Val Vigezzo

 Giro delle frazioni di Masera

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:7-Febbraio-2013                                                      

 Partenza da: Masera m. 300
 Dislivello totale: m. 407
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivarci: Percorrere la A 26 fino a Gravellona Toce, proseguendo sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, Val Vigezzo. L'ingresso in Masera dall'imbocco della Valle Vigezzo è caratterizzato dalla presenza dell'antico oratorio di S.Abbondio eretto su di uno scoglio affiorante dal Torrente Melezzo e caratteristico per il suo campanile romanico del secolo XI; a poca distanza sorge la chiesa parrocchiale di S. Martino con annesso parcheggio dove lasciare l’auto.

Dopo la interessante visita alle frazioni di Montecrestese, oggi percorriamo le mulattiere che uniscono le località esposte al sole che compongono il comune di Masera e che ancora conservano intatto il loro fascino di antichi borghi rurali. Per compiere questa escursione prendiamo a riferimento il “ percorso verde ″ indicato sul sito del comune di Masera nella “ sezione itinerari ″ che, riportiamo integralmente. In questa occasione ci permettiamo di arricchire la precisa relazione inserendo solo alcune immagini, affidando al nostro “ foto album ″ il compito di illustrare la camminata fatta da noi. ‹‹ Partendo dalla piazza S.Martino (alt.300 mt) imbocchiamo via Carale passando sotto un portico in sasso, dove sulla destra si trova la prima delle numerose fontanelle d'acqua fresca che si incontrano lungo il percorso. Dopo aver camminato su mulattiera, ed attraversato la strada asfaltata, incontriamo il sentiero che costeggia il Rio Fasciol e attraverso un ponticello in sasso arriviamo all'oratorio di S.Elisabetta (mt 380). Continuiamo la salita tra vigneti molto belli e ben curati e secolari castagni. Giungiamo così prima in frazione Merro, con i suoi caseggiati in sasso, poi in Frazione Quartavolo dove nella piazzetta troviamo un lavatoio e una fontana in sasso. Proseguendo si giunge all'oratorio di S.Antonio (mt 480). Si continua fino ad incontrare un bel tratto pianeggiante che conduce a Case Bevilacqua, purtroppo abbandonate. Questo tratto permette di ammirare sotto di noi un suggestivo scorcio di panorama su Masera e su Trontano. Più avanti, attraversato un ridente ruscello, troviamo Case Ariola, dove regna un silenzio assoluto. Su un edificio è affrescata un'immagine della Madonna di Re. Proseguiamo e ci troviamo in un tranquillissimo bosco di secolari castagni. Quindi in un'atmosfera di pace irreale attraversiamo Loraccio. Attraverso un ponticello di fortuna in legno sul Rio Fasciol giungiamo alla strada asfaltata e continuiamo fino ad arrivare a Ranco Sopra. Continuando a camminare sul sentiero per 20 min. circa si arriva a Case Filippini. Poco dopo appare il laghetto di Avonso (mt 640). Costeggiando il laghetto su strada asfaltata, dove si trova una fontana scavata in un tronco con acqua di sorgente, ecco la cappelletta di S.Antonio (mt 707) che si erge su una roccia. Questo è il punto più alto del percorso. Ci immettiamo nel sentiero che scende e si snoda tra boschi silenziosi e baite in sasso per arrivare a Pozzone e quindi all'Oratorio della Madonna delle Grazie (mt 460), con una piccola zona adibita per una piacevole sosta. Raggiungiamo poi Fr.Rogna e Fr. Cresta(mt 380), dove tra le case spicca l'oratorio di S.Bernardo. Da qui iniziamo a scendere per la mulattiera tra i vigneti e raggiungiamo Menogno Sotto, con il suo forno in sasso del 1890 e la suggestiva piazzetta. Riprendiamo la mulattiera per arrivare a Menogno Sopra. Salendo passiamo sotto al "Casone" con la sua chiesetta di S.Carlo ed arriviamo alla Fr. Rivoria (mt 400). Costeggiando Villa Cioia imbocchiamo il viale che conduce a Villa Caselli, e scendendo raggiungiamo il Municipio. Camminando per 200 mt circa raggiungiamo frazione Casa del Secco. Attraversandola ci immettiamo in un vicolo e raggiungiamo una bella cappelletta davanti al vecchio teatro, dove a pochi metri il campanile della chiesa di S. Martino indica il punto d'arrivo.››

E' un percorso piuttosto lungo, che non presenta particolari difficoltà, con inizio su mulattiera per poi alternarsi su leggeri dislivelli. Attraversa caratteristiche frazioni, vigneti ed un incantevole bosco di castagni dove regna un rilassante silenzio rotto dal mormorio di ruscelli. L’itinerario permette di prendere visione di un paesaggio in cui la vita contadina e le case signorili sono armoniosamente inseriti nell’ambiente ancora oggi coltivato. Rispetto alla descrizione, c’è da notare che, a causa di una interruzione, a Menogno Sopra, raggiunta la strada asfaltata si deve abbandonare il sentiero segnato che piega a destra costeggiando una recinzione, e salire direttamente per la scalinata che porta ad aggirare il tratto chiuso al traffico pedonale, per ricongiungersi di nuovo poco più a valle con l’itinerario segnato con il bollo verde che contrassegna  tutto l’itinerario. Il tempo di percorrenza è indicato a puro fine statistico, ipotizzando di compiere il percorso con passo calmo. In realtà tanti sono gli angoli caratteristici da scoprire in ogni borgo in cui pare che il tempo si sia fermato tanto da perdere di vista l’orologio. Se poi, come è successo a noi, a Menogno Inferiore si ha la fortuna di incontrare Giuseppe che, molto cortesemente ci ha mostrato la sua collezione di minerali, si perde anche la percezione del tempo e ci si abbandona ad ascoltare le caratteristiche, il luogo e la storia del ritrovamento di ogni minerale che meticolosamente ha catalogato ed esposto nelle numerose bacheche.

 

Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.comune.masera.vb.it/