Val Chisone

Il Forte di Fenestrelle
 

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:12-Giugno-2014                                                    

 Partenza da: Fenestrelle m. 1152
 Dislivello totale: m. 650
 Difficoltà:E
 Effettivo cammino h: 6

Come arrivare: Da Torino immettersi sulla tangenziale in direzione Pinerolo (e poi all'altezza di Pinerolo, senza uscire dalla tangenziale, seguire le indicazioni per Sestriere). A Perosa Argentina si prosegue sulla strada statale n. SSR 23 fino a Fenestrelle.
 

Molto prima di ospitare le Olimpiadi Invernali, le valli Chisone e Germanasca, definite dal 2006 le montagne olimpiche, per molti anni sono state linee di demarcazione ed ancora  conservano i resti di fortificazioni sia sul versante italiano che su quello francese. Fra tutte si distingue il Forte di Fenestrelle, costruzione iniziata nel 1727 subito dopo la pace di Utrecht (1713) dai Duchi di Savoia e proseguita fino al 1836. Ciclopica opera di sbarramento in pietra e muratura che s'inerpica dalle rive del Chisone fino alla vetta del monte a chiudere la valle con una serie di Forti (S. Carlo, Tre Denti, Elmo, Vallì), unico in Europa ad essere completamente attraversato da una scala coperta di 4000 gradini, percorribile in ogni condizione atmosferica su un dislivello di circa 650 metri per 3 km di lunghezza, paragonabile in miniatura alla muraglia cinese, si è giustamente meritato l’appellativo di Grande Muraglia Piemontese: basta vederla per capire come questa definizione la descriva esaurientemente. Dopo anni di incuria, grazie all'opera di volontari della Pro Loco del Comune di Fenestrelle e dei volontari dell’Associazione Progetto San Carlo Onlus la fortezza è riaperta al pubblico, divenendo monumento simbolo della Provincia di Torino, ed è visitabile previa prenotazione. Descriverne la sua grandezza, le caratteristiche, la composizione non è semplice, a questo proposito suggeriamo a chi è interessato ad approfondire l’argomento di consultare il sito: http://www.fortedifenestrelle.it/index.html. Per quanto riguarda la nostra visita, dopo aver stabilito il giorno e prenotato, ci ritroviamo con gli amici del “ Gruppo Escursionisti Valgrande ” a Borgomanero e partiamo in direzione di Torino. Dopo un viaggio della durata di 2 ore e ½, giungiamo a Fenestrelle: parcheggiate le auto, ci incamminiamo verso l’ingresso che immette direttamente in Piazza d’Armi del Forte di San Carlo dove veniamo accolti da Luca e da Memole che ci accompagneranno nell’escursione alla “ passeggiata Reale ” che, percorrendo tutto il complesso fortificato, permette una visita interessante alla scoperta di arte, architettura e natura che coesistono nel forte in un connubio perfetto. Subito ci  si para davanti agli occhi una titanica bastionata che dai 1748 metri del Forte delle Valli, discende lungo i fianchi del Monte Pinaia fino ai 1135 metri della Ridotta Carlo Alberto, richiamando alla mente una enorme cascata composta da possenti muraglie. Dopo la presentazione alla reception, ci raduniamo davanti alla chiesa dove il simpatico e preparatissimo Luca ci espone, con dovizia di particolari, la storia della fortezza e quanto fatto per riportarla ad essere visitabile. Il dettagliato racconto ci ha coinvolto ed entusiasmato a tal punto che di buona lena iniziamo a seguire il sentiero che risale il fianco della montagna per raggiungere una curiosa costruzione troncoconica che si rivela essere il parafulmine posto a protezione della Polveriera di Sant’Ignazio che attraversiamo per andare a raggiungere la  mitica scala coperta con i suoi innumerevoli scalini che, risaliti faticosamente, ci portano a raggiungere il Forte Tre denti da cui abbiamo una splendida visione dell’arditissima Garitta del Diavolo, l’osservatorio che sorge su di uno sperone di roccia alto 20 metri, strategico punto di controllo e stupenda posizione panoramica. Riprendiamo a salire i gradini che compongono la “ scala reale “, la scala a cielo aperto fatta costruire da Vittorio Emanuele III, lastricata e della lunghezza di 2 Km. completa di parapetti per fucilieri che, dalla Garitta del Diavolo, raggiunge il Forte delle Valli. Effettuiamo una sosta per scattare la foto ricordo ed ammirare il panorama; prima di riprendere il cammino notiamo come le due scale corrono quasi parallele a risalire la costa del monte. Riprendiamo il cammino, superiamo le Ridotte Santa Barbara e delle Porte e giungiamo all’ingresso del Forte delle Valli dove, in una zona ombreggiata, ci fermiamo per consumare il pasto di giornata. Dopo la breve pausa pranzo, riprendiamo la visita al forte visitando le varie zone dove sono molto visibili i segni dei saccheggi e delle devastazioni che lo hanno privato di qualsiasi cosa potesse trovare un riutilizzo. Troviamo la chiesa e le stanze degli ufficiali, riconoscibili dalla presenza dei camini, i quartieri dormitorio, il locale cisterna, la cucina con i suoi grandi forni per il pane, che non furono mai utilizzati, ed infine l’osteria dove i soldati trascorrevano il loro tempo libero. Ritorniamo sulla scala coperta e percorsi ancora pochi gradini, ci ritroviamo alla sommità del Forte dove l’unica via di collegamento con la Ridotta dell’Elmo è rappresentata dal Ponte Rosso, minato alla base del pilastro centrale e pronto a saltare in caso di attacco. Raggiunta la massima elevazione della giornata m. 1787, abbiamo una bella panoramica sulla conca di Prà Catinat ed i suoi alpeggi. Rientriamo brevemente nella scala coperta e, risaliti pochi gradini, Luca ci comunica che siamo al suo termine ed abbiamo raggiunto l’ultimo gradino. La soddisfazione è tale che quasi abbiamo dimenticato la fatica, anche se possiamo testimoniare che i gradini sono tanti e si fanno sentire nelle gambe, in ogni caso siamo in cima ed ora non ci resta che incamminarci nel bosco per percorrere l’antica mulattiera denominata “ la strada dei cannoni ” , che scorrendo all’interno del Parco Regionale Naturale Orsiera Rocciavrè, ci riporta all’ingresso del Forte. Giunti al termine della nostra escursione, faticosa ma molto remunerativa dal punto di vista storico paesaggistico, ci sentiamo di rivolgere un particolare plauso all’Associazione Progetto San Carlo per il grande lavoro fatto per far rinascere la Fortezza, e se a qualcuno venisse voglia di visitarla, vi auguriamo di essere accompagnati nella visita da Luca che, con la competenza e l’entusiasmo che lo contraddistingue, è in grado di far rivivere gli antichi fasti di questa suggestiva e grandiosa fortezza raccontando le vicende della monumentale opera in tutti i suoi particolari.  

Una serie di fotografie panoramiche interattive e molte altre notizie relative al Monumento Simbolo della Provincia di Torino sono visibili consultando il sito:

http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/monumento_simbolo/ 

 

Vedi anche: http://www.in-montagna.it/Fortezza-di-Fenestrelle.php