Val Bognanco

Bognanco, Salera, Ca’ del Piano, Bosco.

Partecipanti:

 Gita effettuata in data:17-Aprile-2014

                                                   

 Partenza da: Bognanco Fonti m.443

 Dislivello totale: m. 567

 Difficoltà: E

 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivarci: In auto: dalla A26 proseguire lungo la superstrada del Sempione e uscire a Domodossola. Usciti dalla Statale, si svolta a destra, si continua per Domodossola. Seguendo le indicazioni per Bognanco.

Fra i titoli della collana “ Centopiedi ” editi da Danilo Zanetti Editore, il N° 37 è dedicato alla Valle Bognanco e in questa pubblicazione gli autori: Gian Carlo Castellano e Renato Boschi, esperti conoscitori della valle e della sua rete escursionistica, descrivono una serie di itinerari di facile realizzazione in grado di soddisfare i gusti dei vari camminatori. Prendendo spunto da questa pubblicazione, effettuiamo l’itinerario contrassegnato come N° 4 che, prevede di effettuare un bel giro ad anello con partenza e ritorno a Bognanco Fonti. Avendo tratto spunto da questa pubblicazione, per riconoscere agli autori quanto si sono guadagnati sul campo e per non attribuirci meriti che non ci spettano, riteniamo giusto, oltre che doveroso, “ dare a Cesare quel che è di Cesare ″, riportando la descrizione del percorso così come in essa descritto, aggiungendo di nostro solo alcune fotografie per illustrare il cammino.

‹ Dalla piazza di Bognanco Fonti si prende il sentiero per il Monscera (DO), lo si percorre fino al bivio sulla strada carrozzabile dove, lasciati i due percorsi che salgono a San Lorenzo, si prosegue su strada asfaltata fino al bivio per San Martino dove c'è una fontanella (20 min). Da questa area si prende il sentiero segnalato per la cappella dell'Ovic, si attraversa il ponte, si passa davanti a delle baite diroccate e si arriva alla cappella (15 min). Poi si oltrepassa una condotta forzata ed il sentiero sale sensibilmente fino alle prime baite dell'Alpe Salera, si prende a sinistra aggirando una baita per portarsi sul prato dell'alpeggio, lo si percorre per un breve tratto fino a portarsi sul bordo di un recente movimento franoso, da dove si può avere una panoramica della bassa valle(15 min). Si fa ritorno alle prime baite e si prende il sentiero sulla destra che sale per un tratto in leggera pendenza ma poi più deciso verso l'Alpe Cima la pra (20 min). Si lascia a destra la prima baita e ci si inoltra nel valloncello fino ad incontrare la suggestiva cascata (5 min). Si prosegue in leggera salita fino all'Alpe Arialtucca (5 min). Si prosegue lasciando un sentiero a destra e si arriva all'Alpe Ca' del Piano ( 10 min). Si scende lungo il versante della frana della Selva con un sentiero ben marcato e ci si inoltra in una abetaia (10 min), fino ad arrivare all'Alpe Arsaca (5 min). Da questo alpe, con baite rimodernate, si sale leggermente per strada gippabile fino ad incontrare la strada per l'Alpe Manzano, si scende fino al bivio per Pioi (15 min) e sempre su strada al bivio per Bosco (5 min). Dopo aver attraversato in discesa l'abitato si prende una gippabile fino ad un bivio della vecchia mulattiera che conduce alla cappella di Pinez ( 15 min). Il sentiero ben marcato e con barriere scende alle prime case di Bognanco Fonti alla fermata del bus (15 min). Il ritorno alle Fonti viene fatto attraverso la passeggiata oltre Bogna che passa da una bella cascata (5 min) e poi dopo aver attraversato il ponte raggiunge il centro di Bognanco (5 min). ››

A conclusione possiamo affermare che l’itinerario, descritto con precisione, è un giro ad anello che permette di conoscere, come giustamente dicono gli autori: “ piccoli ed antichi borghi dall’architettura rurale semplice e funzionale, con tetti in pietra e le case addossate l’una all’altra per non togliere troppo terreno all’agricoltura. In quasi ogni frazione c’è l’oratorio, punto di aggregazione della vita sociale degli abitanti ” . Molto piacevolmente si visitano alpeggi e frazioni della valle di cui nemmeno se ne conosce l’esistenza in quanto discoste dai più noti tracciati escursionistici ma meritevoli di una visita  che permette di scoprire angoli sconosciuti della valle.

N.B. Rispetto a quanto descritto nella pubblicazione abbiamo riscontrato le seguenti varianti:

1)      Il dislivello totale, rilevato da GPS, tenendo conto dei tratti di salita e discesa.

2)      Il tempo di percorrenza, noi abbiamo impiegato circa 1 ora in più considerando che in alcuni tratti del percorso, sul sentiero ci sono piante al suolo da superare in acrobazia.

3)      La passeggiata oltre Bogna è chiusa al transito pedonale per cui si deve risalire lungo la strada asfaltata.

Link: http://dbszanetti.it/autore/gian-carlo-castellano/