Val Sesia

Alpe Cangello m. 1364
 

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:26-Febbraio-2015                                                    

 Partenza da: Campertogno/Fraz. Tetti m. 827
 Dislivello totale: m. 537
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivare: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 23 Km a Campertogno.

 Campertogno, situato nella medio-alta Val Grande, è certamente il più pittoresco paese dell'intera valle così come lo descrive il Ravelli nel suo celebre libro Valsesia e Monte Rosa, si trova poco al di sotto della confluenza del torrente Artogna con il Sesia a 12 km da Alagna si adagia ai lati del Sesia, dove la valle si stringe. Per noi è oramai tradizione ritornare a Campertogno per salire all’Alpe Cima o, a seconda del periodo, agli alpeggi  superiori dove il nostro amico Sergio si reca abitualmente per pascolare il suo bestiame: questo sino ad ora è avvenuto nel periodo estivo/autunnale. Viste le copiose nevicate di questo periodo ci siamo riproposti di salire anche con la neve per vedere come si presenta il paesaggio ammantato di bianco, e nello stesso tempo passare in paese per salutare l’amico e rifornirci dei  genuini prodotti tipici locali. La salita si svolge sempre lungo l’abituale percorso già più volte descritto, per cui tralasciamo i dettagli precedentemente indicati e per non essere ripetitivi, riportiamo la descrizione  dell’itinerario così come relazionato sul sito : www.invalsesia.it.

 Il sentiero che porta all’Alpe Cangello ha le caratteristiche tipiche dell’itinerario valsesiano: una mulattiera si addentra nel bosco, fiancheggiata da cappellette votive, fino ad arrivare all’alpeggio dell’Argnaccia. Il sentiero si snoda sulla sponda destra del Sesia e ci conduce fino al pianoro di origine glaciale dell’Argnaccia. La partenza è in frazione Tetti dove, seguendo il segnavia 78 e le indicazioni per Argnaccia e Cangello iniziamo un percorso che in breve tempo ci conduce all’Oratorio della Madonna degli Angeli (15 min.). Qui abbiamo la prima occasione di osservare il territorio di Campertogno dall’alto. Il percorso è caratterizzato da 15 cappellette che fiancheggiano il sentiero che attraversa diverse località – Scarpiolo, Il Selletto, Scarpia – fino a giungere al Santuario della Madonna del Callone (45 min.). Da qui la vista spazia su Campertogno e le sue frazioni e, a destra, sull’Alpe di Mera. Si prosegue nella faggeta salendo verso l’Argnaccia. Quando il bosco si dirada raggiungiamo l’alpeggio dell’Argnaccia (1h), pianoro di origine glaciale caratterizzato da un piccolo laghetto e numerosi nuclei di baite. Un cartello indica la direzione per l’alpe Cangello, che si raggiunge per pendii poco ripidi tra macchie di bosco ed ampie radure passando per l’alpe Cima ed Orello (1h e 30). Cangello, in bella posizione, è costituito da un notevole numero di baite quasi tutte ristrutturate raccolte intorno alla piccola chiesetta di San Bernardo.”

Arrivati al Cangello togliamo le ciaspole che, grazie all’abbondante innevato, abbiamo calzato fin dalla partenza e ci accomodiamo sul sagrato della chiesetta che grazie al suo tetto sporgente ci concede uno spazio libero dalla neve dove ci possiamo accomodare per consumare il nostro pranzo che ci gustiamo unitamente al paesaggio che, ricoperto da una spessa coltre di neve è certamente uno dei più affascinanti spettacoli che la natura possa offrire. Terminata la sosta, scattiamo la immancabile foto ricordo e ci rimettiamo in movimento. Ripercorrendo a ritroso il percorso fatto in salita, ritorniamo al vasto pianoro dell’Arniaccia su cui sono disseminate le numerose baite che con le loro forme arrotondate emergono dalla coltre bianca. Il paesaggio fiabesco dell’alpe ammantato di neve e la vista splendida delle montagne innevate che fanno da sfondo, offrono uno spettacolo imponente e suggestivo. Osservando questo spettacolo della natura cerchiamo, senza riuscirci, di immaginare la vita quotidiana di chi in questi luoghi ci trascorreva interi inverni lavorando duramente nel silenzio rotto dal suono dei campanacci del bestiame presente, oggi in questo luogo deserto, in mancanza dei suoni dei campanacci che in estate ci accompagnano lungo tutto l’itinerario, ci è dato di apprezzare un silenzio quasi irreale. Raggiungiamo la croce posta sul poggio da cui si gode di una stupenda vista panoramica sul sottostante paese di Campertogno che, innevato appare ancora più suggestivo. Ritornati alla  Cappella del Laghetto, incontriamo e facciamo conoscenza con Francesca, Federica, Alice e Pluto che approfittando della stupenda giornata di sole sono salite per godersi il fiabesco paesaggio. Salutate le simpaticissime ragazze ci immettiamo nuovamente sulla mulattiera, ancora abbondantemente ricoperta dalla neve, ed in breve ritorniamo alle auto. Il seguito della giornata va come sempre succede quando frequentiamo la valle, varie soste per saluti e rifornimento viveri prima di concludere una stupenda giornata in un luogo che con la neve diventa una grande attrattiva.  

L’itinerario “escursionistico ”, praticabile in qualsiasi stagione,  è annoverato tra i “ Sentieri dell’arte sui monti della Valsesia ” e si sviluppa nel territorio dell’Alta Valgrande del Sesia. Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili consultando il sito: http://www.giannimolino.it/Home.php