Come arrivarci:
In
auto: dalla A26, prendere l'uscita in direzione di
Verbania e proseguire diritti lungo la SS34 del Lago
Maggiore: arrivati ad Intra seguire le indicazioni per
Arizzano-Bče-Premeno.
![](../Cartine%20in%20Miniatura/Sasso%20Corbč/Cartina%20Sasso%20Corbč.jpg)
La
neve č tornata ad imbiancare le nostre montagne e dato
che, per questo anno, ci siamo ripromessi di non
calpestarne piů, non ci resta altro che camminare a
quote modeste che con la montagna hanno poco a che
vedere ma: “ piuttosto di niente č meglio piuttosto! ″.
Non sapendo dove andare, ci viene in mente di visitare
la zona di Premeno da me spesso praticata in gioventů,
quindi molti ma molti anni fa. Premeno, per chi non lo
sapesse, si trova sulle alture di Verbania adagiata in
una conca chiusa tra le colline del Sasso Corbé e del
Pizzo d’Omo che lo proteggono dai venti freddi del nord
assicurandogli un clima mite per tutto l’anno. Secondo
alcuni l’etimologia del nome potrebbe avere il
significato di “ Prato ameno ″, mentre secondo
altri potrebbe derivare dal grido “ a prče nemm ″, a noi
piace piů la prima e la prendiamo per buona. Raggiunta
la
piazza Cesare Battisti, ci incamminiamo in
direzione del
Municipio da
cui prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni dei
cartelli segnavie e iniziando a risalire la strada
asfaltata che ci conduce al
belvedere del Tornicco con la sua acqua di
sorgente che il 6 giugno 1862 venne gustata anche da
Garibaldi, “ salito lassů a spaziare né
magici d’intorni ″ durante il periodo del suo riposo.
Proseguiamo sulla strada asfaltata e dopo poco siamo al
Belvedere Cadorna da cui si ha una
meravigliosa panoramica su tutti i centri abitati che,
illuminati dal sole di questa tersa giornata,
costellano
la valle Intrasca. Dal belvedere, scendiamo a
sinistra ed iniziamo a percorrere il sentiero che taglia
a mezzacosta il fianco della montagna, il percorso va
affrontato con molta cautela in quanto presenta alcuni
tratti molto umidi in cui il terreno č
franato obbligandoci a compiere improvvisate deviazioni.
Superati gli insidiosi tratti, raggiungiamo la strada
sterrata in prossimitŕ delle baite dell’Alpe
Cortaccio m. 910, seguendo le precise
indicazioni, iniziamo a risalire la costa del
monte che ci porta a raggiungere gli
inselvatichiti prati del Sasso Corbé m. 1066
(h1,45).
Seguendo le indicazioni, ci dirigiamo prima a destra,
dove possiamo goderci una
spettacolare visione sulla Valle Intrasca
a cui fanno da sfondo le cime innevate che spaziano
dal Rosa al Gridone e successivamente, volgendo a
sinistra, raggiungiamo l’arrivo della sciovia, in
corrispondenza della
massima elevazione, da cui vediamo il Lago
Maggiore. Scendiamo lungo la pista da sci e, giunti sul
piazzale di Pian di Sole (h0,10;1,55),
ci dirigiamo verso il piazzale della chiesa e l’ingresso
del campo da Golf che sfianchiamo per salire a destra
ancora per un breve tratto di strada asfaltata da cui,
su di una curva, si diparte il sentiero N°2 per
il Pizzo d’Omo m. 1070 che raggiungiamo
(h0,20;1,55).
La vista spazia, verso est, su tutta la
parte centrale del Lago Maggiore fino a
Locarno; la catena di monti del gruppo Zeda e dei monti
che delimitano il confine con la Svizzera. In questo
privilegiato punto di osservazione sostiamo per il
pranzo e per una meritata pausa ristoratrice. Al termine
del nostro pasto, a malincuore ci ricarichiamo gli zaini
sulle spalle e iniziamo a scendere seguendo le
indicazioni per Pollino: il sentiero entra in una bella
faggeta e, superato un traliccio dell’Enel,
raggiunge un bivio dove cartelli indicatori
riportano le varie destinazioni. Seguendo le indicazioni
per Pollino, il sentiero piega a destra ed
inizia a scendere lungo una ampia traccia ben
visibile che, offrendoci ampi scorci sul lago, supera la
bella
cappelletta di San Giuseppe e ci porta a sbucare
sulla strada asfaltata nella parte alta di Pollino.
Dalla chiesa, percorriamo via San Rocco e alla
cappelletta, giriamo a sinistra per pervenire alla
strada asfaltata che attraversiamo per prendere a destra
una sterrata che riporta le indicazioni per Premeno.
Attraversiamo un bosco di castagni e, attraverso verdi
prati, perveniamo a
Bagno da cui in leggera salita, dopo aver
superato il cimitero, raggiungiamo la strada asfaltata
principale che percorriamo per un breve tratto prima di
ritornare di nuovo a Premeno (h1,50;3,45). Giunti in
paese, ci rechiamo a visitare
la sontuosa Villa Bernocchi, la villa
risalente ai primi decenni del 900, č immersa in un
magnifico parco che ricopre una superficie di
circa 60.000 metri quadrati in cui crescono un
considerevole numero di
piante
d’alto fusto che fanno da degna cornice al
massiccio corpo della villa che č oggi di proprietŕ
comunale ed č la sede dei principali eventi culturali
organizzati dall’amministrazione cittadina. Soddisfatti
ed appagati dalla bella giornata trascorsa in un
ambiente che ci ha permesso di gustare un panorama dalle
varie sfaccettature, ritorniamo all’auto e felici
rientriamo verso casa.
N.B. Escursione che offrendo innumerevoli momenti di
contemplazione č da compiersi dimenticandosi
dell’orologio, i tempi di percorrenza da noi indicati
sono pertanto riportati a puro titolo indicativo.
ATTENZIONE: In data 21 Ottobre 2015, ci viene segnalato
che il tratto di sentiero dal Belvedere Cadorna verso
l’alpe Cortaccio, a seguito di caduta alberi e frane č
in completo stato di abbandono e non ci sono
segnalazioni che avvisino del pericolo per cui il tratto
in questione risulta IMPRATICABILE!
In alternativa č possibile salire dal belvedere per la
strada asfaltata ( VIA PANORAMICA ) fino al bivio della
sterrata per la cima del Sasso Corbč.
![](../Uso%20sito%202012/home%20005.gif) |