Alto Verbano

La costiera di Cannero

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:13-Novembre-2013                                                    

 Partenza da: Cannero m. 225
 Dislivello totale: m. 690
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivare: Da Verbania, superato l’abitato di Intra, proseguire sulla SS34 “ del Lago Maggiore ″ in direzione di Cannobio sino a raggiunge l’abitato di Cannero Riviera. Parcheggio nei pressi del cimitero.

Lasciato il parcheggio ci incamminiamo lungo le vie interne dove scopriamo angoli molto caratteristici, che offrono panorami che nulla hanno da invidiare alla più blasonata Riviera Ligure. Raggiunta la statale  (h0,30) la attraversiamo per iniziare a risalire lungo la mulattiera che entra nel bosco, attraversa piccoli appezzamenti di terreno e risale panoramiche roccette da cui si gode di una spettacolare visione sul sottostante lago da cui, come se stessero galleggiando, emergono i Castelli di Cannero in fase di ristrutturazione, qui sostiamo brevemente per scattare la foto di gruppo. Proseguendo nel cammino giungiamo al Bivio Cappuccino m. 315, così chiamato in quanto guardando alla nostra sinistra si può osservare una grossa roccia che sporge dalla montagna e che ricorda l’immagine di un monaco di pietra e denominato dalle genti del luogo “ il Frà ”. Continuando la piacevole camminata attraversiamo il bosco che si alterna a zone prative oramai inselvatichite ed invase dai rovi, una di queste, nei periodi di grosse precipitazioni,  raccoglie le acque piovane creando un piccolo laghetto che dà il nome alla zone denominata: “ il laghitt ” (h0,45;1,15), nell’occasione completamente asciutto. Da questo punto, Vanni la nostra guida di giornata, vuole che si scenda a Carmine Inferiore per mostrarci la sua casa paterna ed offrirci un caffè (h0,15;1,30). Alla ripresa del cammino ritorniamo per un breve tratto sui nostri passi e dalla cappella iniziamo a risalire in direzione di Carmine Superiore che già vediamo alto sopra di noi. Percorriamo la  splendida mulattiera e ci ritroviamo a Carmine Superiore m. 295 (h0,25;2,00). Il villaggio, arroccato su di uno sperone roccioso in posizione dominante sul Lago Maggiore proprio di fronte a Maccagno, è un capolavoro di urbanistica medioevale con l’unica strada, a cui fanno ala rustici edifici in pietra, che conduce alla piazzetta su cui sorge la chiesa di S. Gottardo, dedicata a Dio e alla Vergine ma intitolata al vescovo sassone che la tradizione vuole si trovasse a ristorarsi in questi luoghi nel suo viaggio verso Roma. La costruzione della struttura primitiva ebbe inizio nel 1332 e si concluse settant’anni più tardi, come è rilevabile dalla scritta posta sulla sommità della porta maggiore. Sulla parete esterna sono visibili gli affreschi che raffigurano S. Gottardo e S. Cristoforo e al suo interno conserva dipinti ed affreschi risalenti al XV e XVI secolo. Visitato il caratteristico borgo, in cui regna un silenzio quasi surreale, proseguiamo giungendo al bivio in località “ La Traversa ” m.305 (h0,10;2,10), e proseguiamo seguendo il tortuoso percorso che ci porta a superare il bivio per Viggiona quotato m. 490 da cui scendiamo a destra per raggiungere Molineggi m. 454 (h0,40;2,50). Il toponimo lascia facilmente intuire che in zona dovevano sorgere diversi mulini funzionanti ad acqua dove venivano macinate le granaglie. Là dove c’erano i mulini oggi è in atto una ristrutturazione degli edifici a scopo turistico. L’edificio con le macine che si trova sulla destra del rio Molinett, è diventato un’abitazione privata di un artista che ha utilizzato molte delle parti del mulino per creare delle opere d’arte che si trovano dislocate lungo il sentiero del paese. Da Molineggi incominciamo a scendere verso Solivo (h0,20;3,10) dove abbandoniamo la strada  per visitare le rovine di quello che un tempo era il grandioso complesso del Preventorio, ora completamente abbandonato e tristemente in rovina. Qui Vanni mette tutti alla prova, e ci conduce in discesa lungo l’antico sentiero di collegamento con la statale, ora invaso da rovi ed erbacce, che ci riporta sulla strada asfaltata che percorriamo per circa un chilometro in direzione di Cannero sino ad incontrare la strada privata che saliamo giungendo di nuovo al bivio della Traversa (h0,30;3,40)  da cui ci ricolleghiamo al sentiero percorso all’andata.  Ritorniamo a Carmine Superiore e mantenendoci alti, percorriamo il sentiero che ci riporta alla deviazione per Carmine Inferiore  da dove, ricalcando i passi fatti al mattino, ripercorriamo in senso contrario il percorso di salita. Ritornati sulla Statale, scendiamo a Cannero (h1,00;4,40) e percorriamo tutto il bellissimo ed ordinato lungolago, oramai deserto data la stagione e, visitato il Parco degli Agrumi,  facciamo ritorno alle auto (h0,20;5,00) al termine di una bellissima giornata trascorsa in piacevole compagnia. Bella escursione che percorre la rete degli antichi sentieri che si sviluppa fra i paesi della zona costiera e gli alpeggi di media quota.

N.B. Da Solivo per raggiungere la Statale è preferibile continuare a scendere lungo la strada asfaltata.