Come arrivarci:
da
Verbania Trobaso si sale a Miazzina da cui si continua,
seguendo le indicazioni per Alpe Pala, sino a raggiunge
la Colletta e da qui, con un ultimo strappo, si prosegue
sino a pervenire alla Cappella Fina.

L’amico
Luciano
ha manifestato il desiderio di fare una camminata in
nostra compagnia raccomandandosi però di non infierire
sulle sue articolazioni che, a riposo da troppo tempo,
pensa non siano in grado di affrontare dislivelli
importanti. In considerazione di ciò, decidiamo di
compiere una facile escursione sulle alture verbanesi
con meta il Monte Todano. La giornata si presenta molto
ventosa e ciò ci induce a cambiare l’originaria
destinazione inizialmente identificata nel Monte Faiè.
Raggiungiamo il paese di Cambiasca, dove ci aspetta
l’amico Nick, e qui pensiamo di approvvigionarci di
alcuni generi alimentari nel caso fosse necessario
mettere in pratica il “ piano B ″. Continuiamo nel
nostro percorso e arriviamo comodamente alla
Cappella Fina
dove lasciamo l’auto ed iniziamo a salire lungo il largo
e comodo sterrato che sale in direzione del Pian
Cavallone. La giornata, particolarmente ventosa, ci
permette di beneficiare di una visibilità eccezionale:
la
vista sui laghi
che si dominano da quassù è straordinaria. Continuiamo
lungo il sentiero che risalendo la Val Ganna, percorre
il fianco orientale del Pizzo Pernice che degradando
fino alla Testa di Cremisello, si va a spegnere sul
contrafforte su cui sorge l’Alpe Cavallotti. Proseguendo
nel nostro cammino, superata la
fontana del Zanni
(h 0,45) ci ritroviamo in breve ai
Crusitt
( h 0,10;0,55) e successivamente arriviamo alla
sella che divide la Val Pogallo dalla Valle Intrasca: di
fronte spicca
la Marona
sulla cui sommità risulta ben visibile la Cappelletta
Ossario. Usciti allo scoperto, veniamo accolti da
violente raffiche di vento che a tratti rallentano il
cammino, nonostante tutto, non ci perdiamo d’animo e
piegando a destra, iniziamo a risalire la dorsale che
costeggiando l’estesa pineta ci porta a raggiungere lo
splendido balcone panoramico su cui sorge il “
ricovero invernale del Pian Cavallone″
(h0,25;1,20), sempre aperto, ma in condizioni che
poco invogliano ad una sosta. Dopo una breve fermata,
proseguiamo sul versante della Valle Intrasca
raggiungendo in breve
la Cappella del Pian Cavallone
da cui intraprendiamo la salita che ci conduce alla
vetta del Monte Todano
m. 1667 (h 0,30;1,50) contraddistinta dalla
imponente croce metallica, eretta nel 2003 a cura della
sezione Avis Verbania a ricordo dei donatori di sangue.
Ci fermiamo giusto il tempo per scattare alcune foto e
firmare il libro di vetta, poi il gelido vento che
continua a infuriare, ci induce a scendere velocemente
alla ricerca di un posticino riparato. A questo punto
decidiamo di rendere operativo l’ipotizzato “ piano B ″
e stabiliamo di raggiungere il
Bivacco del Gufo
per consumare un piatto caldo e al caldo, velocemente
riguadagniamo la sella del Pian Cavallone e volgendo a
destra raggiungiamo in breve l’accogliente bivacco. Come
è nostra abitudine, senza perdere tempo prezioso, ci
adoperiamo nelle varie faccende e mentre
Claudio si occupa di accendere il fuoco
nella stufa, i
“ generi di conforto ″
attendono che l’acqua giunga a bollore. Entro breve
tempo si buttano gli spaghetti, si scalda il sugo ed in
breve la pasta è pronta da scolare.
Luciano da buon rifugista,
provvede a servire abbondanti porzioni che vengono
consumate golosamente, per poi passare ad occuparsi del
lavaggio
stoviglie,
operazione in cui viene
assistito da Nick
che svolge la funzione di osservatore. Terminato di
rigovernare, riordiniamo il locale, lasciamo il nostro
contributo per il mantenimento dell’utilissima struttura
e, scattata la
foto ricordo,
ci incamminiamo sulla via del ritorno. Scendendo
ripercorriamo il sentiero fatto in salita e abbiamo così
modo di lanciare gli ultimi sguardi allo
stupendo panorama
che la giornata ci ha regalato e soddisfatti dalla bella
giornata trascorsa in compagnia, e per non aver
sottoposto Luciano ad un’estenuante camminata, torniamo
verso casa ripromettendoci di fare insieme altre
gratificanti escursioni prima del nostro turno di
gestione al Rifugio Ferioli.
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