Valle Antigorio

Crodo-Maglioggio-Arvenolo

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:15 Ottobre-2013                                                    

 Partenza da: Crodo m. 505
 Dislivello totale: m. 650
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la statale del Sempione sino all’uscita per Crodo.  Arrivati a Crodo, superata la Latteria Antigoriana, si lascia l’auto nel soprastante parcheggio.

Ci ritroviamo con gli amici del CAI di Villadossola che, trascorso il periodo estivo, stanno riprendendo il programma di sperimentazione degli itinerari del VCO, finalizzati a promuovere lo sviluppo del territorio nelle sue reali potenzialità rivolgendo particolare attenzione: all’utilizzo dei mezzi pubblici, all’osservazione dei manufatti dell’uomo, alla cultura e natura del territorio e alla sua storia. Lasciata l’auto, ci rechiamo alla fermata dell’autobus dove aspettiamo l’arrivo degli amici che pervengono da Domodossola con il bus di linea, che giunge in perfetto orario. Dopo i saluti di rito ci rechiamo nei negozi locali: macelleria, panificio, latteria, dove ci approvvigioniamo di quanto servirà per il nostro pranzo al sacco; terminata la spesa, ci incamminiamo sulla destra seguendo le indicazioni per Maglioggio. Percorso un breve tratto in discesa, giungiamo in località Quategno Fuori m. 515 dove attraversiamo il ponte sul Fiume Toce. Poco oltre svoltiamo nuovamente a destra ed iniziamo a risalire la vecchia mulattiera che ci porta a raggiungere il borgo di Maglioggio m. 686. Visitiamo la simpatica ed ordinata frazione in cui troviamo una bella fontana-lavatoio, l’ Oratorio di Sant’Antonio Abate risalente al 1642 e, poco discosto dalla chiesetta, possiamo ammirare il maestoso castagno sopravvissuto alla riconquista da parte della vegetazione spontanea dopo l’abbandono delle terre alte. La pianta, uno dei patriarchi che ancora oggi continua a produrre il suo frutto, ha più di 350 anni, alta circa 15 metri ha la fronda capitozzata e con i suoi 850 cm. di circonferenza è conosciuto come “ Pianta Maria Bona ″, il castagno è elencato tra gli alberi monumentali della Regione Piemonte. Lasciamo l’abitato e, proseguendo verso nord, raggiungiamo Cruppo dove osserviamo lo spettacolare ponte romano che permette l’attraversamento del Rio Antolina. Seguendo la mulattiera che entra nel bosco, raggiungiamo Case Sopra di Cruppo dove l’immancabile cappella, oramai in forte stato di degrado, affianca l’antico forno. Proseguiamo sino a sbucare sulla strada asfaltata che sale ad Aleccio per poi abbandonarla poco dopo per raggiungere Arvenolo m.961. Sul retro di una baita, in mezzo ad un prato, appare in tutta la sua misteriosa maestosità una costruzione megalitica, si presume adibita a luogo di culto, nota come il “Muro del Diavolo”: una grande opera formata da enormi pietre a secco che, disposta su tre lati, delimita un’area rettangolare con un’apertura che si allarga nella facciata, sovrastata da un massiccio architrave. La costruzione, è “alta 6.30 m con un fronte di 20 che, dopo essere rientrato di 13 prosegue per altri 40 m”. Una leggenda narra che “il diavolo tentò di costruire un ponte di collegamento tra i due versanti della valle, per poter scagliare il cucuzzolo della montagna sugli abitanti di Cravegna, troppo devoti al Signore. Ma per intercessione della Madonna, S. Martino intervenne e dopo un duello, costrinse il diavolo ad abbandonare i suoi propositi”. Osservata questa misteriosa opera ciclopica, seguiamo in discesa la strada asfaltata che transita per le località di Corte Sotto e Olmo per poi giungere a Crego di Premia che si annuncia con l’insolita  e suggestiva piccola chiesa fatta grande dalla santità e dalla preghiera di Don Lorenzo Dresco: un umile prete di montagna nato a Varzo nel 1808, conosciuto come il “ prete scalpellino ″,  che con ferrea volontà l’ha costruita con le proprie mani tra il 1852 e il 1878 consacrandola a Maria Immacolata. Il Santuario, a pianta circolare, è chiuso da un ininterrotto giro di 48 colonne in pietra locale che contornano, come un’oasi di pace, il perimetro della chiesa che sorge su di uno sperone di roccia in posizione dominante la Valle Antigorio. Dal piazzale antistante si ammirano: la balconata di Cravegna, Viceno e Mozio, le strapiombanti rocce del Sasso di Premia, i Monti Cistella, Cervandone, Gorio e Giove. Nei pressi sorge il Rifugio Monte Zeus, chiuso nei giorni feriali, e ci accomodiamo sulle panche poste all’esterno per consumare il nostro pranzo, rigorosamente a base di prodotti locali acquistati in precedenza, il tutto annaffiato da ottimo vino prodotto in zona. Terminato di pranzare, ci rimettiamo in movimento e, scendiamo alla sinistra della chiesa seguendo le indicazioni per Verampio/Maglioggio. Nei pressi di una stupenda abitazione inizia la bellissima mulattiera, molto ben tenuta, che scende a Verampio. Al termine del lastricato, sulla sinistra, prende avvio il sentiero che permette di raggiungere Maglioggio; procediamo in questa direzione ed arriviamo alla vasca di carico della centrale idroelettrica di Crego che superiamo transitando al disotto fra una invadente vegetazione. Giunti al termine risaliamo entrando nel bosco che percorriamo lungamente per poi iniziare a scendere raggiungendo di nuovo le case di Cruppo dove chiudiamo l’anello di questa interessante ed affascinante escursione su sentieri poco frequentati in un ambiente molto gratificante che ci ha riservato emozionanti spettacoli. Da qui ritorniamo a Maglioggio e ripercorrendo lo stesso percorso di salita, rientriamo a Crodo.

Un particolare ringraziamento agli amici Renato, Diego, e Carla per la loro simpatica compagnia.

N.B. da Crego a Maglioggio il sentiero è scarsamente segnalato e da percorrere con attenzione.