Come arrivare: Dalla
A 26, uscire a Borgomanero, proseguire per Gozzano e da
qui si svolta a destra in direzione di Armeno, da dove
si prosegue sulla SP 158 in direzione di Coiromonte;
usciti dall’abitato al termine di una breve discesa si
incontra una
disadorna cappella
da cui prende avvio il percorso.
Quando
si programmano le escursioni, nonostante la particolare
attenzione alle previsioni meteo, c’è sempre la
probabilità di non scegliere la giornata giusta ( vedi
nostra precedente escursione ) e anche se sbagliare è
insito nella natura dell’uomo, come dice un famoso
aforisma: “ sbagliare
è umano, perseverare è diabolico ″ noi, essendo teste
dure, non ci arrendiamo e diabolicamente ritorniamo
nella zona visitata la settimana scorsa con la speranza
di “ sbagliare un po’ meno ″. A tale proposito
ritorniamo ad Armeno da dove intendiamo compiere un giro
ad anello che ci permetta di visitare la valle del Rio
Ondella. Come nella precedente occasione ci ritroviamo
nel piazzale della Chiesa di S. Maria ad Armeno, oggi la
compagnia è particolarmente numerosa
in quanto sono con noi anche gli amici del “ gruppo
cappef ″ e molti altri assenti la scorsa settimana.
Raggiunto il punto di partenza dell’itinerario, lasciamo
l’auto
e ci incamminiamo lungo
la strada rurale in cui evidenti segnavie
di colore bianco-rosso indicano la giusta direzione da
seguire. La strada penetra nella valle dell’Ondella e
per un lungo tratto segue fedelmente il corso
dell’omonimo rio le cui acque, trasportate da un ben
visibile canale,
scorrono parallelamente al tragitto. Camminando in un
luminoso bosco
giungiamo al termine della vasta piana dove
il sentiero guada il rio,
fino ad ora tenuto sempre alla nostra destra, e ci
ritroviamo al margine inferiore dei vasti pascoli dell’Alpe
Valpiana
m. 804; abitualmente caricato dalla famiglia
Lavarini. Superata la recinzione, raggiungiamo il
pronunciato conoide sulla cui sommità si leva
la casera dell’alpe
e, giunti al culmine dei prati, ci immettiamo sull’ampia
stradina che volgendo a destra, in falsopiano, segue a
lungo tutte le pieghe del versante montuoso mostrando
numerosi scorci panoramici sul vicino
Mottarone
e su tutta la
catena alpina
prima di pervenire all’Alpe
Valger
da cui in breve scendiamo a raggiungere
Coiromonte
m. 810. Il borgo, con il suo caratteristico campanile, è
situato sulle pendici del Monte Falò, e oggi quasi
disabitato, presenta molte case signorili che restano a
testimoniare come nel passato il paese fosse rinomato
luogo di villeggiatura per la borghesia novarese
che, immersa fra pascoli e grandi boschi di faggi e di
castagni, qui trovava aria salubre. A conferma del
mutamento dei tempi e delle usanze Coiromonte è oggi
nominata per essere diventata la sede della
comunità Mirapuri,
una comunità di meditazione yoga di ispirazione
induista; è inoltre meta molto ambita ed apprezzata
dagli appassionati di ciclismo su strada della zona.
Dopo aver visitato il borgo, ci rechiamo presso
il locale circolo,
dove comodamente seduti e al calduccio, le gentilissime
Savy e Rosi
ci servono delle squisite
penne al sugo
molto
gradite da tutti e che ci permettono di recuperare le “
molte energie ″ consumate lungo il percorso. Terminata
la sosta, salutiamo per l’accoglienza riservataci e ci
incamminiamo attraverso le strette viuzze del paese
seguendo la strada asfaltata che scende in direzione di
Armeno sino a che, superato
il cimitero,
dopo qualche centinaio di metri raggiungiamo
l’Oratorio di S. Giuseppe
m. 745 in corrispondenza del quale, segni di vernice
azzurra, posti sul lato opposto della via ci indicano il
sentiero da seguire che, oramai in disuso,
presenta alcuni tratti invasi da rovi ed erbacce e
alcune
piante cadute
che, per essere oltrepassate, costringono a
contorsionismi vari. Questa scorciatoia, nonostante non
risulti molto agevole, ci evita comunque di percorrere i
noiosi tornati della strada asfaltata riportandoci nella
piana dell’Ondella e dopo un ulteriore breve tratto su
asfalto, superiamo il ponte sul
sempre presente rio Ondella
e
ritorniamo al punto da cui siamo partiti.
Ad escursione conclusa dobbiamo convenire
che la nostra cocciutaggine è stata premiata e quanto ci
eravamo prefissati lo abbiamo conseguito grazie ad una
stupenda giornata e, con una super compagnia, che
ci ha ampiamente ripagato della delusione della scorsa
settimana, per cui possiamo confermare che: “ la
costanza dà sempre buoni frutti ”.
Vedi anche:
www.cappef.com
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