Come arrivare:
Autostrada MI-TO
uscendo a Santhià, quindi raggiungere Cavaglià
dove si posteggia l’auto. Poi con l’autobus a
Ivrea. Dalla stazione FF.SS. a Pont Saint
Martin.
Ci
incamminiamo lasciando la stazione FF.SS. alle nostre
spalle per
via della Resistenza sino al centro paese, prima di
iniziare il cammino, visitiamo il
ponte romano. Il ponte è un manufatto poderoso con
un unico arco,formato da blocchi ben squadrati di gneiss
e micacisti che poggiano sulla viva roccia.Terminata la
visita seguiamo la
sagoma bianca del pellegrino
che lungo una
salita tra i vigneti fino a raggiungere
la cappella di San Rocco
risalente al XVII secolo,
Dalla cappella si a una splendida vista sulla
vallata e
sull’anfiteatro di Carema. Sempre tra bellissimi
pergole sostenute da
pilastri a forma di tronco di cono raggiungiamo
Carema,
caratteristica per i suoi vigneti abbarbicati sui
terrazzamenti creati dall’uomo
sulle pendici della montagna: una vera opera d’arte,
come il nobile e raro vino Carema, prodotto unicamente
qui.Da
qui scendiamo sulla provinciale per un chilometro poi
di nuovo su
sentieri e carrareccie si passano borghi fontane
e chiesette . In lontananza si scorge il
castello di Montestrutto costruito su un piccolo
promontorio, ci avviciniamo passando sotto. E' l'ora di
pranzo ci fermiamo a mangiare presso un area attrezzata
vicino ad una parete di arrampicata,
il Vertical Rock. Terminato la pausa pranzo
raggiungiamo quindi Borgofranco D’Ivrea attraversando
la caratteristica zona dei
“Balmetti”. Poi per un suggestivo bosco di
fondovalle raggiungiamo Montaldo Dora antico borgo
mediovale. Qui siamo nella zona dei cinque laghi,area di
particolare interesse naturalistico, ai piedi della
rocca su cui sorge il
castello di Montaldo Dora del XV secolo .
Proseguiamo
attraverso
una suggestiva passeggiata tra i boschi e vigneti che
circondano il
Lago Pistono e
le curiose Terre
Ballerine,
lungo il percorso si può
ammirare il
Castello
di Montaldo Dora,
antico fortilizio difensivo restaurato alla fine del
1800 dall’architetto Alfredo D’Andrade.
Attraversando l'area del lago su sentieri di collina
entriamo nel territorio di Ivrea. Entriamo in Ivrea
passando a fianco del Castello detto anche
“castello dalle torri rosse” sino alla stazione
ferroviaria dove nelle vicinanze c’è
l’ostello dove pernottiamo. La struttura è situata
sulla sponda destra del
fiume Dora Baltea, immersa in una vasta area verde
,all’interno del complesso sportivo Canoa Club Ivrea. La
mattina seguente attraversiamo il
fiume passando davanti alla
Torre di Santo Stefano . Fu il campanile
dell’abbazia benedettina risalente
al XI secolo uno degli esempi di romanico in piemonte,
restaurata nel 2000 oggi è all’interno dei giardini
pubblici . Raggiungiamo
Burolo e da qui
Bollengo dove pranziamo su
un'area attrezzata. Proseguiamo tra strade e
sentieri passando dalla
Chiesa Romanica dei Santi Pietro e Paolo risalente
al XI secolo. Ora siamo sulle falde della grande morena
lasciata dal Ghiacciaio Balteo denominata “ La Serra”
che racchiude dal lato est con circa 18 Km di lunghezza.
Entriamo in Palazzo Canavese affacciato sulla pianura
sottostante con la
Chiesa seicentesca dedicata a San Genesio .Quindi
proseguiamo per
Piverone antico ricetto del XII sec., il quale ci
accoglie con la sua imponente
Torre Porta di origine mediovale. Uscendo dal centro
abitato e avviandosi tra
bellissimi sentieri collinari verso Viverone
raggiungiamo l’area dove sorgeva
l’antica borgata di Livione , qui si trovano i resti
di un luogo di culto abbandonato da tempo il
“Gesuin” chiesa costruita nel IX sec. dedicata a
San Pietro.
Viverone in posizione panoramica si affaccia sul
lago, attraversiamo la parte antica e raggiungiamo
Roppolo con il suo
Castello del X sec. ,posto in posizione strategica .
Infine raggiungiamo Cavaglià ultimo insediamento sulle
pendice della serra , così si conclude il nostro
percorso
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