Ossola

Da Cuzzago al Curtun

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:22-Gennaio-2014                                                    

 Partenza da: Cuzzago m. 220
 Dislivello totale: m. 700
 Difficoltà:EE
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivare: Da Gravellona Toce si procede sulla Statale del Sempione fino all’uscita di Premosello, usciti dalla Statale: si attraversa il ponte sul Fiume Toce, si prosegue sulla SP n. 166 e si raggiunge Cuzzago ( Cüsciagh ) dove si parcheggia in “ piazza dei miracoli″ ( stazione ).

Lasciata l’auto, raggiungiamo la strada provinciale che attraversiamo per dirigerci verso l’interno del paese e, raggiunta una strettoia pieghiamo prima a destra e subito dopo a sinistra dove troviamo il sentiero che sale nel bosco. Quando comincia a spianare, deviamo a destra e continuiamo a percorrere il sentiero che si presenta molto ben pulito e mantenuto. Raggiungiamo un’ampia zona in cui il bosco è stato tagliato recentemente creando uno spazio aperto molto luminoso, pieghiamo a sinistra e ci portiamo sulla strada di servizio che raggiunge le due baite presenti e, risaliti alcuni tornanti, giungiamo sulla strada asfaltata che arriva da Borgo Fogliareccio ( percorso da noi già effettuato il 14 Marzo 2013 partendo dal Santuario della Madonna dello Scopello ) in località Vardarola (h0,40) dove, in posizione molto panoramica, gli Alpini, in ricordo dei partigiani, hanno posto un monumento in sasso e una lapide realizzando un’area di sosta: splendido punto panoramico sulla bassa Ossola e sui Laghi. Dal monumento saliamo al vicinissimo Alpe Vargia m. 440 da dove, a sinistra dell’unica baita, prende avvio il sentiero che sale in direzione di Pianezza e del Moncucco. In questo primo tratto il sentiero è di difficile individuazione, dalla sorgente bisogna superare le roccette sovrastanti e proseguire sulle tracce che si fanno via via più visibili, si trovano anche radi sbiaditi bolli di vernice blu che guidano alla presa dell’acquedotto. Durante la salita Attilio mette mano al falcetto per liberare il sentiero dalla vegetazione che lo ha invaso e, seguendo le poche vecchie tracce che ancora resistono al passare del tempo, giungiamo alla sella dove una lapide ricorda un tragico fatto ed il tubo dell’acquedotto scende nel vallone per raggiungere la presa d’acqua. Pieghiamo a sinistra e risalito ancora il ripido bosco, abbandoniamo momentaneamente il sentiero per spostarci lateralmente per raggiungere i ruderi di quelle che erano le baite dell’Alpe Curtun m. 720 (h1,00;1,40) ed il bel balmo che, ancora in ottime condizioni, forse serve tuttora da ricovero a qualche temerario frequentatore di questi luoghi selvaggi. Visitata la zona, scattata la foto ricordo, decidiamo di ritornare sul  “ sentiero ″ per salire ancora ed arrivare al margine del solco vallivo cui si ha una spettacolare ed impressionante visione sull’incassato Vallone dei Mulini. Giunti a quota 920m. (h0,30;2,15) sostiamo ai piedi dell’imponente sperone roccioso che ci sovrasta per consumare il nostro solito spuntino, arricchito dal dolce e dallo spumante che Claudio ci ha voluto offrire per festeggiare il suo compleanno. ( auguri Claudio e grazie per esserti sottoposto ad un’aggiuntiva razione di fatica per portare fin quassù un notevole peso supplementare ). Terminati i festeggiamenti ci rimettiamo in cammino e, seguendo in discesa i chiari segni lasciati dal nostro “ Pollicino Attilio ″, ritorniamo all’Alpe Vargia ed alla Vardarola. Dopo una breve sosta ristoratrice, decidiamo di percorrere la strada asfaltata che, transitando per Fogliareccio, raggiunge la bella chiesa della Madonna dello Scopello con il suo secolare tasso da cui, un breve tratto su sentiero ci riporta sulla provinciale da dove svoltando a sinistra, ritorniamo alla stazione di Cuzzago (h1,45;4,00).

Bellissima escursione su vecchi sentieri, in una zona in cui la natura sta riprendendo il sopravvento; per non dimenticare il passato e rendere omaggio a chi nell’umiltà della fatica si è fatto grande.  

Link: http://www.in-valgrande.it/Vallone-Mulini/Giumela.html