Valle Bognanco

                   Sulla via del Monscera

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:23-Maggio-2013                                                    

 Partenza da: Mocogna m.223
 Dislivello totale: m.685
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h:5,45

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Domodossola. Usciti dalla Statale, si svolta a destra, si continua per Domodossola, per poi  seguire le indicazioni Val Bognanco; all’imbocco della valle, girare a destra, superare il ponte sul Bogna e posteggiare subito a destra.

Dopo le abbondanti piogge di questo periodo, dove potevamo andare se non in Valle Bognanco, la valle poeticamente definita come la “ Valle delle Cento Cascate ″: famosa per il suo rinomato Centro Termale e per le sue fonti di acque minerali. Centro principale della valle è Bognanco che deve la sua fama proprio a queste acque, infatti la storia delle fonti di Bognanco inizia nel 1863 quando, una pastorella di Prestino, un piccolo paese della valle, bevendo presso una polla d’acqua che nasceva da una roccia, sulla riva del torrente Bogna, rimase colpita dal particolare pizzicore dell’acqua, tanto da farle credere  di aver bevuto acquavite e ne parlò al parroco del paese che, da esperto naturalista, ne intuì così le proprietà benefiche e curative e dopo che diverse analisi chimiche, effettuate negli anni successivi, ne attestarono le proprietà terapeutiche, Bognanco divenne un importante centro per le cure termali e per la produzione di acque minerali. Messe in bottiglia dal 1906, le acque di Bognanco diventarono note al grande pubblico nel 1928 quando furono le prime ad essere imbottigliate con procedimento completamente automatizzato, ottenendo in tal modo le prime autorizzazioni alla vendita di acqua a livello nazionale. Quest’anno Bognanco, a ricordo del 6 luglio del 1863, celebra il 150° anno di vita delle sue terme, e per l’occasione è previsto un ricco calendario di manifestazioni, inoltre sarà possibile visitare le grotte delle fonti e apprezzare la qualità delle acque minerali. Il tratto di strada che oggi percorriamo è una parte della storica “ via del Monscera ″: l’antica via commerciale e di comunicazione che, partendo dal Sacro Monte Calvario di Domodossola, risale la Val Bognanco, valica il Passo del Monscera per giungere a Gondo dove, innestandosi sul sentiero Stockalper, oltrepassa il valico del Sempione e perviene a Briga unendo l’Ossola al Vallese. Oggi siamo in compagnia di Attilio, Tino e Vanni con i quali raggiungiamo  Mocogna, dove lasciamo l’auto nel parcheggio situato subito oltre il ponte sul Torrente Bogna. Dal parcheggio, ci addentriamo nella frazione e oltrepassata la chiesa di San Rocco perveniamo al lavatoio da cui prende avvio la vecchia mulattiera che sale nel bosco. Giunti alla prima cappella, saliamo a sinistra e perveniamo a Cisore m. 510 (h 0,30). Dalla fontana, sormontata da una antica scultura in pietra ollare raffigurante una testa umana, avente uno scopo propiziatorio,  continuiamo a salire ed arriviamo alla località Cimavilla da cui continuiamo fino a giungere in prossimità della forra del Rio Gaggio che si supera prestando attenzione al tratto leggermente esposto, percorribile in sicurezza attrezzato con catene e funi metalliche. Il sentiero continua a mezza costa nel bosco percorrendo un bel sentiero ombreggiato che, superati numerosi ruscelli, porta a Pregliasca (h1,00;1,30) e successivamente giunge a Monteossolano m. 748 (h0,20;1,50), bella e piccola  borgata abitata tutto l’anno. Monteossolano fu per lunghi secoli comune autonomo, dal 1571 ebbe una propria parrocchia dedicata a San Gottardo, poi nel 1959 divenne una delle molte frazioni di Domodossola. Fino al 1973 il paese, arrampicato sul versante della montagna, era raggiungibile solo a piedi lungo l'antica mulattiera della valle, poi una strada che sale da Mocogna per Cisore tolse il villaggio dall'isolamento e oggi è diventato un luogo di residenza ambito e valorizzato lontano dal rumore della vicina città. Nella frazione c'è un torchio in legno, ben conservato, risalente al XVIII secolo che serviva alla spremitura delle vinacce, che grazie alla cortesia e alla disponibilità di Fabio ( gestore del circolo ) abbiamo la possibilità di visitare e fotografare. Lungo la strada per Bognanco, disposti tutti sul lato settentrionale della valle, quindi sul versante esposto al sole, sono ben cinque i torchi usati esclusivamente per spremere le vinacce delle poche vigne coltivate. Raggiunta la chiesa di Monteossolano, effettuiamo una sosta e, dopo una bella chiacchierata, proseguiamo in piano seguendo la bella mulattiera che porta alloratorio del Dagliano, dedicato a San Rocco, e alla cappella della“ Madonna del Dagliano ″ m. 720 (h0,25;2,15) datata 1897  e dedicata alla Madonna con Bambino. Proseguiamo nel cammino e scendiamo a visitare la profonda forra del Torrente Dagliano superata da un ardito e bellissimo ponte in pietra che superiamo per risalire sul lato opposto della valle, dall’alto la vista del sottostante ponte ad arco è veramente impressionante. Continuiamo a camminare tra prati che, nella splendida e tersa giornata di oggi, appaiono di un intenso verde smeraldino e raggiungiamo la località Cà Monsignore m. 714  dove ci fermiamo per consumare il nostro pasto (h0,30;2,45). Rifocillati e riposati, riprendiamo il cammino e scendiamo in direzione di Bognanco, superato un ponte, tralasciamo le indicazioni per Valpiana e Vercengio e raggiungiamo la strada asfaltata in prossimità di Bognanco Fonti (h0,45;3,30). Scendiamo in direzione di Domodossola, seguendo per un buon tratto la strada asfaltata, sino a giungere in località Torno da cui, sulla sinistra prende avvio il sentiero che sale a Barro (h0,30;4,00). Risalita la bella mulattiera raggiungiamo Barro (h0,30;4,30) e dal piazzale del piccolo Oratorio di S. Antonio ci incamminiamo lungo il sentiero “Giuseppe ( Pino ) Cattaneo″, inizialmente  ripido, e facciamo ritorno a Cisore (h0,40;5,10). Scendiamo lungo la mulattiera che ci conduce a raggiungere la cappella, superata al mattino deviando a sinistra, ed in breve siamo nuovamente a Mocogna (h0,35;5,45) dove chiudiamo il bel giro ad anello che ci ha portati a visitare le numerose frazioni alte disseminate lungo la valle Bognaco.

Al termine della bellissima giornata, ci gustiamo una birretta al circolo e, ringraziati gli amici per la simpatica compagnia, soddisfatti ed appagati, risaliamo in auto e facciamo ritorno verso casa.

 

 NB. Presso lo storico Circolo ricreativo di Monteossolano, tenuto in vita grazie all’impegno e la passione di Fabio, è possibile sostare per pranzi e merende prenotandosi al numero 3287052387 ( Fabio )

Per ulteriori informazioni link: www.sacromontedomodossola.it e www.torchibognanchesi.com