Svizzera/Valle Onsernone

Lago Salei m. 1924

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:10-Ottobre-2012                                                      

 Partenza da: Capellino m. 1101
 Dislivello totale: m. 904
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivarci: Da Locarno raggiungere Ponte Brolla, svoltare a sinistra e proseguire fino a Cavigliano e subito dopo il paese svoltare a destra e salire verso la valle. Dopo il paese di Russo, sul ponte girare a sinistra verso Spruga. Percorso un breve tratto di strada abbastanza impervia, si raggiunge Comologno e subito dopo la località Capellino dove si lascia l’auto.


La Valle Onsernone, a causa del suo impervio rilievo, è situata ai lati dei centri abitati e lontana dalle principali direttrici di traffico; si insinua in un selvaggio solco glaciale scolpito dal percorso giornaliero del sole. Queste sue caratteristiche hanno permesso alla valle di mantenere nel tempo un particolare fascino fatto di silenzi  e di tranquillità che si percepiscono percorrendo la strada che collega i graziosi villaggi della valle, adagiati su alti terrazzi da dove si riesce a scorgere lo scosceso fondovalle in cui scorre il fiume Isorno. Dal parcheggio, parte il sentiero che sale subito molto ripido nel bosco che lascia poi il posto ad ampi e soleggiati pascoli che anticipano il nucleo di Ligünc m. 1343 (h 0,30). Raggiunto il margine superiore del grazioso alpeggio, seguiamo le chiare indicazioni che ci immettono nel suggestivo lariceto dove, in moderata pendenza, si dipana il sentiero che giunge: dapprima al bivio Pesced m. 1740 (h1,00;1,30) e poco dopo al bivio Salei m. 1750. Qui decidiamo di salire direttamente al lago tralasciando di visitare la Capanna Salei m. 1777( scelta affrettata di cui ci pentiremo in seguito ). Seguendo i numerosi segnavie, attraversiamo una zona in cui i larici si stanno vestendo dei loro ambrati colori facendoci apprezzare e conoscere i toni del rosso e del giallo che: avvolgendo la natura la accompagnano verso l’inverno, e raggiungiamo il piccolo lago Salei m. 1924 (h0,40;2,10) incastonato fra pascoli e larici e dominato dalla Cima del Munzelüm. Superato lo splendido specchio d’acqua, in cui galleggiano coreografici filamenti, proseguiamo nella nostra salita e giungiamo al Passo del Bùsan m. 2006 (h0,15;2,25) che per me rappresenta la massima elevazione della giornata, e dove io, Claudio e Nick effettuiamo la sosta pranzo mentre Flavio ( www.cappef.com ) e Gian Mario proseguono per recarsi al Pilone o Cima Pian del Bozzo m. 2192. In men che non si dica, i nostri due “ Duracell ″ sono di ritorno, nel frattempo sale la nebbia che rende tutto ovattato e ci nega la vista del panorama, nonostante questo inconveniente, fatto 30 decidono di fare 31 e, unitamente a Claudio, si avviano a salire il Munzelüm m. 2061 mentre io e Nick optiamo per la discesa su sentiero che scende lungo il fianco del suddetto monte e raggiunge su terreno aperto i pascoli dell’Alpe Pesced m. 1778 (h0,30;2,55) dove ci riuniamo di nuovo con gli amici. Una fitta copertura nuvolosa lascia cadere qualche goccia di pioggia che ci costringe a correre ai ripari indossando quanto disponibile; giusto il tempo di una foto e fortunatamente tutto si esaurisce. Continuiando nella discesa, raggiungiamo il simpatico agglomerato di Pian Secco m.1438 (h0,25;3,20) per poi pervenire a Spruga m. 1113 (h 0,40;4,00) dove praticamente termina questa nostra escursione. Percorriamo un breve tratto di strada asfaltata e, dopo aver assistito al rifornimento di un elicottero, siamo nuovamente al piccolo parcheggio da cui ha preso avvio questa nostra bellissima camminata autunnale che ci ha permesso di osservare la policromia dell’autunno che dona un particolare fascino a questi luoghi.