Verbano

I 7 Campanili

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:3-Febbraio-2013                                                      

 Partenza da: Suna m.197
 Dislivello totale: m. 550
 Difficoltà: T
 Effettivo cammino h: 7,00

Come arrivarci: provenendo dalla A26 uscire a Baveno, seguire la statale sino a Fondotoce e, proseguendo lungo la litoranea in direzione di Verbania, poco prima di Pallanza si incontra il centro abitato di Suna dove si lascia l’auto nel parcheggio adiacente al cimitero.

Per questa camminata ci aggreghiamo agli amici del CAI Verbano che con questa uscita, come ogni anno, inaugurano la stagione escursionistica effettuando quella che oramai è diventata una classica gita sui sentieri dell’entroterra verbanese e che prende il nome di:  ( Sentiero “ Io vivo qui ″- i sette campanili ). Come da programma, alle ore 7,30 ci ritroviamo nel luogo convenuto per l’appuntamento e incontriamo gli amici con i quali scambiamo i saluti di rito, in breve tempo si forma il gruppo dei partecipanti e alla partenza siamo in 65. E’ ancora buio quando gli organizzatori danno il via, e subito il lungo serpentone multicolore si incammina lungo le strette viuzze su cui si affacciano i cortili ai quali si accede attraverso portali medioevali che rappresentano elementi architettonici di notevole fattura. Oltrepassato il primo dei sette campanili che incontreremo durante la giornata e ci apprestiamo a salire lungo il sentiero che risale le falde occidentali del Monte Rosso per raggiungere il villaggio di Cavandone. Alzandoci rispetto al piano stradale, si incomincia ad intravedere il Lago Maggiore con il bellissimo Golfo Borromeo che si rivela alla nostra vista. In breve giungiamo in vista della “ Torraccia ″, un tempo torre di avvistamento facente parte del sistema difensivo che collegava il Verbano con l’Ossola ed oggi trasformata in abitazione privata. Superata la torre, raggiungiamo il panoramico poggio su cui sorge la chiesetta del Buon Rimedio m. 367, antico romitorio abitato dai frati trappisti dediti all’assistenza dei viandanti in transito, ed entriamo in paese giungendo al secondo campanile ed alla chiesa parrocchiale  dedicata alla Natività di Maria. Sul sagrato fa bella mostra di sé il plurisecolare Tasso alto più di 15 m. con una circonferenza di circa 3,6 m. Ammirata questa meraviglia della natura, dopo una visita agli angoli più nascosti del grazioso borgo, percorriamo il sentiero ben segnato che porta a Bieno dove, visitata la restaurata chiesa con al suo interno bellissimi affreschi, contiamo il terzo campanile. Qui al già numeroso gruppo, si uniscono altri 25 escursionisti ed in totale si contano ben 90 presenze. La camminata prosegue ora percorrendo i crinali della Val Grande in direzione del Santuario della Madonna di Santino o del Patrocinio della B.V. Maria, sul sagrato antistante la chiesa ci riuniamo e scattiamo la foto di gruppo. Riunito il gruppo ci incamminiamo in direzione di Rovegro: qui all’ombra del quarto campanile, l’Associazione Escursionisti Valgrande ha organizzato un ricevimento di benvenuto. Approfittando della sosta, facciamo conoscenza con Maurizio che ci parla dei vari percorsi che percorrono la ValGrande. Terminato il graditissimo e rigenerante rinfresco, riprendiamo il cammino ed attraverso le belle stradine di Rovegro ci dirigiamo verso l’imbuto della valle sul quale è stato gettato anticamente il caratteristico ponte ad arco chiamato Ponte Romano che attraversiamo per salire a Cossogno. Dal ponte si ha una raccapricciante visione della forra sottostante in cui scorrono le acque del Torrente San Bernardino: in zona lo splendido orrido è curiosamente definito  “ paradiso dei cani ″. Risalito il sentiero che successivamente diventa strada selciata, saliamo lungo la vecchia mulattiera che ci porta a vistare l’Oratorio di In Oca edificato originariamente nel 1630. Dall’Oratorio, attraversiamo tutto il paese e ci rechiamo al Circolo Operaio dove ci attende il Sindaco di Cossogno, che ci accoglie cordialmente. Al circolo è tutto predisposto per il pranzo e a noi non resta che accomodarci e mettere le gambe sotto al tavolo e gustarci l’ottimo pranzo appositamente preparato per noi. Al termine del pranzo, Renato ci diletta con la sua fisarmonica e, dopo alcuni canti in compagnia, salutiamo gli amici del Circolo e ci incamminiamo verso la chiesa di S. Brizio dove, oltre ad ammirare il quinto campanile, sostiamo per una ulteriore foto di gruppo a ricordo della giornata. Riprendiamo il cammino e percorriamo il facile sentiero raggiungendo il Motto di Unchio con il suo grazioso Oratorio dedicato alla Madonna del Monte o anche Madonna della Croce e contiamo il sesto campanile. La zona riveste un’importante interesse naturalistico per la presenza di numerose varietà botaniche e un ambiente caratterizzato da zone umide. Scendendo lungo la Via Crucis, raggiungiamo il centro di Unchio e qui alcuni componenti della numerosa compagnia ritengono conclusa la loro camminata e, facendo ricorso alle auto, ritornano verso casa. I più “ intrepidi ″, fra i quali noi, procedono per concludere il percorso anche perché: il sentiero è definito dei  “ sette campanili ″ e a noi ne manca  da vedere ancora uno. Percorriamo l’argine del Torrente S. Bernardino raggiungiamo Renco, ed ecco il settimo campanile. Ci resta ora da percorrere il tratto più monotono del percorso: il tratto di  strada asfaltata che ci riporta a Suna dove concludiamo questa cavalcata lunga  circa 17 Km. e che ci ha visto camminare per ben 7 ore. Stanchi ma molto gratificati dall’escursione e dalla simpaticissima compagnia, terminiamo il cammino ritornando quando sono le ore 18 al Piazzale del Cimitero di Suna da dove aveva preso avvio la gita odierna.

Un sentito ringraziamento: al CAI Sezione Verbano-Intra per l’impeccabile organizzazione, la simpatia, la piacevole compagnia a tutti i partecipanti che salutiamo con un arrivederci alla prossima occasione.