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Molto prima di ospitare le Olimpiadi Invernali, le
valli Chisone e Germanasca, definite dal 2006 le
montagne olimpiche, per molti anni sono state linee
di demarcazione ed ancora conservano i resti
di fortificazioni sia sul versante italiano che su
quello francese. Fra tutte si distingue il Forte di
Fenestrelle, costruzione iniziata nel 1727 subito
dopo la pace di Utrecht (1713) dai Duchi di Savoia e
proseguita fino al 1836. Ciclopica opera di
sbarramento in pietra e muratura che s'inerpica
dalle rive del Chisone fino alla vetta del monte a
chiudere la valle con una serie di Forti (S. Carlo,
Tre Denti, Elmo, Vallì), unico in Europa ad essere
completamente attraversato da una scala coperta di
4000 gradini, percorribile in ogni condizione
atmosferica su un dislivello di circa 650 metri per
3 km di lunghezza, paragonabile in miniatura alla
muraglia cinese, si è giustamente meritato
l’appellativo di Grande Muraglia Piemontese: basta
vederla per capire come questa definizione la
descriva esaurientemente. Dopo anni di incuria,
grazie all'opera di volontari della Pro Loco del
Comune di Fenestrelle e dei volontari
dell’Associazione Progetto San Carlo Onlus la
fortezza è riaperta al pubblico, divenendo monumento
simbolo della Provincia di Torino, ed è visitabile
previa prenotazione. Descriverne
la sua grandezza, le caratteristiche, la
composizione non è semplice, a questo proposito
suggeriamo a chi è interessato ad approfondire
l’argomento di consultare il sito:
http://www.fortedifenestrelle.it/index.html. Per
quanto riguarda la nostra visita, dopo aver
stabilito il giorno e prenotato, ci ritroviamo con
gli amici del “ Gruppo Escursionisti Valgrande ” a
Borgomanero e partiamo in direzione di Torino. Dopo
un viaggio della durata di 2 ore e ½, giungiamo a
Fenestrelle: parcheggiate le auto, ci incamminiamo
verso
l’ingresso
che immette direttamente in
Piazza d’Armi del Forte di San Carlo
dove veniamo accolti da
Luca
e da
Memole
che ci accompagneranno nell’escursione alla “
passeggiata Reale ” che, percorrendo tutto il
complesso fortificato, permette una visita
interessante alla scoperta di arte, architettura e
natura che coesistono nel forte in un connubio
perfetto. Subito ci si para davanti agli occhi
una
titanica bastionata
che dai 1748 metri del Forte delle Valli, discende
lungo i fianchi del Monte Pinaia fino ai 1135 metri
della Ridotta Carlo Alberto, richiamando alla mente
una enorme cascata composta da possenti muraglie.
Dopo la presentazione alla reception,
ci raduniamo davanti alla chiesa
dove il simpatico e preparatissimo Luca ci espone,
con dovizia di particolari, la storia della fortezza
e quanto fatto per riportarla ad essere visitabile.
Il dettagliato racconto ci ha coinvolto ed
entusiasmato a tal punto che di buona lena iniziamo
a seguire il sentiero che risale il fianco della
montagna per raggiungere una
curiosa costruzione troncoconica
che si rivela essere il parafulmine posto a
protezione della Polveriera di Sant’Ignazio che
attraversiamo per andare a raggiungere
la mitica scala coperta
con i suoi innumerevoli scalini che, risaliti
faticosamente, ci portano a raggiungere il Forte Tre
denti da cui abbiamo una splendida visione
dell’arditissima
Garitta del Diavolo,
l’osservatorio che sorge su di uno sperone di roccia
alto 20 metri, strategico punto di controllo e
stupenda
posizione panoramica.
Riprendiamo a salire i gradini che compongono la
“ scala reale “,
la scala a cielo aperto fatta costruire da Vittorio
Emanuele III, lastricata e della lunghezza di 2 Km.
completa di parapetti per fucilieri che, dalla
Garitta del Diavolo, raggiunge il Forte delle Valli.
Effettuiamo una sosta per scattare la
foto ricordo
ed ammirare il
panorama;
prima di riprendere il cammino notiamo come
le due scale corrono quasi parallele
a risalire la costa del monte. Riprendiamo il
cammino, superiamo le Ridotte Santa Barbara e delle
Porte e giungiamo all’ingresso del Forte delle Valli
dove, in una zona ombreggiata, ci fermiamo per
consumare il pasto di giornata. Dopo la breve pausa
pranzo, riprendiamo la visita al forte visitando le
varie zone dove sono molto visibili i segni dei
saccheggi e delle devastazioni che lo hanno privato
di qualsiasi cosa potesse trovare un riutilizzo.
Troviamo la chiesa e le stanze degli ufficiali,
riconoscibili dalla presenza dei
camini,
i quartieri dormitorio, il
locale cisterna,
la cucina con i suoi grandi forni per il pane, che
non furono mai utilizzati, ed infine l’osteria dove
i soldati trascorrevano il loro tempo libero.
Ritorniamo sulla scala coperta e percorsi ancora
pochi gradini, ci ritroviamo alla sommità del Forte
dove l’unica via di collegamento con la
Ridotta dell’Elmo
è rappresentata dal Ponte Rosso, minato alla base
del pilastro centrale e pronto a saltare in caso di
attacco. Raggiunta la massima elevazione della
giornata m. 1787, abbiamo una bella panoramica sulla
conca di Prà Catinat ed i suoi alpeggi. Rientriamo
brevemente nella scala coperta e, risaliti pochi
gradini, Luca ci comunica che siamo al suo
termine
ed abbiamo raggiunto l’ultimo gradino. La
soddisfazione è tale che quasi abbiamo dimenticato
la fatica, anche se possiamo testimoniare che i
gradini sono tanti e si fanno sentire nelle gambe,
in ogni caso siamo in cima ed ora non ci resta che
incamminarci nel bosco per percorrere l’antica
mulattiera denominata “ la strada dei cannoni ” ,
che scorrendo all’interno del Parco Regionale
Naturale Orsiera Rocciavrè, ci riporta all’ingresso
del Forte. Giunti al termine della nostra
escursione, faticosa ma molto remunerativa dal punto
di vista storico paesaggistico, ci sentiamo di
rivolgere un particolare plauso all’Associazione
Progetto San Carlo per il grande lavoro fatto per
far rinascere la Fortezza, e se a qualcuno venisse
voglia di visitarla, vi auguriamo di essere
accompagnati nella visita da Luca che, con la
competenza e l’entusiasmo che lo contraddistingue, è
in grado di far rivivere gli antichi fasti di questa
suggestiva e grandiosa fortezza raccontando le
vicende della monumentale opera in tutti i suoi
particolari.
Una serie di fotografie panoramiche interattive e
molte altre notizie relative al Monumento Simbolo
della Provincia di Torino sono visibili consultando
il sito:
http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/monumento_simbolo/
Vedi anche:
http://www.in-montagna.it/Fortezza-di-Fenestrelle.php
