Val Bognanco

Passo di Monscera m.2103

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:14-Agosto-2014                             

 Partenza da: S. Bernardo m. 1628
 Dislivello totale: m. 530
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Domodossola. Usciti dalla Statale, si svolta a destra, si continua per Domodossola, per poi  seguire sulla provinciale 68 della valle Bognanco. Raggiunta la località termale si prosegue, risalendo diversi tornanti,  per Graniga/ S. Bernardo fino a raggiungere il parcheggiando nei pressi della chiesetta.
 

Giunti a S. Bernardo parcheggiamo l’auto sul piazzale di fronte al rifugio S. Bernardo. Ci incamminiamo lungo il sentiero,  identificato dal segnavia  (D8) che, inoltrandosi nel bosco ci porta a raggiungere il ponte sul Rio Rasiga (h0,15) che superiamo per iniziare a salire lungo la trattorabile che ci permette di arrivare nei pressi dell’Alpe Arza m. 1754 (h0,30;0,45) dove, al cospetto della Cima Verosso sorge il Rifugio Al Dosso, tristemente chiuso . Continuiamo a seguire la trattorabile e giunti al bivio per il Lago di Agro, decidiamo di raggiungerlo, quindi proseguiamo per un bellissimo sentiero ben evidente, ed eccoci al bellisimo e incantevole Lago di Agro.m 2022 (h.0,40-1,25).Scattate le foto ripartiamo, sul percorso incontriamo un'altro laghetto,percorriamo delle splendide radure per sbucare sul pianoro  dell'alpe Monscera m 1971 (h0,20-1,45). Lasciamo  l'alpe alla sinistra e continuiamo sulla strada  in uno spettacolare ambiente alpino,  sullo sfondo appare l’inconfondibile parete inclinata del Pizzo Pioltone, che sovrasta l’ampia sella del Passo di Monscera m. 2105, deturpato dalla presenza dell’invadente elettrodotto con il quale importiamo l’elettricità dalla Svizzera.  Passando alti sul piccolo lago del passo, raggiungiamo la sommità (h1,00;2,45) dove: una palina e un enorme traliccio delimitano il valico che mette in comunicazione l’Ossola con il Vallese.La spettacolare giornata ci permette di osservare in tutta la sua grandiosità il famoso “ trittico del Sempione ″ e di scattare un considerevole numero di foto. Una gelida aria, che sempre spira sul passo, ci convince ad abbandonare la zona, e di trovare un posto riparato dal vento  per la sosta pranzo. Terminata la sosta ci dirigiamo  in direzione del Rif. Gattascosa m. 1993 che raggiungiamo agevolmente (h0,30;3,15). Oggi al rifugio c'è parecchia gente ,e dopo aver ammirato il panorama, ci incamminiamo in direzione del Lago di Ragozza tra larici rododendri e mirtilli. La discesa avviene sul pendio  lungo la ben marcata traccia che ci conduce a fiancheggiare il Lago di Ragozza , continuando a seguire il sentiero, percorriamo  i ripidi costoni del secolare lariceto fino ad uscire dal bosco e raggiungere la stupenda piana di Ridorosso m. 1831, nota come la Torbiera di Gattascosa.  Rientrati nel bosco, si discende ancora per un tratto fra gli enormi larici fino a sbucare sulla strada consortile che si segue in discesa fino a raggiungere la radura su cui sorge il Rifugio S. Bernardo (h1,15;4,30).