Come arrivare:
Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce,
proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino
all’uscita per Domodossola. Usciti dalla Statale, si
svolta a destra, si continua per Domodossola, per poi
seguire le indicazioni Val Bognanco; all’imbocco della
valle, girare a destra, superare il ponte sul Bogna e
posteggiare subito a destra.
Dopo
le abbondanti piogge di questo periodo, dove potevamo
andare se non in Valle Bognanco, la valle poeticamente
definita come la “ Valle delle Cento Cascate ″: famosa
per il suo rinomato Centro Termale e per le sue fonti di
acque minerali. Centro principale della valle è Bognanco
che deve la sua fama proprio a queste acque, infatti la
storia delle fonti di Bognanco inizia nel 1863 quando,
una pastorella di Prestino, un piccolo paese della
valle, bevendo presso una polla d’acqua che nasceva da
una roccia, sulla riva del torrente Bogna, rimase
colpita dal particolare pizzicore dell’acqua, tanto da
farle credere di aver bevuto acquavite e ne parlò
al parroco del paese che, da esperto naturalista, ne
intuì così le proprietà benefiche e curative e dopo che
diverse analisi chimiche, effettuate negli anni
successivi, ne attestarono le proprietà terapeutiche,
Bognanco divenne un importante centro per le cure
termali e per la produzione di acque minerali. Messe in
bottiglia dal 1906, le acque di Bognanco diventarono
note al grande pubblico nel 1928 quando furono le prime
ad essere imbottigliate con procedimento completamente
automatizzato, ottenendo in tal modo le prime
autorizzazioni alla vendita di acqua a livello
nazionale. Quest’anno Bognanco, a ricordo del 6 luglio
del 1863, celebra il 150° anno di vita delle sue terme,
e per l’occasione è previsto un ricco calendario di
manifestazioni, inoltre sarà possibile visitare le
grotte delle fonti e apprezzare la qualità delle acque
minerali. Il tratto di strada che oggi percorriamo è una
parte della storica “ via del Monscera ″: l’antica via
commerciale e di comunicazione che, partendo dal Sacro
Monte Calvario di Domodossola, risale la Val Bognanco,
valica il Passo del Monscera per giungere a Gondo dove,
innestandosi sul sentiero Stockalper, oltrepassa il
valico del Sempione e perviene a Briga unendo l’Ossola
al Vallese. Oggi siamo in compagnia di
Attilio, Tino e Vanni
con i
quali raggiungiamo Mocogna, dove lasciamo l’auto
nel parcheggio situato subito oltre il ponte sul
Torrente Bogna. Dal parcheggio, ci addentriamo nella
frazione e oltrepassata
la chiesa di San Rocco
perveniamo al lavatoio da cui
prende avvio la vecchia mulattiera
che
sale nel bosco. Giunti alla
prima cappella,
saliamo a sinistra e perveniamo a
Cisore
m. 510 (h 0,30). Dalla fontana, sormontata da una
antica
scultura in pietra ollare
raffigurante una testa umana, avente uno scopo
propiziatorio, continuiamo a salire ed arriviamo
alla località Cimavilla da cui continuiamo fino a
giungere in prossimità della forra del Rio Gaggio che si
supera prestando attenzione al
tratto leggermente esposto, percorribile in sicurezza
attrezzato con catene e funi metalliche. Il sentiero
continua a mezza costa nel bosco percorrendo un bel
sentiero ombreggiato che, superati numerosi ruscelli,
porta a
Pregliasca
(h1,00;1,30) e successivamente giunge a
Monteossolano
m. 748
(h0,20;1,50), bella e piccola borgata
abitata tutto l’anno. Monteossolano fu per lunghi secoli
comune autonomo, dal 1571 ebbe una propria parrocchia
dedicata a San Gottardo, poi nel 1959 divenne una delle
molte frazioni di Domodossola. Fino al 1973 il paese,
arrampicato sul versante della montagna, era
raggiungibile solo a piedi lungo l'antica mulattiera
della valle, poi una strada che sale da Mocogna per
Cisore tolse il villaggio dall'isolamento e oggi è
diventato un luogo di residenza ambito e valorizzato
lontano dal rumore della vicina città. Nella frazione
c'è un
torchio in legno,
ben conservato, risalente al XVIII secolo che serviva
alla spremitura delle vinacce, che grazie alla cortesia
e alla disponibilità di
Fabio
( gestore del circolo ) abbiamo la possibilità di
visitare e fotografare. Lungo la strada per Bognanco,
disposti tutti sul lato settentrionale della valle,
quindi sul versante esposto al sole, sono ben cinque i
torchi usati esclusivamente per spremere le vinacce
delle poche vigne coltivate. Raggiunta
la chiesa di Monteossolano,
effettuiamo una
sosta
e, dopo una bella chiacchierata,
proseguiamo in piano
seguendo la bella mulattiera che porta all’oratorio
del Dagliano,
dedicato a San Rocco, e alla
cappella della“ Madonna del Dagliano ″
m. 720 (h0,25;2,15) datata 1897 e dedicata
alla Madonna con Bambino. Proseguiamo nel cammino e
scendiamo a visitare la profonda
forra del Torrente Dagliano
superata da un ardito e bellissimo ponte in pietra che
superiamo per risalire sul lato opposto della valle,
dall’alto la vista del
sottostante ponte ad arco
è veramente impressionante. Continuiamo a camminare tra
prati che, nella splendida e tersa giornata di oggi,
appaiono di un intenso verde smeraldino e raggiungiamo
la
località Cà Monsignore
m. 714 dove ci fermiamo per consumare il nostro
pasto (h0,30;2,45). Rifocillati e riposati,
riprendiamo il cammino e scendiamo in direzione di
Bognanco, superato un ponte, tralasciamo le indicazioni
per Valpiana e Vercengio e raggiungiamo la strada
asfaltata in prossimità di Bognanco Fonti (h0,45;3,30).
Scendiamo in direzione di Domodossola, seguendo per un
buon tratto la strada asfaltata, sino a giungere in
località Torno da cui,
sulla sinistra prende avvio il sentiero
che sale a Barro (h0,30;4,00). Risalita la bella
mulattiera raggiungiamo
Barro
(h0,30;4,30) e dal piazzale del
piccolo Oratorio di S. Antonio
ci incamminiamo lungo il
sentiero “Giuseppe ( Pino ) Cattaneo″,
inizialmente ripido, e facciamo ritorno a Cisore
(h0,40;5,10). Scendiamo lungo la mulattiera che
ci conduce a raggiungere la
cappella, superata al
mattino deviando a sinistra,
ed in breve siamo nuovamente a Mocogna (h0,35;5,45)
dove chiudiamo il bel giro ad anello che ci ha portati a
visitare le numerose frazioni alte disseminate lungo la
valle Bognaco.
Al termine della
bellissima giornata, ci gustiamo una birretta al circolo
e, ringraziati gli amici per la simpatica compagnia,
soddisfatti ed appagati, risaliamo in auto e facciamo
ritorno verso casa.
NB.
Presso lo storico Circolo ricreativo di Monteossolano,
tenuto in vita grazie all’impegno e la passione di
Fabio, è possibile sostare per pranzi e merende
prenotandosi al numero 3287052387 ( Fabio )
Per ulteriori informazioni link:
www.sacromontedomodossola.it
e
www.torchibognanchesi.com
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