Valle Antigorio

Coipo e dintorni m.1407

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:28-Febbraio-2013                                                    

 Partenza da: Altoggio m.700
 Dislivello totale: m.707
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h:4,30

Come arrivare: : Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio; superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo  e raggiungere la piazza della frazione dove si parcheggia.

I programmi per la giornata prevedevano un ben altro itinerario ma le abbondanti nevicate della settimana hanno reso azzardato avventurarsi su terreni scoscesi per cui, ad evitare pericoli, abbiamo deciso di fare una sgambatina in un luogo sicuro: gli alpeggi di Coipo. La zona ci è oramai familiare e sappiamo che salirvi con la neve, altro non è che una piacevole e divertente camminata priva di difficoltà. Raggiunta la frazione di Altoggio, ci incamminiamo verso il centro del simpatico paese dove si leva il monumentale lavatoio. Percorse le anguste stradine, si perviene alla chiesa di San Giovanni Battista m. 750 dove una palina segnavie indica le varie destinazioni possibili. Seguiamo il segnavie A04 e, all’altezza dell’ultima casa ha inizio il sentiero che entra nel bosco e salendo raggiunge la strada poderale della Val Agarina. Procediamo lungo la strada sino ad un bivio dove, piegando a sinistra, seguiamo le indicazioni per Coipo-Alagua (h0,15). Seguendo in parte la strada ed in parte il sentiero, risaliamo il  Monte Gaggio, oltrepassata la Cappella di Pusalà m.877, raggiungiamo la Cappella dei Genovesi m.976 (h0,30;0,45) da cui, volgendo lo sguardo verso valle, possiamo gustarci il panorama su tutto il sottostante piano Ossolano. Con la visione di un panorama che si va ampliando ad ogni passo, giungiamo alla Cappella del Gaggio m.1060 (h0,10;0,55) e continuando a salire nel bosco, molti alberi riportano evidenti i “ morsi della fame ″, perveniamo al Santuario della Madonna di San Luca (h0,25;1,20) che dai suoi 1156 m. domina su tutte le frazioni di Montecrestese. Nonostante la quota modesta, lo spettacolo dei monti, da quelli di Devero e Formazza sino a quelli di Vigezzo è sempre più attraente, purtroppo oggi una coltre di nubi basse non ci permette di godere appieno della loro bellezza, ma l’ambiente ovattato e la neve che ci circonda rendono lo spettacolo molto suggestivo. Passo dopo passo, raggiungiamo le Cascine Bertolini m.1318 (h0,40;2,00). Dopo una breve sosta, calziamo le ciaspole e proseguiamo fino ad arrivare all’ampio pianoro su cui sono distribuite le prime baite delle Alpi di Coipo m.1385(h0,20;2,20). Attraversiamo il pianoro dove la coltre nevosa ha raggiunto un considerevole spessore, e ci dirigiamo verso le ultime bellissime baite dell’Alpe Buscain m.1390 (h0,10;2,30). Dal camino di una delle baite esce del fumo che conferma che in loco è presente qualcuno, infatti al nostro arrivo veniamo accolti da Diego, Luciano, Alfio, Renato e Gianni che, molto gentilmente, ci fanno accomodare all’interno offrendoci ogni genere di bevande e non solo, per finire con la colomba. Al caldo del locale, inevitabilmente si comincia a parlar di montagna egli amici ci forniscono molte interessanti informazioni che ci torneranno utili in previsione delle nostre gite future nella zona. Come sempre succede in questi casi: la compagnia è bella ma il tempo è tiranno, per cui molto a malincuore salutiamo la simpaticissima compagnia e ci apprestiamo ad intraprendere il percorso di discesa. Nel frattempo si è messo anche a nevicare e la via del ritorno ci appare ancora più affascinante, percorriamo gli ampi pianori e calpestando la neve non ancora battuta ci divertiamo a lasciare i nostri “ ormoni ″ e a guardare le scie che restano dietro di noi. Nel ritorno percorriamo quasi per intero il percorso stradale in quanto la neve, resa pesante dalla elevata temperatura, forma zoccolo e non ha tenuta sui ripidi pendii. Fra una chiacchiera e l’altra, giungiamo nuovamente ad Altoggio al termine di una giornata che, se non delle migliori dal punto di vista meteorologico, lo è stata per la particolarità dell’escursione e per la conoscenza della simpatica compagnia a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per la cortese ospitalità e per la disponibilità che ci hanno dimostrato.