Come arrivare:
Percorrere la A 26, da cui si esce al
casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la
Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per
Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa
i paesi di Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per
giungere dopo circa 23 Km a Campertogno.
Campertogno,
situato nella medio-alta Val Grande, è certamente il più
pittoresco paese dell'intera valle così come lo descrive
il Ravelli nel suo celebre libro Valsesia e Monte Rosa,
si trova poco al di sotto della confluenza del torrente
Artogna con il Sesia a 12 km da Alagna si adagia ai lati
del Sesia, dove la valle si stringe. Per noi è oramai
tradizione ritornare a Campertogno per salire all’Alpe
Cima o, a seconda del periodo, agli alpeggi
superiori dove il nostro amico Sergio si reca
abitualmente per pascolare il suo bestiame: questo sino
ad ora è avvenuto nel periodo estivo/autunnale. Viste le
copiose nevicate di questo periodo ci siamo riproposti
di salire anche con la neve per vedere come si presenta
il paesaggio ammantato di bianco, e nello stesso tempo
passare in paese per salutare l’amico e rifornirci dei
genuini prodotti tipici locali. La salita si svolge
sempre lungo l’abituale percorso già più volte
descritto, per cui tralasciamo i dettagli
precedentemente indicati e per non essere ripetitivi,
riportiamo la descrizione dell’itinerario così
come relazionato sul sito :
www.invalsesia.it.
“ Il
sentiero che
porta all’Alpe Cangello ha le caratteristiche tipiche
dell’itinerario valsesiano: una mulattiera si addentra
nel bosco, fiancheggiata da cappellette votive, fino ad
arrivare all’alpeggio dell’Argnaccia. Il sentiero si
snoda sulla sponda destra del Sesia e ci conduce fino al
pianoro di origine glaciale dell’Argnaccia. La partenza
è in frazione Tetti dove,
seguendo il segnavia 78 e le indicazioni per Argnaccia e
Cangello iniziamo un percorso che in breve tempo ci
conduce all’Oratorio
della Madonna degli Angeli (15
min.). Qui abbiamo la prima occasione di osservare il
territorio di Campertogno dall’alto. Il
percorso è caratterizzato da 15
cappellette che fiancheggiano il sentiero che
attraversa diverse località – Scarpiolo, Il Selletto,
Scarpia – fino a giungere al Santuario
della Madonna del Callone (45
min.). Da qui la vista
spazia su Campertogno e
le sue frazioni e, a destra, sull’Alpe
di Mera. Si
prosegue nella faggeta salendo
verso l’Argnaccia. Quando il bosco si dirada
raggiungiamo
l’alpeggio dell’Argnaccia (1h),
pianoro di origine glaciale caratterizzato da un piccolo
laghetto e numerosi nuclei di baite. Un cartello
indica la direzione per l’alpe Cangello, che
si raggiunge per pendii poco ripidi tra macchie di bosco
ed ampie radure passando per l’alpe Cima ed Orello (1h
e 30). Cangello, in bella posizione, è costituito da un
notevole numero di baite quasi tutte ristrutturate
raccolte intorno alla piccola chiesetta
di San Bernardo.”
Arrivati al Cangello togliamo le ciaspole
che, grazie all’abbondante innevato, abbiamo calzato fin
dalla partenza e ci accomodiamo sul sagrato della
chiesetta che grazie al suo tetto sporgente ci concede
uno spazio libero dalla neve dove ci possiamo accomodare
per consumare il nostro pranzo che ci gustiamo
unitamente al paesaggio che, ricoperto da una spessa
coltre di neve è certamente uno dei più affascinanti
spettacoli che la natura possa offrire. Terminata la
sosta, scattiamo la immancabile foto
ricordo e
ci rimettiamo in movimento. Ripercorrendo a ritroso il
percorso fatto in salita, ritorniamo al vasto pianoro
dell’Arniaccia su cui sono disseminate le numerose baite
che con le loro forme
arrotondate
emergono dalla coltre bianca. Il paesaggio fiabesco
dell’alpe ammantato di neve e la vista splendida delle
montagne innevate che fanno da sfondo, offrono uno
spettacolo imponente e suggestivo. Osservando questo
spettacolo della natura cerchiamo, senza riuscirci, di
immaginare la vita quotidiana di chi in questi luoghi ci
trascorreva interi inverni lavorando duramente nel
silenzio rotto dal suono dei campanacci del bestiame
presente, oggi in questo luogo deserto, in mancanza dei
suoni dei campanacci che in estate ci accompagnano lungo
tutto l’itinerario, ci è dato di apprezzare un silenzio
quasi irreale. Raggiungiamo la
croce posta sul poggio da
cui si gode di una stupenda vista panoramica sul sottostante
paese di Campertogno che,
innevato appare ancora più suggestivo. Ritornati alla
Cappella del Laghetto, incontriamo e facciamo conoscenza
con Francesca,
Federica, Alice e Pluto
che approfittando della stupenda giornata di sole sono
salite per godersi il fiabesco paesaggio. Salutate le
simpaticissime ragazze ci
immettiamo nuovamente sulla mulattiera,
ancora abbondantemente ricoperta dalla neve, ed in breve
ritorniamo alle auto. Il seguito della giornata va come
sempre succede quando frequentiamo la valle, varie soste
per saluti e rifornimento viveri prima di concludere una
stupenda giornata in un luogo che con la neve diventa
una grande attrattiva.
L’itinerario “escursionistico ”,
praticabile in qualsiasi stagione, è annoverato tra i “
Sentieri dell’arte sui monti della Valsesia ” e si
sviluppa nel territorio dell’Alta Valgrande del Sesia.
Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili
consultando il sito: http://www.giannimolino.it/Home.php
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