Valle Devero

Corona Troggi m.2233

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:22-Marzo-2012                                                      

 Partenza da: Cologno m.1534
 Dislivello totale: m. 699
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivarci: L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la statale del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza, raggiunto Baceno  si prende a sinistra la deviazione per l’Alpe Devero. Superata la frazione di Goglio, svoltando a destra, si attraversa il ponte e si risalgono i tornanti che portano ad una prima galleria, raggiunto l’ingresso della seconda, si lascia l’auto nel comodo parcheggio.


Raggiunto il parcheggio di Cologno e terminati i preparativi, ci incamminiamo lungo il ripido sentiero che, risalita l’omonima valletta, raggiunge l’Alpe di Cologno m. 1684 (h0,25) non ancora illuminato dal sole. Superate le baite ci ritroviamo ai piedi del canale che scende dalla Forcoletta, dove sono già scese alcune slavine, per evitarle saliamo decisamente a destra risalendo il ripido bosco di larici. In settimana sono caduti circa 40 centimetri di neve fresca che hanno completamente cancellato eventuali tracce precedenti per cui è necessario battere di nuovo la pista. Flavio www.cappef.com  e Gian Mario se ne incaricano e quando arrivo io, altro non devo fare che calpestare gli ormoni di chi mi è stato davanti, è proprio vero che gli ultimi sono beati quando i primo sono onesti ( cosa assai rara di questi tempi ). Risalito il ripidissimo tratto, sbuchiamo sul falsopiano dove sorgono le baite dell’Alpe Fontane m. 1990 (h 0,45;1,10)  che ancora sono abbondantemente ricoperte dalla neve. Lo spettacolo che si gode da questo privilegiato punto di osservazione è a dir poco fantastico, un gran numero di montagne si parano davanti a noi. Superiamo l’alpe e mantenendoci sulla sinistra, imbocchiamo il largo canale che salendo con una pendenza quasi costante ci porta a raggiungere il piano da cui la vista si apre concedendoci di intravedere la nostra meta odierna. Gli amici, come sempre, sono avanti e mi appaiono come tanti puntini neri che avanzano verso il punto in cui Flavio ritiene che sia meglio fermarsi m. 2233 (h0,50;2,00) in quanto non riusciamo a calcolare la dimensione di eventuali pericolose cornici di neve riportata dal vento. Al mio arrivo ci spostiamo sulla destra e guadagniamo un punto in cui la neve ha lasciato posto all’erba e ci possiamo permettere la visione del sottostante Lago di Agaro, ancora abbondantemente gelato, e della parte terminale della Valle Ossola. Il cielo si va pian piano coprendo e rade nuvole si parano davanti al sole nascondendolo e raffreddando l’aria  per cui decidiamo di scendere all’Alpe Fontane per consumare il nostro pasto in un luogo più riparato. Per sicurezza, scendiamo ripercorrendo il percorso fatto in salita e dove le nostre tracce sono oramai profonde e ben evidenti, ed in breve ci ritroviamo di nuovo all’Alpe Fontane dove, ricavatoci uno spazio libero dalla neve, addentiamo golosamente i nostri panini. Terminato il lauto pranzo, sorseggiato vin brulè e grappino riprendiamo il cammino e per evitare il ripido tratto nel bosco, scendiamo ai margini della massa nevosa che oramai non desta più preoccupazioni e ripassando per l’Alpe di Cologno, rientriamo nella valletta che ci porta di nuovo al parcheggio (h1,30;3,30) al termine di un’altra bella giornata passata in compagnia degli irriducibili soci della SPA: Alex Carlo, Gian Mario, Flavio,Mario e logicamente Claudio e buon ultimo ( come sempre ) io che mi sono autonominato “ Piede Lento ″.