Alto Verbano

Sasso Corbé-Pizzo d'Omo

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:21-Aprile-2012                                                      

 Partenza da: Premeno m.794
 Dislivello totale: m. 550
 Difficoltŕ: E
 Effettivo cammino h: 3,45

Come arrivarci: In auto: dalla A26, prendere l'uscita in direzione di Verbania e proseguire diritti lungo la SS34 del Lago Maggiore: arrivati ad Intra seguire le indicazioni per Arizzano-Bče-Premeno.

La neve č tornata ad imbiancare le nostre montagne e dato che, per questo anno, ci siamo ripromessi di non calpestarne piů, non ci resta altro che camminare a quote modeste che con la montagna hanno poco a che vedere ma: “ piuttosto di niente č meglio piuttosto! ″. Non sapendo dove andare, ci viene in mente di visitare la zona di Premeno da me spesso praticata in gioventů, quindi molti ma molti anni fa. Premeno, per chi non lo sapesse, si trova sulle alture di Verbania adagiata in una conca chiusa tra le colline del Sasso Corbé e del Pizzo d’Omo che lo proteggono dai venti freddi del nord assicurandogli un clima mite per tutto l’anno. Secondo alcuni l’etimologia del nome potrebbe avere il significato di  “ Prato ameno ″, mentre secondo altri potrebbe derivare dal grido “ a prče nemm ″, a noi piace piů la prima e la prendiamo per buona. Raggiunta la piazza Cesare Battisti, ci incamminiamo in direzione del Municipio da cui prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni dei cartelli segnavie e iniziando a risalire la strada asfaltata che ci conduce al belvedere del Tornicco con la sua acqua di sorgente che il 6 giugno 1862 venne gustata anche da Garibaldi, “  salito lassů a spaziare né magici d’intorni ″ durante il periodo del suo riposo. Proseguiamo sulla strada asfaltata e dopo poco siamo al Belvedere Cadorna  da cui si ha una meravigliosa panoramica su tutti i centri abitati che, illuminati dal sole di questa tersa giornata,  costellano la valle Intrasca. Dal belvedere, scendiamo a sinistra ed iniziamo a percorrere il sentiero che taglia a mezzacosta il fianco della montagna, il percorso va affrontato con molta cautela in quanto presenta alcuni tratti molto umidi in cui il terreno č franato obbligandoci a compiere improvvisate deviazioni. Superati gli insidiosi tratti, raggiungiamo la strada sterrata in prossimitŕ delle baite dellAlpe Cortaccio m. 910, seguendo le precise indicazioni,  iniziamo a risalire la costa del monte che ci porta a raggiungere gli inselvatichiti prati del Sasso Corbé m. 1066 (h1,45). Seguendo le indicazioni, ci dirigiamo prima a destra, dove possiamo goderci una spettacolare visione sulla Valle Intrasca a cui fanno da sfondo le cime innevate che spaziano dal Rosa al Gridone e successivamente, volgendo a sinistra, raggiungiamo l’arrivo della sciovia, in corrispondenza della massima elevazione, da cui vediamo il Lago Maggiore. Scendiamo lungo la pista da sci e, giunti sul piazzale di Pian di Sole (h0,10;1,55), ci dirigiamo verso il piazzale della chiesa e l’ingresso del campo da Golf che sfianchiamo per salire a destra ancora per un breve tratto di strada asfaltata da cui, su di una curva, si diparte il sentiero N°2 per il Pizzo d’Omo m. 1070 che raggiungiamo (h0,20;1,55). La vista spazia, verso est, su tutta la parte centrale del Lago Maggiore fino a Locarno; la catena di monti del gruppo Zeda e dei monti che delimitano il confine con la Svizzera. In questo privilegiato punto di osservazione sostiamo per il pranzo e per una meritata pausa ristoratrice. Al termine del nostro pasto, a malincuore ci ricarichiamo gli zaini sulle spalle e iniziamo a scendere seguendo le indicazioni per Pollino: il sentiero entra in una bella faggeta e, superato un traliccio dell’Enel, raggiunge un bivio dove cartelli indicatori riportano le varie destinazioni. Seguendo le indicazioni per Pollino, il sentiero piega a destra ed inizia a scendere lungo una ampia traccia ben visibile che, offrendoci ampi scorci sul lago, supera la bella cappelletta di San Giuseppe e ci porta a sbucare sulla strada asfaltata nella parte alta di Pollino. Dalla chiesa, percorriamo via San Rocco e alla cappelletta, giriamo a sinistra per pervenire alla  strada asfaltata che attraversiamo per prendere a destra una sterrata che riporta le indicazioni per Premeno. Attraversiamo un bosco di castagni e, attraverso verdi prati, perveniamo a Bagno da cui in leggera salita, dopo aver superato il cimitero, raggiungiamo la strada asfaltata principale che percorriamo per un breve tratto prima di ritornare di nuovo a Premeno (h1,50;3,45). Giunti in paese, ci rechiamo a visitare la sontuosa Villa Bernocchi, la villa risalente ai primi decenni del 900, č immersa in un magnifico parco che ricopre una superficie di circa 60.000 metri quadrati in cui crescono un considerevole numero di piante d’alto fusto che fanno da degna cornice al massiccio corpo della villa che č oggi di proprietŕ comunale ed č la sede dei principali eventi culturali organizzati dall’amministrazione cittadina. Soddisfatti ed appagati dalla bella giornata trascorsa in un ambiente che ci ha permesso di gustare un panorama dalle varie sfaccettature, ritorniamo all’auto e felici rientriamo verso casa.

N.B. Escursione che offrendo innumerevoli momenti di contemplazione č da compiersi dimenticandosi dell’orologio, i tempi di percorrenza da noi indicati sono pertanto riportati a puro titolo indicativo.

ATTENZIONE: In data 21 Ottobre 2015, ci viene segnalato che il tratto di sentiero dal Belvedere Cadorna verso l’alpe Cortaccio, a seguito di caduta alberi e frane č in completo stato di abbandono e non ci sono segnalazioni che avvisino del pericolo per cui il tratto in questione risulta IMPRATICABILE! In alternativa č possibile salire dal belvedere per la strada asfaltata ( VIA PANORAMICA ) fino al bivio della sterrata per la cima del Sasso Corbč.