Come arrivarci:
Percorrere l’autostrada A26, usciti a
Gravellona Toce seguire indicazioni per Omegna che si
raggiunge dopo aver percorso circa 7 Km.
Proseguendo
nella sperimentazione degli itinerari del VCO, tendenti
ad utilizzare il territorio nelle sue reali
potenzialità, che vanno dall’utilizzo dei mezzi
pubblici, alle strutture ricettive, gli amici di
Villadossola oggi hanno programmato di collaudare
l’itinerario “ Omegna e il Lago d’Orta ″. Grazie alla
sempre cordiale accoglienza con cui veniamo accolti,
oramai ci riteniamo annessi alla “ commissione
giudicante ″ e volentieri ci uniamo nuovamente alla
piacevole compagnia. Ci incontriamo con gli amici ad
Omegna e partendo dal Comune, prima di raggiungere il
lago, ci soffermiamo ad osservare il caratteristico
fiume di Omegna:
la Nigoglia
che per sfociare nel fiume Strona si dirige
eccezionalmente in direzione nord. Ci incamminiamo
seguendo
il lato destro del
lago
e, percorrendo il bellissimo lungolago, raggiungiamo
Bagnella. Superiamo
il ponte sul Torrente
Stronetta
(h0,30) e, aggirate le strutture sportive,
raggiungiamo il punto di
raccordo con il
sentiero T05,
voltiamo a sinistra e seguiamo lo sterrato che ci porta
a raggiungere le indicazioni per Brolo. Seguiamo in
salita
la bella mulattiera
che ci permette di arrivare a Brolo (h0,20;0,50),
qui ci immettiamo fra le strette e caratteristiche
viuzze del paese, noto come il “ paese dei gatti ″ dove,
quasi ogni abitazione è abbellita da
bellissimi dipinti
che
riportano l’effige del felino. Percorsa la
“ Strecia dal gat ″
ci ritroviamo al limite superiore del paese da cui ci
indirizziamo verso Oira. Entriamo nel bosco e, superati
diversi ruscelli molto carichi in seguito alle
abbondanti recenti precipitazioni, percorriamo un lungo
tratto nel bosco e raggiungiamo il borgo di Oira (0,50;1,40).
Saliamo brevemente lungo la strada asfaltata e, superata
la
vecchia cava
del prezioso marmo nero di Oira, raggiungiamo la
deviazione per Ronco Superiore. Entriamo di nuovo nel
bosco, che si sta velocemente infogliando, e alternando
tratti pianeggianti a tratti leggermente più ripidi,
Raggiungiamo Ronco Superiore (h0,45;2,25), la
nostra meta odierna. Dopo aver ammirato il panorama in
cui, nonostante la foschia, si identifica
l’Isola di San
Giulio,
effettuiamo una rapida inversione di marcia e ci
apprestiamo a compiere a ritroso il percorso seguito
all’andata. Dopo un’ulteriore bella camminata,
siamo di nuovo ad
Oira
(h0,50;3,15) dove abbiamo previsto di effettuare
il pit stop “ per rifornimento carburante ″ presso
il Ristorante
Tavernella.
Finalmente comodamente seduti, consumiamo il nostro
meritato pasto e, dopo le immancabili chiacchiere aventi
come argomento principale la montagna, ci rimettiamo in
cammino per compiere il percorso di ritorno.
Scendiamo
sino a raggiungere il bordo del lago e, fotografate le
sue belle darsene ci incamminiamo lungo il sentiero che
entra nel bosco per poi scorre a pochi metri dal lago,
dopo aver
guadato alcuni
ruscelli
continuiamo a seguire il percorso sino a che incontriamo
una
chiara indicazione
che riporta il tempo di percorrenza. Superiamo la
condotta forzata che porta l’acqua alla
centrale elettrica di
Brolo
(h0,45;4,00) e, dopo aver superato un’ultima
darsena, percorriamo la mulattiera che, passando sotto
al costone roccioso, ci riporta nuovamente al punto di
raccordo con il sentiero T05 da cui in mattinata eravamo
saliti a Brolo. Chiuso il bel giro ad anello, ritorniamo
al campo sportivo e giunti in prossimità della
Canottieri Omegna,
ripercorriamo il bel lungolago che ci riporta al punto
da cui eravamo partiti (h0,45;4,45). Altra
bellissima escursione che ci ha portato a percorre
sentieri tra lago e monti in un ambiente molto
gratificante che ci ha regalato emozioni particolari. Un
particolare ringraziamento agli amici Renato, Diego,
Gianni e Franco per la loro cortese disponibilità e per
la loro simpatica compagnia.
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