Valle Ossola

Rifugio Parpinasca m. 1210

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:30-Dicembre-2012                                                      

 Partenza da: Trontano m.518
 Dislivello totale: m. 682
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,45

Come arrivarci: Trontano è raggiungibile in auto da Domodossola (6 km) o dall'uscita Masera/Valle Vigezzo della superstrada della Val d'Ossola. Ci si arriva anche con il suggestivo trenino della Ferrovia Vigezzina che collega Domodossola a Locarno attraverso la Valle Vigezzo. Raggiunto il paese, si parcheggia nei comodi spazi all’inizio di via Tignolino.

Escursione dopo escursione, passo dopo passo, convinti assertori del nostro motto, siamo arrivati all’ultima uscita dell’anno e chiudiamo, in una giornata che si presenta fredda ma limpida, con questa bella camminata che ha come scopo principale lo smaltimento delle eccessive libagioni natalizie per far posto ad un’altra tentazione gastronomica: il cotechino. Raggiunto il caratteristico abitato di Trontano, parcheggiata l’auto, ci dirigiamo lungo Via Tignolino che percorriamo fino a raggiungere la cappella che sorge all’incrocio con Via Martinella. Dalla cappella prendiamo a sinistra e poco dopo, un cartello riporta le indicazioni per il Rifugio Parpinasca. Lungo il percorso, indicato come Sentiero natura del Parco, si incontrano numerosi tabelloni che, con immagini e brevi testi, spiegano come individuare le tracce e i segni lasciati dagli animali della zona: per tale motivo il sentiero è denominato "Lungo il filo di una traccia". Entrati nel bosco, il terreno si presenta, libero dalla neve fino a Faievo e successivamente con neve compatta e portante tanto che riusciamo a salire senza l’utilizzo delle ciaspole che ci faranno da zavorra per tutta la giornata. Il sentiero risale una bellissima faggeta ed interseca ogni tanto la strada consortile che seguiamo per brevi tratti per ritornare poi di nuovo sul sentiero. In questo periodo la zona rimane in ombra e respirando l’aria frizzante del mattino, raggiungiamo le baite dell’Alpe Faievo (h1,20) da cui identifichiamo la nostra meta che si presenta alla sommità della bastionata sullo sfondo del Tignolino, mentre sulla sinistra inondata dal sole identifichiamo la splendida radura dell’alpe Roi.  Proseguiamo fino ad incrociare di nuovo la strada che  percorriamo per un breve tratto, prendendo poi a sinistra, cartello segnaletico, un comodo sentiero che porta alle prime baite di Parpinasca ed al sovrastante omonimo Rifugio m. 1210 (h 0,40;2,00). Il rifugio, una bella struttura collocata nell’ampia vallata del Rio Graglia, al cospetto del Pizzo Tignolino, è di proprietà del comune di Trontano, che lo ha concesso in comodato al Parco Nazionale Val Grande, ed è gestito dalla   Cooperativa sociale “ La Coccinella “ del gruppo scout Agesci Verbania 1. Con nostra grande sorpresa lo troviamo aperto ed entriamo per far conoscenza con i responsabili, ci accolgono Anita ed Elia i simpatici e cordiali gestori che sono intenti a preparare il pranzo per una comitiva che qui ha trascorso le feste natalizie e sono in attesa del gruppo di persone che ha prenotato per la notte di fine anno. Vista l’ora e per solidarietà fra gestori, ci accomodiamo per gustarci un succulento piatto di garganelli al sugo di tonno, che ci vengono serviti in un battibaleno. Terminato di pranzare, usciamo per approfittare della breve durata della luce del sole  che in questo periodo arriva in zona per una durata molto limitata. Giusto il tempo di scattare alcune foto panoramiche al piano Ossolano, al rifugio, alle baite circostanti ai miei compagni di viaggio ed il sole già ci abbandona facendo ritornare la temperatura ad un livello piuttosto bassino. Salutiamo Anita ed Elia, a cui facciamo i nostri auguri di Buon Anno e ci avviamo in discesa decidendo di allungare il giro percorrendo tutta la strada forestale che, nei tratti più umidi presenta rocce modellate dal gelo e zone da percorrere con molta cautela. Nonostante il freddo, la strada scorre veloce sotto i nostri scarponi e ci ritroviamo di nuovo presso l’area di parcheggio per i veicoli autorizzati e da qui ritorniamo sui nostri passi ricalcando il percorso fatto in salita e giungendo nuovamente a Trontano (h1,45;3,45), centro noto e rinomato, oltre che per le sue bellezze architettoniche, anche per l’affermata Sagra del Fungo. Riscaldati dal sole che splende alto sopra l’abitato, ci aggiriamo volentieri tra le vie del borgo, visitiamo dall’esterno il complesso della Chiesa di Santa Maria con la sua bella facciata romanica, lo svettante campanile, ed i suoi, magnifici portoni. Su di un poggio in posizione più isolata, con uno sfondo incomparabile, sorge la chiesa di Trontano, una foto ai treni della Vigezzina e la visita alla suggestiva linda e ben curata stazioncina, e ritorniamo alla macchina a conclusione di una sempre bella escursione priva di pericoli ed effettuabile in qualsiasi stagione. Soddisfatti per la bellissima giornata trascorsa rientriamo felici e contenti verso casa consapevoli di aver assolto al compito che ci eravamo prefisso e quindi…avanti con il cotechino.

A tutti i nostri più cordiali Auguri per un prospero e sereno Anno Nuovo.