Come arrivare:
da Verbania Trobaso si prosegue per Cambiasca e si entra
in Vallintrasca, superata la frazione di Ramello si
percorrono circa 3 Km., giunti al ponte, si svolta a
sinistra e si inizia la ripida salita che in altri 3 km
porta ad Intragna.
Si
prosegue su strada asfaltata che sale a tornanti per
altri 4 Km. e termina con un ampio parcheggio poco a
monte dell’alpe Gabbio.
Fare
il bis:
esclamazione con la quale il pubblico chiede la
ripetizione di un brano di uno spettacolo o di un
concerto appena terminato, o l’esecuzione di un pezzo
non previsto dal programma o, aggiungiamo noi, la
ripetizione di una riunione conviviale. Era quanto da
noi sperato al termine del recente “ meeting dei Babbi
Natale ” tenutosi presso il Rifugio Dumenza. Grazie alla
disponibilità e all’ospitalità di Avio, viene offerta
alla SPA la possibilità di replicare, presso la sua
baita, la straordinaria adunata: inutile dire che la
proposta, viene accolta con entusiasmo per ritrovarsi
ancora a festeggiare la fine dell’anno che se ne va
all’insegna del divertimento e in compagnia. Avio
propone di salire al Todem e poi ridiscendere a Sunfaì
dove presso la sua baita ci potremo ristorare con una
pastasciuttata e “ bissare ” i festeggiamenti
prenatalizi. Accogliamo il cortese invito e
ci ritroviamo a Cambiasca e da qui, addentrandoci nella
incassata Valle Intrasca, raggiungiamo il bivio di Ponte
Nivio dove ancora sorge il caseggiato che ospitava
l’antica osteria di cui ora rimane solo l’insegna.
Percorrendo la stretta rotabile, lo sguardo viene
attratto dai vari paesi: Caprezzo, Intragna, Scareno ed
Aurano, che tutti disposti a mezzacosta della montagna
sul versante esposto al sole invitano a salire. Superato
il ponte si prende a sinistra la strada che, in
ripida salita, supera diversi tornanti e raggiunge il
soleggiato balcone, su cui sorgono le antiche case in
pietra tutte collegate tra loro mediante strette
vie gradinate che, seguendo la tormentata morfologia
della montagna, costituiscono e caratterizzano il
piccolo paese di Intragna: un tempo molto popolato
nonostante l’ostilità del luogo. Superate le ultime case
la strada raggiunge la frazione di Cambiesso che si
oltrepassa per percorrere l’ultimo tratto ed arrivare
all’area
di sosta in località Alpe Gabbio.
Lasciata l’auto al termine della strada, ci carichiamo
sulle spalle gli zaini e ci incamminiamo lungo l’ampia
scalinata che sale sulla destra e raggiungiamo la
trattorabile che prosegue nel bosco e ci introduce all’alpeggio
di La Piazza
m. 1189. Continuando a seguire lo sterrato, dopo una
breve salita, proseguiamo nell’ampio pianoro che conduce
all’Alpe
Sunfai
m. 1247 dove raggiungiamo la baita che ospiterà il “ bis
” del nostro raduno conviviale. Poco prima di
raggiungere l’alpeggio, a destra, su di una roccia poco
discosta dal sentiero, la scultura raffigurante “
l’Uomo Orante
” accoglie gli escursionisti in transito. L’aria tersa e
la giornata particolarmente limpida permettono di godere
il bel panorama in cui spiccano il
Lago
Maggiore ed i laghi varesini,
a est le Grigne e il monte Generoso, e ad ovest
l’imponente mole del Monte Rosa, sovrasta i
monti di Val Grande.
Giunti alla baita, depositai gli zaini, Avio io e
Marietto decidiamo di fermarci per dedicarci ai lavori
di preparazione del pranzo e per riscaldare il locale
che nonostante la bella giornata risulta alquanto
freddino. Nel frattempo il “
gruppo Duracell
” procede lungo l’itinerario prefissato e si incammina
lungo il sentiero che risalendo il ripido pendio,
transita dal
diroccato Alpe Trecciura
e raggiunge la sommità del Pizzo m.1644. Dal Pizzo il
sentiero percorre il
filo di cresta
e prosegue in direzione del Monte Todum sulla cui
sommità si erge la
Croce Avis
m. 1667. Nel mentre noi rimasti di corvè, abbiamo
riscaldato ben bene il locale, preparato gli antipasti e
messo le pentole con l’acqua a bollire in modo da essere
pronti quando si udrà il fatidico grido: “butta la
pasta”. Nel mentre la compagnia dei camminatori, scende
la dorsale erbosa raggiungendo la
Cappella del Piancavallone
da cui piegando a sinistra dirigono in direzione del
Rifugio del Pian Cavallone
per immettersi sul sentiero che percorre la
lunga dorsale a mezzacosta
che li riporta a Sunfaì dove viene pronunciato il
fatidico grido. Riunitici tutti nuovamente,
ci si accomoda a tavola
e si dà il via alla seconda parte del programma che
prevede stuzzichini ed affettati vari. Nel contempo le
penne rigate giungono a cottura e
condite con ottimo sugo
al peperoncino, vengono servite agli affamati commensali
che dimostrano di gradire quanto servito, si continua
con formaggi misti, il classico panettone, spumante
rigorosamente italiano, caffè e ammazzacaffè. Purtroppo
le corte giornate ci costringono ad affrettare il
rientro per cui tralasciamo i vari sfottò e diamo corso
alle operazioni di
lavaggio stoviglie
e riassetto della baita che ci ha ospitato, operazioni
che avvengono sotto
l’attenta sorveglianza della scrupolosa commissione di
controllo.
Rimesso tutto in ordine, il tempo di scattare la foto
ricordo e poi
tutti in marcia
per il rientro alla base, non tralasciando di lanciare
gli ultimi sguardi al panorama che sfila sotto i nostri
occhi. Al termine di questa giornata è doveroso da parte
nostra esprimere ad Avio il nostro più sentito
ringraziamento per l’ospitalità e la disponibilità che
ha dimostrato nei nostri confronti, e a tutti i
componenti della SPA per la simpatia ed amicizia
comprovata nella giornata.
Ritornati alle auto, ci salutiamo scambiandoci
reciprocamente gli auguri per un felice Anno Nuovo:
auguri che estendiamo anche a tutti voi che ci leggete
Vedi anche :www.cappef.com
Tanti
auguri di Buon 2015
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