Come arrivare:
: Da Gravellona Toce si procede sulla Statale del
Sempione fino all’uscita di Premosello. Usciti dalla
Statale: si attraversa il ponte sul Fiume Toce, si
raggiunge Cuzzago e si prosegue fino ad arrivare in
paese dove di fronte al Municipio ( piazza Bolzani.) si
parcheggia l’auto.
Partecipiamo
con piacere a questa escursione organizzata dal CAI di
Villadossola che, nell’ambito delle attività di Tutela
Alpina, allo scopo di migliorare e non perdere l’enorme
patrimonio costituito dalla rete sentieristica di
collegamento fra i passi montani ed i laghi, inaugura il
tratto di percorso tra Vogogna e Premosello lungo
l’antica strada romana che attraversava le Alpi, e
meglio conosciuta come “ sentiero Stockalper ″. Inoltre,
essendo per la sezione la prima escursione della
stagione 2013, ci dà la possibilità di ritrovare gli
amici con i quali abbiamo camminato in precedenti
occasioni.
Ci ritroviamo a Premosello,
sul sagrato della chiesa, dove sono già convenuti
diversi partecipanti all’escursione, dopo i saluti
di rito, ci aggreghiamo alla compagnia che, seguendo le
indicazioni per Colloro, si incammina in direzione della
filiale della Banca Popolare di Novara da cui svoltiamo
a sinistra immettendoci in via Varetta, per poi passare
sotto il balcone di una vecchia casa, arrivando dopo
pochi metri alla
località “ Riasciual
“dove inizia
la mulattiera
che innalzandosi sulla destra raggiunge la frazione di
Colloro. Il paese è adagiato su una solare terrazza che
domina l'Ossola fino al lago Maggiore ed è punto di
partenza o arrivo della famosa traversata classica della
Val Grande. Lungo il percorso sono collocati tabelloni
informativi che descrivono, con immagini e brevi testi,
momenti di vita di una comunità di montagna,
accompagnando lungo un ipotetico "viaggio nel tempo",
attraverso storie di fatiche e lotte per la
sopravvivenza in un territorio e in una natura
difficili. Giunti a Colloro, risaliamo le viuzze del
paese per raggiungere
la chiesa
(h0,50),
dedicata a San Gottardo , Santo Patrono che si festeggia
il 4 di Maggio con una Processione per le vie del paese
e con la distribuzione del pane nero benedetto. Si entra
nel borgo passando davanti all’antico torchio per poi
dirigersi verso la Chiesa, si sale la scalinata e dal
sacrato seguiamo
il sentiero
segnalato che sale in direzione di Capraga. Continuiamo
a percorrere il sentiero e alzandoci di quota
arriviamo ad un poggio
su cui, in posizione panoramica, sorge una cappella e
dopo un ulteriore breve tratto raggiungiamo
la Chiesa di San Bernardo
m. 818 (h1,00;1,50) che si ritiene derivante
dall’ampliamento di una cappelletta costruita dopo il “
flagello delle cavallette ″ del 1364 per proteggere i
campi dai danni provocati dalle voraci locuste. Dopo una
sosta per la colazione, e per festeggiare
il compleanno di Bruno,
riprendiamo il cammino seguendo
il sentiero di sinistra che raggiunge le baite di Biogno
per poi proseguire nel bosco e con un’ulteriore salita
raggiungiamo Capraga m 951 (h0,40;2,30), il cui
toponimo sintetizza con immediatezza la sua principale
attività e la sua storia. Raggiungiamo la parte alta del
borgo e ci accomodiamo nella bella
struttura realizzata dall’Associazione Alpe Capraga
dove, comodamente seduti, consumiamo il pranzo e,
scambiate quattro amichevoli chiacchiere, magistralmente
diretti da Renato,
si intonano gli inevitabili canti di montagna.
Ritemprati il corpo e lo spirito, scattata la
foto di gruppo,
ritorniamo di nuovo alle prime case raggiunte in salita
da cui prendiamo a sinistra la mulattiera che,
in tutta sicurezza
porta a superare
l’impervio vallone della chiesa
e perviene al bivio dei Pianoni (h0,30;3,00), fra
i ruderi dell’alpe sono ancora visibili attrezzi usati
nel passato e
bellissime vasche
per la raccolta delle acque. Da questo alpeggio,
lasciato a sinistra il sentiero che sale alla Cina, si
scende ai Pianoni di sotto, all’Alpe Soi, e alla
località Cà.
Da quest’ultima località il sentiero diventa a tratti
mulattiera fino a giungere all’antico borgo di
Genestredo (h1,15;4,15).
Dopo una visita al paese, e una sosta ristoratrice
presso il locale Circolo ci immettiamo sul nuovo
sentiero predisposto dal Parco Valgrande che passa
rasente all’antica
torre di avvistamento
per poi iniziare a scendere e percorrere tutto il tratto
sotto costa che, alternando tratti in saliscendi in cui
i
passaggi più esposti sono messi in sicurezza,
raggiunge la piana di Vogogna e: per viottoli di
campagna prima e poi per strade interne ritorniamo a
Premosello (h0,45;5,00)
ritrovandoci di nuovo nel punto in cui sorge
il monumento all’alpigiano
e dove termina questa bellissima escursione che ci ha
portati a ripercorrere antichi sentieri che, ancora
oggi, parlano della smisurata fatica fatta dagli
alpigiani per sopravvivere. Salutati e ringraziati gli
amici del CAI di Villadossola che, come sempre, hanno
organizzato e diretto la gita in modo impeccabile,
soddisfatti per la bella giornata trascorsa, ci
rimettiamo in auto e ci avviamo verso casa.
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