Val Sesia

Rifugio Ferioli m. 2264

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:5-6-7 Settembre-2014                                                     

 Partenza da: Rima m. 1411
 Dislivello totale: m. 913
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivarci: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10 Km. a Rimasco. A ridosso della chiesa parrocchiale troviamo il bivio per Rima sulla sinistra, si percorrono altri 7,5 Km. e si arriva all’ingresso del paese dove si parcheggia l’auto.

 

Parafrasando la celebre poesia  “ i pastori ″, e scusandoci con Gabriele D’Annunzio, anche noi possiamo dire: “ Settembre andiamo è tempo di migrare ″ ma anziché lasciare i pascoli montani per scendere a valle, la nostra è una “ transumanza ″ in senso opposto: cioè lasciamo la pianura per salire al monte. Infatti è passato un altro anno e siamo di nuovo a Settembre, il mese che ci vede impegnati nel nostro annuale turno di gestione presso il Rifugio Ferioli. Questo turno ha per noi un significato particolare, infatti correva l’anno 1994 quando, per la prima volta, salimmo pieni di dubbi e timori per quello che sarebbe stato il nostro primo servizio di gestione. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e ci ritroviamo a salire per ospitare gli escursionisti di passaggio e gli amici che ci verranno a trovare per celebrare con noi i nostri vent’anni di presenza al rifugio. Volendo fare un bilancio di questi anni di gestione, possiamo dire che la nostra passione ci è costata impegno e fatica sempre crescente, ricavandone in cambio, soddisfazioni e gratitudine da parte degli escursionisti e degli amici che sono saliti al rifugio per trascorrevi una notte o anche una sola giornata in nostra compagnia per scambiare quattro piacevoli chiacchiere nel nostro accogliente rifugio. Come nostra abitudine saliamo da Rima lungo il sentiero contrassegnato con il N° 96 ( con la nuova numerazione 296 ), percorso già più volte descritto, per cui passiamo direttamente a raccontare le due giornate di gestione. Io Claudio e Luciano saliamo nella mattinata di Venerdì e arriviamo al rifugio alle ore 12 dove incontriamo: Anke, Michael, Anton e Karin, 4 escursionisti che stanno percorrendo il GSW che si soffermano al rifugio sino al pomeriggio per poi scendere ad Alagna. Nel pomeriggio veniamo raggiunti da Attilio, l’amico del Gruppo Escursionisti Valgrande che ci sarà di grande aiuto nel preparare l’accoglienza ai consoci che hanno in programma la gita sociale nella giornata di Domenica. Preparata e consumata la cena, rigoverniamo le stoviglie e concordato il menù per la giornata del Sabato, ci infiliamo sotto coperta augurandoci di poter godere di una bella giornata. La mattina del Sabato si presenta soleggiata e quindi ci aspettiamo che salgano al rifugio diversi escursionisti per cui diamo immediatamente il via alle preparazioni di quanto andrà a comporre il menù del giorno. Le nostre aspettative non vanno deluse. Ritornano a farci visita Paola, Davide Samuele e Tommaso ( La montagna dei Ragazzi ), guidati dal simpatico Toby, che molto gentilmente ci omaggiano di un loro graditissimo ricordo. Verso l’ora di pranzo, veniamo raggiunti da diverse comitive che sono salite a trovarci per stare in nostra compagnia e godere dello spettacolo che si ammira da quassù. Grazie alla bella giornata e alla mite temperatura, facciamo accomodare i nostri ospiti sulla terrazza panoramica e alle ore 12 in punto, iniziamo a servire quanto preparato che, con nostra grande soddisfazione, viene molto apprezzato. Il tempo passa in fretta e man mano gli ospiti ci salutano ed iniziano a far ritorno verso valle. Ma come si dice : “ gente che va, gente che viene ″ e in serata giungono al rifugio  Peppo e Lucia, Tino e Maurizio che volendo trascorrere una serata in compagnia, costituiscono l’avanguardia del gruppo che salirà il giorno successivo, dopo di loro arriva anche Andrea con la sua compagnia, inutile dire che la serata si movimenta e trascorre molto piacevolmente. Arrivano le telefonate dei vari amici che ci preavvisano che a salire saranno in molti per cui cominciamo a predisporre per il giorno seguente. La mattina di Domenica ci vede svegli  di primo mattino e subito ci mettiamo all’opera per preparare quanto abbiamo intenzione di far trovare ai nostri ospiti di giornata. Tra gli amici che ci raggiungeranno, sappiamo che ci sarà Fabio, un vecchio amico che condivide la nostra passione pubblicando sul web “ Malati di Montagna ″ le escursioni  compiute da lui e dalla sua compagnia, il Gruppo Escursionisti Valgrande e molti altri che arriveranno anche senza preavviso. La giornata si mantiene abbastanza bene e ciò fa sì che all’ora di pranzo ci ritroviamo con un gran numero di amici che,  sono saliti a trovarci per festeggiare con noi il nostro 20° anno di gestione e per continuare quella che oramai è quasi diventata una tradizione. Sarebbe difficile per noi ricordarli tutti singolarmente con il grave rischio di dimenticarne qualcuno per cui inseriamo nel nostro fotoalbum le foto scattate in compagnia di alcuni di loro, scusandoci con gli amici con cui non abbiamo avuto il tempo di condividere neanche un’istantanea. Nel corso della giornata, la presidente del GEV, a simboleggiare il legame di amicizia instaurato con la nostra sezione, ci consegna il gagliardetto della loro associazione. Trascorse alcune ore in piacevole compagnia gli amici iniziano ad abbandonare il rifugio ed in breve ci ritroviamo soli: gli ultimi escursionisti a raggiungerci sono Greta e Nicola. Dopo la loro partenza, diamo corso ai vari lavori che servono per rimettere la struttura in ordine, per consegnarla al turno che subentrerà nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo trovata, e per completare in bellezza il nostro turno ci concediamo un succulento risotto con funghi, poi stanchi ma molto soddisfatti, a nanna in attesa dell’indomani, che ci auguriamo sia soleggiato. Fortunatamente al nostro risveglio ci aspetta una giornatona, l’aria è tersa ed il cielo di un blu cobalto da lasciare senza respiro per cui, fatte le ultime pulizie, si procede alla chiusura e ci incamminiamo sulla via del ritorno. Ripercorrendo a ritroso il sentiero fatto in salita, raggiungiamo Rima che in questa luminosa giornata ci appare in tutta la sua caratteristica bellezza: balconi fioriti e antiche case Walser rendono il paese un vero gioiellino. Al termine del nostro turno, possiamo dire di essere più che soddisfatti per come sono andate le cose e per le dimostrazioni di affetto e gli apprezzamenti pervenutici da parte di tutti coloro che sono saliti al rifugio per rivederci, trasformando le due giornate di gestione in una vera e propria festa. Amici che, comunque vada, hanno lasciato un segno nella nostra vita e dei quali ci ricorderemo e che ci mancheranno quando, con il passare degli anni, non potremo più salire per il nostro turno di gestione.

Ringraziamo gli amici che sono venuti a trovarci e, incrociando le dita, a tutti diamo appuntamento al prossimo anno. Giorgio e Claudio.

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