Come arrivare:
Per chi
viaggia in auto l'uscita autostradale più comoda è
quella di Gravellona. All'uscita dell'autostrada
seguire le indicazioni per Omegna .
Giunti a Omegna parcheggiare vicino alla caratteristica
ciminiera.
Riporto
la descrizione del percorso così com’è pubblicata dal
sito della Pro Loco di Omegna, modificando la partenza e
il ritorno, aggiungendo alcune fotografie per illustrare
il cammino. Lasciata la macchina nel parcheggio della
ciminiera, (ultimo manufatto rimasto della vecchia
ferriera Cobianchi) ci si porta verso la frazione Verta
da dove si sale al Ronco .Il
sentiero supera la massa rocciosa ed entra nel
bosco, poi sale a destra lungo una diagonale che ci
porta nel bosco “la selva”; lasciamo la
piccola casa sulla destra e ritorniamo nel prato,
sempre salendo verso nord e raggiungiamo l’Alpe
Bertogna (584m). Vale la pena sostare un attimo
all’alpeggio e superate le tre case, sul
prato dopo il grande castagno, troviamo il punto
panoramico. -Ritorniamo al sentiero che dopo la
sorgente, l’ultima prima della vetta, si alza nel bosco
in un tratto di grossa pietraia e poi lungo un
avvallamento detto la “bocchetta”.
Con un tornante ci portiamo sul lato nord in diagonale,
sotto la dorsale che sale verso la vetta. Qui il
castagno cede posto al rovere, al sorbo e a qualche
isolato faggio.Salendo, si giunge ad una terrazzata, la
“prea piata” con due pietre spianate. Si prosegue con
una serie di tornanti. Alla nostra sinistra osserviamo
la valle del Rio dell’Inferno e sopra di essa la
fantasiosa cresta rocciosa che sale verso l’alto.
-Quando il sentiero si inerpica fra grossi massi di
granito scuro, siamo alla “gravina”, sotto i piedi “dell’Om
de Crusnall” che si alza sopra di noi a 1074m.
Quando il sentiero curva decisamente a destra e sale fra
l’erba alta possiamo ammirare la grande torre rocciosa
dell’Om. -Raggiungiamo la sella della dorsale nel bosco
“pian
delle betulle” dove lo spettacolo è unico: il
lago sottostante, la valle dei due torrenti e le
strane forme rocciose sopra di noi. Il sentiero prosegue
nel breve bosco e quando curva verso destra occorre
stare molto attenti perché l’esposizione al vuoto è
forte. Superiamo una roccetta e aggirati due massi,
eccoci nel falsopiano, e sempre dritti, sotto la cresta,
raggiungiamo la faggeta, prendiamo a destra e sbuchiamo
sotto il grande sasso nei pressi della sorgente appena
sopra l’impianto di ski-lift , dove,di fronte, si vede
la cima che
raggiungiamo. Dopo la pausa pranzo nei pressi della
baita del CAI di Omegna torniamo a valle seguendo il
percorso segnalato verso i i tre alberi, si scende prima
sui prati e poi prima di raggiungere un
tratto roccioso si vede in basso sulla destra lo
spuntone dell'Omo 1239 m. poi si
entra nel bosco raggiungendo la località
Tre Alberi 876 m. qui scendiamo all’alpe
del Barba 759 m. poi superando i ruderi dell’alpe
del Tredes 618 m. si ritorna ad Omegna.
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