poco discosto ci troviamo sulla cuspide di Sass dal Pizz m. 763 che, nelle giornate limpide, permette di osservare un meraviglioso panorama, purtroppo una densa foschia impedisce la veduta del bellissimo spettacolo e a malapena riusciamo ad intravedere i sottostanti paesi. Lasciamo la zona e continuiamo lungo il sentiero contrassegnato ora dal segnavie F5 che, su sentiero molto sconnesso e a tratti innevato, segue la linea del metanodotto giungendo alla sommità del Torriggia m. 912 (h0,45;1,15). Dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino ed iniziamo a scendere lungo il crinale, ancora abbondantemente ricoperto da uno consistente strato di neve, affondando quasi ad ogni passo, raggiungiamo il Giogo del Cornaggia m. 823 (h0,20;1,35), importante snodo dei sentieri della zona. Qui su di una palina del Cai, sono posizionati numerosi cartelli che indicano i vari sentieri e le relative mete. In questo punto la neve lascia di nuovo il posto al largo sentiero che porta alla spoglia cima del M.te Cornaggia m. 921 (h0,25;2,00). Nonostante spiri un leggero venticello, la foschia non abbandona la zona per cui scattata velocemente la foto di gruppo, ci incamminiamo in discesa seguendo una traccia di sentiero che volgendo a sinistra, raggiunge la pista forestale che conduce alle sottostanti ville del Poggio Alto (h0,15;2,15). Percorso un breve tratto di sterrato si raggiunge la strada asfaltata da cui si diramano varie vie “ verdi ” che discendiamo sino a raggiungere un cancello che sbarra la strada che immette alla Taverna del Poggio, ( raggiungibile piegando a destra per poi scendere al sottostante piazzale ). Vista la posizione molto tranquilla e soleggiata attrezzata con tavoli e sedie all’esterno, chiediamo di poter sostare e Roberto il gestore, molto gentilmente, ci fa accomodare. La sosta ci permette di ammorbidire i nostri panini bagnandoli con un ottimo calice di vino e di gustarci un cremoso caffè. Prima di riprendere il cammino, visitiamo il locale, molto spazioso e ben arredato, luogo adatto a cene o pranzi anche per compagnie numerose che trovano sistemazione nellampio locale superiore. Nel simpatico locale viene anche servito il menù del giorno al modico prezzo di euro 10, oggi per esempio il menù era così composto, peccato che lo abbiamo scoperto a cose fatte, anzi a panini oramai consumati. Importante è saperlo e a seguito del cortese trattamento che ci è stato riservato, oltre a consigliarlo, di sicuro ritorneremo per trascorrervi un’altra bella giornata in compagnia. Salutato Roberto proseguiamo nel nostro cammino e seguendo ancora la strada asfaltata giungiamo nei pressi di una cascina da cui, sulla destra si diparte una larga strada sterrata che ci riporta a raggiungere la strada che sale da Nebbiuno. Raggiunta la Circonvallazione che evita l’attraversamento di Fosseno, la percorriamo ancora per poche centinaia di metri e siamo di nuovo al lavatoio dove abbiamo lasciato le auto e da cui abbiamo dato il via a questa tranquilla ma piacevole camminata (h.0,45;3,00).