Come arrivarci:
Da
Locarno raggiungere Ponte Brolla, svoltare a sinistra e
proseguire fino a Cavigliano e subito dopo il paese
svoltare a destra e salire verso la valle. Dopo il paese
di Russo, sul ponte girare a sinistra verso Spruga.
Percorso un breve tratto di strada abbastanza impervia,
si raggiunge Comologno e subito dopo la località
Capellino dove si lascia l’auto.
![](../Cartine%20in%20Miniatura/Lago%20Salei/Cartina%20Lago%20Salei.jpg)
La
Valle Onsernone, a causa del suo impervio rilievo, è
situata ai lati dei centri abitati e lontana dalle
principali direttrici di traffico; si insinua in un
selvaggio solco glaciale scolpito dal percorso
giornaliero del sole. Queste sue caratteristiche hanno
permesso alla valle di mantenere nel tempo un
particolare fascino fatto di silenzi e di
tranquillità che si percepiscono percorrendo la strada
che collega i graziosi villaggi della valle, adagiati su
alti terrazzi da dove si riesce a scorgere lo scosceso
fondovalle in cui scorre il fiume Isorno.
Dal parcheggio, parte il
sentiero che sale subito molto ripido nel bosco che
lascia poi il posto ad ampi e soleggiati pascoli che
anticipano
il nucleo di Ligünc
m. 1343 (h 0,30). Raggiunto il margine superiore
del grazioso alpeggio, seguiamo le chiare indicazioni
che ci immettono nel
suggestivo
lariceto dove, in moderata pendenza, si dipana il
sentiero che giunge: dapprima al
bivio Pesced m. 1740 (h1,00;1,30) e poco
dopo al bivio Salei m. 1750. Qui decidiamo di salire
direttamente al lago tralasciando di visitare la Capanna
Salei m. 1777( scelta affrettata di cui ci pentiremo in
seguito ). Seguendo i numerosi segnavie, attraversiamo
una zona in cui
i larici si stanno
vestendo dei loro ambrati colori facendoci
apprezzare e conoscere i toni del rosso e del giallo
che: avvolgendo la natura la accompagnano verso
l’inverno, e raggiungiamo
il
piccolo lago Salei m. 1924 (h0,40;2,10)
incastonato fra pascoli e larici e dominato dalla Cima
del Munzelüm. Superato lo splendido specchio d’acqua, in
cui
galleggiano coreografici
filamenti, proseguiamo nella nostra salita e
giungiamo al
Passo del Bùsan
m. 2006 (h0,15;2,25) che per me rappresenta la
massima elevazione della giornata, e dove io, Claudio e
Nick effettuiamo la sosta pranzo mentre Flavio (
www.cappef.com
) e Gian Mario proseguono per recarsi al Pilone o Cima
Pian del Bozzo m. 2192. In men che non si dica, i nostri
due “ Duracell ″ sono di ritorno, nel frattempo sale la
nebbia che rende tutto ovattato e ci nega la vista del
panorama, nonostante questo inconveniente, fatto 30
decidono di fare 31 e, unitamente a Claudio,
si avviano a salire il Munzelüm
m. 2061 mentre io e Nick optiamo per la discesa
su sentiero che scende lungo il fianco del suddetto
monte e raggiunge su terreno aperto
i pascoli dell’Alpe Pesced m. 1778 (h0,30;2,55)
dove ci riuniamo di nuovo con gli amici. Una fitta
copertura nuvolosa lascia cadere qualche goccia di
pioggia che ci costringe a correre ai ripari
indossando quanto disponibile;
giusto il tempo di una foto e fortunatamente tutto si
esaurisce. Continuiando nella discesa, raggiungiamo il
simpatico agglomerato di
Pian
Secco m.1438 (h0,25;3,20) per poi
pervenire a
Spruga m. 1113
(h 0,40;4,00) dove praticamente termina questa
nostra escursione. Percorriamo un breve tratto di strada
asfaltata e, dopo aver assistito al
rifornimento di un elicottero,
siamo nuovamente al piccolo parcheggio da cui ha preso
avvio questa nostra bellissima camminata autunnale che
ci ha permesso di osservare la policromia dell’autunno
che dona un particolare fascino a questi luoghi.
![](../Uso%20sito%202012/home%20005.gif) |