Come arrivarci:
Stresa è raggiungibile sia in auto che in
treno che in bus. Per praticità indichiamo come
arrivarci in auto: Autostrada A26 direzione Gravellona
Toce Uscire a Carpugnino, voltare a destra, seguire
indicazioni Stresa, 6Km. Parcheggio in zona stazione
FFSS.
Gli
amici del CAI di Villadossola, nell’ambito del
progetto finalizzato a far conoscere il territorio del
VCO per utilizzarlo in tutte le sue reali possibilità,
proseguono nel programma di collaudo dei vari itinerari
riservando particolari attenzioni ai luoghi, manufatti,
cultura e natura delle zone visitate. Oggi il programma
prevede di percorrere il tratto da Stresa a Belgirate,
muovendosi non su quella che normalmente è la via di
transito lungo la SS N°33 del Sempione, bensì camminando
sul “ sentiero dei castagni ” che, scorrendo fra fitti
boschi attraversa a mezza costa il fianco orientale
delle colline che fiancheggiano il bacino inferiore del
Lago Maggiore e che prende il nome di “ Vergante
”. Come oramai consuetudine, per l’occasione ci
ritroviamo con gli amici a
Stresa presso l’imbarcadero
e da lì partiamo in direzione del Palazzo di Città da
cui ci incamminiamo lungo
Via Rosmini, lasciamo la strada asfaltata ed
iniziamo a risalire
l’antica strada romana che prende avvio in
corrispondenza del confine tra il Parco di Villa
Pallavicino ed il Collegio Rosmini. Dapprima saliamo
lungo la “
Via vecchia per Passera ” che poi si
trasforma in sentiero e prosegue nel bosco raggiungendo
l’abitato di Passera m. 310 posto a balcone sul lago.
Qui sorge
la chiesetta dedicata alla Presentazione di Maria al
tempio. La leggenda fa risalire la
costruzione al 1675, quando un mercante di vino
sopravvissuto ad una tempesta che lo sorprese in mezzo
al lago lo fece costruire per la grazia ricevuta.
Continuando nel bosco raggiungiamo i ruderi del “
mulino del Togn ” con la vicina
malandata cappella. Il cammino prosegue ed
entriamo nuovamente nel bosco che percorriamo per circa
1 Km. prima di sbucare nell’abitato di Brisino m.412 da
cui si gode di una splendida vista sul Lago Maggiore.
Brisino, anticamente, era un paese prevalentemente
agricolo con vigne e frutteti che si affacciavano in
pieno sole sulle sponde del Lago. Il piccolo centro
storico ristrutturato risale al 1800 e vi è presente
anche l’unico Monumento Nazionale del Comune di Stresa,
la “Chiesa Romanica” risalente al 1300 dedicata a
S.Albino, oltre alla Chiesa Parrocchiale del 1700
dedicata alla Santissima Trinità. Dal
cimitero seguendo le
indicazioni per San Paolo,
una bella mulattiera scorre fra
alti muri di pietra che sorreggevano i
terrazzamenti in cui venivano coltivate numerose varietà
di alberi da frutto, segale, patate e cereali. La bella
giornata ci permette di gustare appieno gli spettacolari
scorci panoramici che si affacciano sul lago e
proseguiamo sino a giungere alla deviazione per la
piccola
chiesa romanica di San Paolo che raggiungiamo
effettuando una breve salita. Nell’antistante radura, a
monte dell’edificio, su di un
grosso masso sono ancora visibili diverse
coppelle mentre nell’abside della chiesa un
affresco rappresenta la figura di Cristo e la
teoria degli apostoli. Ritornati sulla mulattiera,
oltrepassiamo un prato in cui spiccano una gran quantità
di
narcisi fioriti ed iniziamo a scendere in
direzione di Belgirate, passando fra alte mura adornate
da bellissime
fioriture primaverili. Ritornati sulla strada
asfaltata, la percorriamo per un breve tratto fino ad
incontrare
l’inizio del sentiero che, supera alcune
cappelle votive e scende a raggiungere il piazzale della
chiesetta gotica di Santa Maria, più nota
come “ Chiesa Vecchia ”, con il suo svettante campanile
romanico ed il
seicentesco porticato, le cui origini
risalgono all’anno mille. Dal panoramico sagrato,
percorriamo “ Via Chiesa Vecchia ” e
sottopassata la ferrovia, giungiamo alle
prime case di Belgirate dove un
bellissimo murales adorna una parete del
parco giochi comunale, una visita al bel
lavatoio e poi discendiamo
lo scalone che ci conduce alla strada
litoranea. Dopo una passeggiata lungolago, raggiungiamo
il Ristorante La Terrazza dove effettuiamo la
sosta pranzo. Al termine del pasto, in attesa
dell’orario di imbarco, ci rechiamo in “ Piazza del
Sciat ” dove sorge il monumento dedicato al rospo.
Memori della famosa fiaba, Fiorella si immedesima nella
principessa in grado di sconfiggere il sortilegio della
strega cattiva che aveva costretto il principe in quello
sgradevole corpo e
bacia il rospo per vedere l’effetto che fa.
Come nella fiaba, dopo il bacio liberatorio e con
grande sorpresa di Fiorella, il rospo ritorna
ad essere principe e tutti vissero felici e contenti.
Dopo questa piacevole finzione, raggiungiamo
l’imbarcadero e ci imbarchiamo sul
battello per Stresa che prima effettua uno
scalo all’eremo
di Santa Caterina del Sasso. Dal lago
osserviamo il
complesso monastico, anche questo sorto ad
opera di un ricco mercante del tempo che, scampato ad un
naufragio sul lago vi si ritirò per condurre il resto
dei suoi giorni in preghiera e solitudine. Ripresa la
navigazione ora il battello riattraversa il lago e
dirige la sua prua verso Stresa dove
approdiamo dopo una bella e piacevole
navigazione concludendo una escursione che ci ha visto:
prima percorrere le antiche mulattiere e i percorsi
devozionali che univano i vari villaggi immersi nei
boschi di castagni e successivamente la più grande via
d’acqua che permetteva i collegamenti fra le varie
sponde del lago. Un collaudo decisamente positivo ed un
itinerario consigliato per trascorrere una piacevole
giornata.
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