Valle Antrona

 Laghi di Antrona e Campliccioli

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:25-Giugno-2013                                                    

 Partenza da: Antrona m. 933
 Dislivello totale: m. 600
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la statale del Sempione , sino all’uscita per Villadossola. Usciti dalla statale, si svolta a sinistra, si percorre tutta la provinciale di fondovalle e in km. 16 si raggiunge Antrona. Proseguire in direzione di Antrona Lago e superata l’area feste, si parcheggia sulla sinistra in corrispondenza di una fontanella da cui prende avvio il sentiero C0. 

 

Per mitigare la calura che in questi giorni opprime la pianura, niente di meglio che una gita ai laghi; ma non a dei laghi qualsiasi bensì a due laghi della stupenda Valle Antrona. Giunti ad Antrona, salutiamo l’amico Gianni che molto cortesemente ci accompagna alla partenza del sentiero che passando per il Lago di Antrona, sale al Lago di Campliccioli per poi proseguire in direzione del Passo di Saas, seguendo il tracciato dell’antica mulattiera della strada Antronesca. Terminati i preparativi, iniziamo a risalire lungo la ancora ben conservata mulattiera originale; in breve raggiungiamo la località Cimallegra m. 1014 e sbuchiamo sulla strada asfaltata che percorriamo per un brevissimo tratto per poi riprendere, al termine di una recinzione, a sinistra per entrare ad attraversare una zona costellata dai grossi massi della frana che, il 27 Luglio del 1642 staccandosi dalle pendici del monte Pozzuoli, rovinò sul pianoro sottostante sbarrando il corso delle acque del Torrente Troncone dando origine all’attuale lago di Antrona. Il sentiero si fa strada fra i grossi massi, entra in una zona alberata in cui al verde della lussureggiante vegetazione si inframmezzano una quantità notevole di maggiociondoli che con il loro vivo colore giallo, spiccano in modo evidente. Superato questo tratto di bosco, sbuchiamo sulla strada asfaltata e, percorsi pochi passi, ci ritroviamo al Lago di Antrona (h0,40). Scendiamo sulla sponda del lago e ci indirizziamo a sinistra lungo la bella pista che percorre la sponda del lago da cui si godono stupende visioni del sottostante specchio d’acqua incastonato nella conca circondata dagli alti monti che fanno corona alla valle. Poco prima di raggiungere l’Alpe Piasciel m. 1100, si incontra un grazioso sedile da cui, si prende a salire a sinistra lungo il sentiero che offre stupendi scorci panoramici sul sottostante lago e raggiunge le baite dell’Alpe Piana m. 1240 (h0,40;1,20). Ancora una moderata salita e raggiungiamo nuovamente la strada che, percorsa per un breve tratto, ci porta alla sommità della diga di Campliccioli m. 1360 (h0,20;1,40). Seguendo le indicazioni del segnavie C23, ci incamminiamo lungo la destra orografica del lago da cui partivano i binari della decauville che portava il materiale alla stazione di partenza della teleferica di servizio alla costruzione del bacino idroelettrico del Cingino. Superiamo un ponte sospeso e, attraversata una galleria scavata nella roccia, procediamo per un lungo tratto pianeggiante sino al termine dei binari da cui, sempre costeggiando il lago, il sentiero prosegue sino a giungere al bivio per il Passo di Saas (h0,30;2,10) scendiamo a superare il ponte sul torrente Troncone e, risaliti sulla sponda opposta, raggiungiamo l’Alpe Ganarioli m. 1412 (h0,05;2,15). In questo idilliaco angolo di Valle Antrona effettuiamo una sosta e, aggirandoci nei dintorni, elogiamo la tecnologia digitale che ci permette di scattare una innumerevole quantità di foto. Riprendiamo il cammino e ci indirizziamo lungo la sponda orografica sinistra e, raggiunto il poggio su cui sorge una croce da cui si gode di una bella panoramica sul sottostante lago, proseguiamo in direzione della centrale idroelettrica ben visibile in lontananza. Lungo il percorso siamo attratti dalla caratteristica grotta creatasi sotto la slavina e non ci siamo lasciati scappare qualche foto particolare. Continuiamo a seguire il sentiero che contorna la sponda del lago e, superata l’Alpe Vassoncino m. 1417 (h0,15;2,30) ( Vosancina ), giungiamo al ponticello che supera il Rio Banella e superiamo la centrale per giungere al muraglione della diga ( h 0,20;2,50). Breve sosta per il “ pranzo ″ e poi di nuovo in marcia sul versante opposto a quello di salita, segnavia C 34. Seguiamo il bel sentiero, dapprima pianeggiante, che passa alto sopra il Lago di Antrona per poi scendere con qualche tornante a superare la bastionata rocciosa a cui segue una bella scalinata che porta a raggiungere la Cappella dell’alpe Ronco e l’alpeggio m. 1115 (h0,40;3,30). L’alpeggio, posto in stupenda posizione, è molto ben mantenuto e curato nei minimi particolari tanto di far pensare ad un piccolo angolo di Svizzera. Attraversiamo l’alpe e, seguendo le evidenti indicazioni, scendiamo sulla sponda del lago. Ricordandoci di aver visto, percorrendo il versante opposto, una stupenda cascata non ci vogliamo lasciar scappare l’occasione e, anche se il sentiero è vietato al transito per lavori in corso, saputo che oggi i lavori sono sospesi, a nostro rischio e pericolo, ci avviamo lungo il sentiero che, ultimati i lavori di messa in sicurezza, permetterà di compiere per intero il giro lago. Con nostra grande sorpresa ci ritroviamo a percorrere la passerella, in fase di installazione, che con un aereo percorso raggiunge la parete rocciosa da cui si precipita a valle una enorme massa d’acqua che forma una suggestiva cascata. Superiamo il punto più caratteristico dell’intero percorso e scendiamo di nuovo sulla riva del lago da cui prendiamo a destra e percorriamo il sentiero che ci porta a raggiungere l’Alpe Piascel (h0,45;4,15) ed in breve ad incrociare di nuovo il punto da cui avevamo iniziato la salita per la diga di Campliccioli. Chiuso l’anello, non ci resta che ripercorrere a ritroso il percorso seguito all’andata che ci permette di ritornare sulla strada che sale al lago di Antrona, sbucando nel punto cui abbiamo posteggiato l’auto (h0,45;5,00). Ritornati ad Antrona, salutiamo e ringraziamo di nuovo l’amico Gianni per le sue cortesi indicazioni/suggerimenti che ci hanno permesso di compiere una bellissima escursione nel Parco Naturale della Valle Antrona, compiendo un percorso privo di pericoli, ricco di stupendi panorami e denso di eccitanti emozioni.